Era tutto già scritto, era tutto già noto: il nemico alle porte prima o poi avrebbe tentato l’assalto finale. Ora ci siamo. Il Servizio Pubblico radiotelevisivo nazionale è sottoposto ad un assedio che proviene da varie direzioni: il lato politico con vicende mai risolte sul rapporto con il suo diretto competitor, Mediaset e il conflitto di interesse del suo proprietario. Questo tema paralizza l’azione e la visione progettuale. Vedi quanto avviene in questi giorni con la vicenda intrecciata Vivendi/accordo di Governo. Il secondo lato di attacco è quello economico: la Rai è in difficoltà per colpe del presente ma anche per responsabilità del passato dove pochi hanno il privilegio di ritenersi del tutto innocenti. Il terzo fronte riguarda quello delle tecnologie: le sfide per l’innovazione, per l’adeguamento degli asset, per la transizione verso le nuove dimensioni digitali richiede anzitutto soldi, e tanti, ma richiede soprattutto visioni e progetti strettamente intrecciati con gli obiettivi che il Servizio Pubblico deve porsi. Infine, il quarto fronte riguarda la società, i cittadini, i telespettatori. Tutto sta cambiando rapidamente, anche per forza della dannata crisi del Covid, e non è affatto chiaro se e come la Rai sia in grado di intercettare questi cambiamenti e, di conseguenza, accompagnarli.
Oggi ci soffermiamo su una notizia fresca fresca. Tim ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Eutelsat per la diffusione della banda larga attraverso il satellite. Leggiamo dal Corriere Economia: “Tim ha siglato un accordo strategico con Eutelsat Communications per ampliare la propria offerta di servizi in banda ultra larga attraverso la tecnologia satellitare, in linea con l’obiettivo di chiudere progressivamente il digital divide in Italia a partire dal 2021 e coprire in questo modo anche le zone più isolate e remote d’Italia. In base all’accordo, secondo una nota dei gruppi interessati, Tim acquisterà per i prossimi anni l’intera capacità di trasmissione per l’Italia sui due nuovi satelliti ad altissime prestazioni che Eutelsat ha attivato e attiverà nei prossimi mesi: il satellite KONNECT per la distribuzione della banda ultralarga satellitare e, successivamente, il satellite KONNECT VHTS che, una volta entrato in funzione, grazie alla sua maggiore capacità, consentirà di offrire connessioni ancora più performanti fino a 200 Mbps e a un numero maggiore di clienti”. Si può leggere questa notizia come una importante operazione dell’operatore telefonico leader in Italia su un terreno di assoluto valore strategico. Evidente però che presenta anche riflessi non meno importanti per il futuro della diffusione dei segnali televisivi digitali. La fruizione di televisione da tempo è sulla strada dello streaming a scapito del broadcast e le cifre che lo dimostrano segnalano numeri costantemente in crescita. Attenzione ai tempi: il prossimo anno sarà quello dell’avvio sostanziale della transizione al DVB-T2 e il pubblico sarà chiamato a compiere scelte impegnative: rottamare il o i televisori e/o acquistare un nuovo decoder. Cosa potrà guidare la scelta più efficiente, con il rapporto più interessante tra costi e benefici/prestazioni? Facile: chi offre di più al costo minore. Oppure: a parità di costi, chi propone contenuti più interessanti. E così via.
Ieri un attento lettore ci ha segnalato un oggetto che vi proponiamo:
Come si definisce esattamente? Un decoder? Un sintonizzatore già pronto al nuovo standard DVB-T2? Si tratta di interrogativi che, per certi aspetti, potrebbero aprire le porte dell’inferno per il canone Rai. Infatti, la Legge dispone che il canone sia dovuto da chiunque detiene un “apparecchio televisivo”. In altre parole, se in casa si possiede solo pc, smartphone, tablet o Smart Tv priva di sintonizzatore il canone non si paga. Questo oggetto, al modico prezzo di 33 euro, facilmente occultabile e rimuovibile da un apparato ad un altro, potrà costituire un grande problema per la Rai e per il suo futuro economico.
Infine, oggi in mancanza di argomenti più interessanti, vi suggeriamo di dare un occhio a questo link, per darvi un’idea di come e di quanto si spende per affrontare il mercato dei prodotti audiovisivi:
https://tg24.sky.it/tecnologia/2020/11/19/playstation-piazza-san-marco-venezia-lancio-
bloggorai@gmail.com
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