giovedì 12 novembre 2020

FLASH !!!

Nel mentre e nel quando molti tacciono, almeno a Viale Mazzini, si intrecciamo telefonate (dannato Covid) messaggi What’sUp, Sms, Mail, piccioni viaggiatori, segnali di fumo etc. e tutti a cercare di capire cosa potrebbe succedere sul futuro della Rai. Riportiamo alcune variabili delle quali si dibatte.

1) dimissioni dell’Ad, da solo o in compagnia di tutto il Cda.

Tesi a favore: dopo le legnate di ieri in Vigilanza e dopo la figuraccia delle nomine avvenute sempre ieri (inutili e  inopportune in questo momento, sia per la questione Piano industriale congelato, sia per il tema costi del personale e perimetro occupazionale) e dopo le dichiarazioni di Zingaretti di questa mattina “Per la Rai serve un amministratore delegato esterno, un nome di alto profilo" (tradotto in italiano corrente, potrebbe anche significare che questo non lo è) non hanno tempo da perdere per preparare i bagagli.

Tesi contro: A) non si può lasciare la Rai allo sbando in questo momento drammatico per il Paese B) la politica non è “attrezzata” a gestire una crisi di tale levatura “… non c’è accordo tra PD e M5S…”

Tesi intermedia: lasciamoli lavorare fino a scadenza mandato, sperando che non facciano ulteriori danni e, appena possibile, cambiare la legge 85 del 2015 sulla governance.

2) dimissioni del rappresentante dei dipendenti, Riccardo Laganà. Avrebbe la sua dignità: nn segnale forte di rottura e separazione dei destini: ognuno si assume le proprie responsabilità. Da tempo il consigliere lancia sassi nello stagno che nessuno raccoglie: per ultimo l’allarme sulla mancata comunicazione agli utenti per la transizione al DVB-T2. Deve rispondere a chi lo ha eletto e a chi lo ritiene fuori dei giochi politici. Potrebbe avere un senso comprensibile. Obiezione: se si dimette solo lui rimangono i “giapponesi” senza controllo e non cambia nulla, anzi, si aggrava. Forse si ma anche no. Ipotesi da prendere in considerazione, magari potrebbe aprire un dibattito importante.

3) lo scambio avvenuto ieri con il generoso contributo sul canone (sic!) ha i piedi di argilla. Deve passare al giudizio delle camere e non sarà affatto facile far digerire una sottrazione di risorse dal bilancio dello Stato finalizzate a tappare un buco determinato da incapacità gestionali.

4) nessuno ha obiettato che nel bilancio Rai è iscritta la partita di 40 milioni erogati dalla precedente Legge finanziaria (+40 per l’anno corrente). Perché intanto non vengono pagati??? Cosa è stato fatto per sollecitare il pagamento ???

5) curiosa anomalia: sui giornali di oggi la notizia sulla Vigilanza di ieri è stata “bucata” da Repubblica e Corriere. A pensare male si fa peccato ma spesso si indovina. Si aprono i giochi? Candidature in ballo?

6) …a ccccaaaa …’nisciuun ‘ efess !!! si può prendere in giro qualcuno qualche volta ma non tutti per sempre…

bloggorai@gmail.com

 

 

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