mercoledì 15 settembre 2021

Rai ...huuuuummmmm...Rai ...huuuummmmm

Foto di mohamed Hassan da Pixabay 

Gli eventi Rai di questo inizio di stagione, di questo inizio di nuovo governo di Viale Mazzini, cominciano a divenire travolgenti e sarà necessario trovare spazi adeguati di meditazione e riflessione. 

Sembra di assistere al quel momento in cui lo spettacolo del Circo Barnum sta per preparare i numeri : il Domatore (senza animali), il giocoliere, la donna cannone, l'uomo proiettile, il clown e così via.

"Lasciamoli lavorare" è il mantra che si sente stancamente ripetere ogni qual volta si insedia un nuovo governo, fosse quello del proprio condominio, sia quello del Paese, sia quello della Rai. Se non che, li lasci governare e cominci a fare i conti su quello che producono. Draghi aveva dichiarato perentorio: “Questo non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli” e, zacchete, ora ci arriva tra capo e collo la stagnata sulle bollette elettriche. Piccolezze, l’Europa ce lo chiede. Se non che, li lasci lavorare e dopo devi raccogliere i cocci.

Vediamo ora Fuortes al lavoro: zacchete, fa le prime nomine e, per usare un eufemismo, appaiono alquanto bizzarre controverse e, arizzacchete, gli cade sui piedi uno sciopero (comunicato dal 18 agosto, comprensibile e largamente condivisibile) che blocca le trasmissioni di reti e testate. Nel frattempo, doppio arizzacchete, il suo capo Draghi gli fa un bel regalino autunnale: gli apparecchia un sostanzioso taglio alle risorse pubblicitarie con il nuovo TUSMAR che, grossomodo, si stima ad oltre 100 mln. A questo proposito, ieri sera si sarebbe svolta una audizione parlamentare con Rai Pubblicità, alla quale dovrebbero aver partecipato Tagliavia e Luppi. Speriamo di saperne qualcosa.  

Si usa dire che chi di comunicazione ferisce, di informazione perisce (o viceversa).

Ieri abbiamo accennato all’articolo di Merlo su Il Foglio dove si accennava alla guerriglia in corso a Viale Mazzini (e dintorni). Chissà, forse almeno su questo ha ragione: siamo solo all’inizio.

Nota a margine: da ieri in onda sulle reti Rai il “cartello parlante” sulla fase della transizione al DVB-T2 che prevede l’incentivo alla rottamazione di Tv e decoder e questo il testo pubblicato: “La televisione sta cambiando in tutta Europa. Dal 20 ottobre i televisori o i decoder che non ricevono i canali in alta definizione HD potranno continuare temporaneamente a ricevere Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News 24. Per ricevere gli altri canali Rai sarà necessario avere un televisore o un decoder in alta definizione HD. Tutti i televisori e i decoder andranno comunque risintonizzati. Per informazioni sulle agevolazioni per il ricambio dei televisori e dei decoder consultate il sito www.nuovatvdigitale.mise.gov.it ".

Sempre a proposito di comunicazione, osserviamo che il “contenitore” di questo messaggio, la sua forma visuale, il “messaggio” composto di immagini e testo, cioè ciò che impatta sulla percezione di chi lo osserva, non ci sembra adeguato all’obiettivo che si intende perseguire: la cosiddetta “call to action” immediata e diretta a chi osserva il “cartello parlante” che non è uno spot e ci sarà pure motivo per cui c'è buona differenza.

Conclusione a margine sul tema del refaming: ieri un autorevolissimo commentatore esperto dell'argomento ci ha scritto: "Se questo Governo guida il Paese come governa le comunicazioni elettroniche... siamo fritti: vedi i vari dossier sulla BUL, il 5G, il cloud, i big data, la CyberSec etc". Annamobene# 

Bloggorai@gmail.com

 


 

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