È tarda sera, la notte si appresta a divenire e Dante ha molti dubbi sull’arduo cammino che gli si para innanzi alle porte dell’Inferno. Virgilio lo tallona da presso e gli dice “… io era tra color che son sospesi …”.
Noi tutti siamo come color che son sospesi sulla Rai e sul Servizio Pubblico. Non c’è nulla di nuovo, nulla da aggiungere, nulla da sapere, nulla da conoscere. Forse, nulla nemmeno da supporre, da immaginare, da prevedere. Per il momento, solo fiumi di inchiostro e di battute sulla tastiera per descrivere gli ultimi giorni del Palazzo di Viale Mazzini. Da oggi diremo “di Via A. Severo” o magari perché più conosciuta “di Via Cristoforo Colombo”.
Per il resto solo tanto fumo e tante chiacchere, tanto gossip, tante feste amene tra amici, parenti e conoscenti di fede politica e sportiva variegata: “Tu c’eri alla festa di Mellone?... no … io no e non mi è chiaro se me ne dispiace con un pizzico di malmostosa invidia o mi devo rallegrare di non essere stato invitato … però so che c’erano tanti amici, di quelli buoni”. Si, proprio quelli dei quali tante volte abbiamo scritto che temiamo più il loro silenzio che non il fragore degli avversari. Vedi il tema canone: non hanno detto nulla allora e non dicono nulla oggi: il “dossier” è archiviato.
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