Questa mattina da segnalare solo un articolo interessante
firmato da Francesco Verderami sul Corriere dove si legge, a proposito dei
rapporti tra Conte e Berlusconi, che “Il
rapporto non si esaurisce certo in questioni di etichetta, perché è agli atti
la disponibilità politica al dialogo di Forza Italia nel nome degli «interessi
nazionali». Un atteggiamento che il capo del governo apprezza, ricambiando. Già
nei mesi scorsi aveva fatto intervenire il ministero del fedele Patuanelli,
schierandolo nella guerra tra Mediaset e Vivendi: «Di fatto — aveva commentato
il Giornale — è una presa di posizione a favore di Media For Europe», il nuovo
polo tv creato dal gruppo italiano. Non un gesto occasionale. E nemmeno
l'unico. Se è vero infatti che Berlusconi — con qualsiasi interlocutore — non
manca mai di lamentarsi riservatamente per la penuria di pubblicità sulle reti
del Biscione, Conte dice pubblicamente di voler ridurre gli spot sulla Rai,
garantendole una maggior porzione di canone”. Lo temevamo e lo abbiamo scritto
più volte.
Si sta profilando una nuova “pax televisiva” come abbiamo già visto nel
passato con la differenza che i soggetti interessati a sottoscrivere il patto
sono più di uno e pure in contrasto tra loro. Non ci sono dubbi sul fatto che gli interessi e le strategie di
PD, M5S e del “partito” di Conte sul sistema delle TLC e sulla Rai possono essere
divergenti, seppure formalmente, unite
sotto la stessa cappa di Governo. La partita sull’innovazione tecnologica del
Paese sarà quella che segnerà il campionato dello sviluppo e il partito che ne
sarà l’attore principale potrebbe portare a casa un consenso rilevante (vedi l’interesse,
seppure sottotraccia, sul tema rete unica). In gioco ci sono i nuovi equilibri prossimi venturi legati sia
alla tornata elettorale sempre incombente, sia alla elezione del prossimo Presidente
della Repubblica intorno al quale i giochi sono appena iniziati. Un prossimo
tassello di questo complicato puzzle potrebbe andare a posto il prossimo 14
luglio con la nomina dei commissari di AgCom e Privacy. Superfluo ricordare come
la nomina del nuovo Consiglio AgCom sia di assoluta rilevanza strategica per
tutto il sistema TLC, compresa Rai: sarà il vero arbitro di tutte le
competizioni in corso e prossime venture. Sui nomi, nessuno si sbilancia (a parte
i soliti più o meno noti).
Nei giorni scorsi si sono svolte l’Assemblea degli azionisti
di Rai Way e quella di Mediaset: ci sono osservazioni interessanti che
tratteremo nei prossimi giorni.
bloggorai@gmail.com
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