giovedì 11 giugno 2020

Pericolo !!!


Questa mattina c’è da leggere. Anzitutto vi proponiamo un articolo importante, comparso nell’ultimo numero dell’Espresso, a firma di Naomi Klein con il titolo “La dottrina dello shock pandemico”. Leggiamo qualche passaggio: “I colossi del digitale stanno usando il virus per intrecciarsi con la politica e imporre un futuro a loro immagine e somiglianza. Su telelavoro, scuola a distanza e  intelligenza artificiale, Amazon, Facebook e Google ricostruiscono la loro egemonia. Oggi siamo di fronte a scelte storiche che non si dovrebbero fare approfittando dell'emergenza e senza un dibattito pubblico”. Ancora: “il futuro che prende forma - e che è molto più high-tech di quello innescato dalle catastrofi precedenti - considera le nostre settimane di isolamento fisico non una dolorosa necessità per salvare vite umane ma un laboratorio permanente e altamente redditizio di un futuro senza contatto fisico…Cominciamo a osservare un marcato trend verso la tecnologia che non prevede il contatto tra gli esseri umani. Gli esseri umani sono a rischio biologico, le macchine no». E un futuro nel quale le nostre case non saranno più spazi personali ma terminali di connettività digitale ad alta velocità. E così anche le nostre scuole, i nostri studi medici, le nostre palestre e, se così vorrà lo Stato, le nostre prigioni…La domanda, tuttavia, è: tale tecnologia sarà soggetta alla disciplina della democrazia e del controllo pubblico o sarà lanciata nel bel mezzo della frenesia dello stato di eccezione, senza lasciare il tempo per un dibattito sulle questioni cruciali che modelleranno la nostra vita per i decenni a venire?”. Di grandissimo interesse e che riguarda direttamente il futuro del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, soleva un dibattito che merita di essere approfondito ed esteso (grazie al nostro solerte lettore che ci ha segnalato questo articolo). Solita domanda semplice semplice: perché qualcuno in Rai non si fa promotore di dibattito pubblico su questi temi? Perché non rendere di pubblico accesso tutto il sapere e le conoscenze?

Veniamo alle notizie di oggi, o meglio di ieri. Dibattito in Vigilanza Rai con l’audizione di Tagliavia sulla pubblicità Rai. Tutti o quasi, a palle incatenate contro l’AD di Rai Pubblicità accusata di fare dumping sui prezzi, in particolare Antonello Giacomelli (PD?) secondo il quale Rai viola le disposizioni del Contratto di servizio. Questo tema è un campanello di allarme, come abbiamo scritto: lo scontro sulle risorse pubblicitarie (scarse) di tutto il comparto broadcast renderà la competizione sempre più aspra ed è evidente che nel calderone ci andrà di mezzo pure il canone. 

Risponde l’AD Salini (Andrea Biondi sul Sole): “Ieri l'ad Rai Fabrizio Salini ha invitato a «trovare una nuova strategia». Questo momento, ha detto Salini, «deve rappresentare un nuovo passaggio per la Rai da cui non si torna indietro. Dalla pandemia è necessario uscire con modelli diversi, non è un'opzione ma un dovere». È stato un incontro in vista del varo dei palinsesti che saranno presentati al prossimo Cda del 17 giugno e pubblicamente l'1 luglio. E l'ad Rai ha molto insistito su due filoni: riduzione dei costi e un nuovo modello virtuoso per l'audiovisivo. «Il sistema non è più lo stesso e non sarà più lo stesso». In questo quadro Salini ha poi toccato un tasto che da sempre rappresenta un elemento ad alta tensione: la riduzione dei compensi. «La riduzione dei compensi per i collaboratori è il minimo. Si faranno interventi speciali sempre nel segno di una ancora più accentuata valorizzazione delle risorse interne, di una stabilizzazione delle risorse e di una razionalizzazione generale». Anche l'offerta di contenuti andrà dunque «razionalizzata, con cambiamenti nel modo in cui vengono strutturate le nostre prime e seconde serate, anche nella loro durata, evitando sprechi di risorse che non portano valore di servizio pubblico e commerciale». Acciperbacco … una nuova strategia !!! Vedremo … intano, modestamente, gli suggeriamo di leggere attentamente una noterella di Marco Giordani, CFO di Madiaset a proposito di strategie europee: “… nel mondo televisivo di oggi, le sinergie non si realizzano sui contenuti ma su quel 35% di costi rappresentato da tecnologia, software, dati, dove si può risparmiare fino al 30% del totale”.

Ieri abbiamo sollevato il tema delle Fake News. Oggi Il Fatto Quotidiano riporta l’accordo raggiunto in Parlamento per dare vita all’ennesima Task Force dopo che pure la Commissione Europea ha indicato i nostro Paese dove, secondo un documento appena pubblicato dalla  “La disinformazione si alimenta soprattutto delle ansie e delle paure delle persone e non è un caso che gli Stati membri più colpiti dalla pandemia siano anche i più vulnerabili e più esposti alla diffusione delle fake news. L’Italia è sicuramente tra i Paesi più colpiti, sostiene la vicepresidente della Commissione europea con delega alla Trasparenza, Vera Jourova”. Ribadiamo il concetto: cosa ha fatto la Rai e cosa intende fare Antonio Di Bella in proposito? Riproponiamo la domanda: perché non si rende pubblico il Report del Centro Studi Rai presentato in Cda lo scorso 15 maggio su quanto hanno fatto gli altri Servizi Pubblici in Europa? Noi lo stiamo leggendo attentamente.

Infine, ieri sera è andato in onda su Italia Uno un docufilm interessante dove sono state raccontate storie di persone durante il coprifuoco Covid. Stasera Rai risponde con Petrolio. Domani ne parliamo.
Ovviamente, il racconto su Rai Way iniziato nei giorni scorsi non è finito … anzi… e vista l’attenzione che ha suscitato nei nostri lettori merita un ulteriore approfondimento.


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