venerdì 26 giugno 2020

La nuova Pax televisiva


Questa mattina da segnalare solo un articolo interessante firmato da Francesco Verderami sul Corriere dove si legge, a proposito dei rapporti tra Conte e Berlusconi, che  “Il rapporto non si esaurisce certo in questioni di etichetta, perché è agli atti la disponibilità politica al dialogo di Forza Italia nel nome degli «interessi nazionali». Un atteggiamento che il capo del governo apprezza, ricambiando. Già nei mesi scorsi aveva fatto intervenire il ministero del fedele Patuanelli, schierandolo nella guerra tra Mediaset e Vivendi: «Di fatto — aveva commentato il Giornale — è una presa di posizione a favore di Media For Europe», il nuovo polo tv creato dal gruppo italiano. Non un gesto occasionale. E nemmeno l'unico. Se è vero infatti che Berlusconi — con qualsiasi interlocutore — non manca mai di lamentarsi riservatamente per la penuria di pubblicità sulle reti del Biscione, Conte dice pubblicamente di voler ridurre gli spot sulla Rai, garantendole una maggior porzione di canone”. Lo temevamo e lo abbiamo scritto più volte. 

Si sta profilando una nuova “pax televisiva” come abbiamo già visto nel passato con la differenza che i soggetti interessati a sottoscrivere il patto sono più di uno e pure in contrasto tra loro. Non ci sono dubbi sul fatto che gli interessi e le strategie di PD, M5S e del “partito” di Conte sul sistema delle TLC e sulla Rai possono essere divergenti, seppure formalmente, unite sotto la stessa cappa di Governo. La partita sull’innovazione tecnologica del Paese sarà quella che segnerà il campionato dello sviluppo e il partito che ne sarà l’attore principale potrebbe portare a casa un consenso rilevante (vedi l’interesse, seppure sottotraccia, sul tema rete unica). In gioco ci sono  i nuovi equilibri prossimi venturi legati sia alla tornata elettorale sempre incombente, sia alla elezione del prossimo Presidente della Repubblica intorno al quale i giochi sono appena iniziati. Un prossimo tassello di questo complicato puzzle potrebbe andare a posto il prossimo 14 luglio con la nomina dei commissari di AgCom e Privacy. Superfluo ricordare come la nomina del nuovo Consiglio AgCom sia di assoluta rilevanza strategica per tutto il sistema TLC, compresa Rai: sarà il vero arbitro di tutte le competizioni in corso e prossime venture. Sui nomi, nessuno si sbilancia (a parte i soliti più o meno noti).

Nei giorni scorsi si sono svolte l’Assemblea degli azionisti di Rai Way e quella di Mediaset: ci sono osservazioni interessanti che tratteremo nei prossimi giorni.

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