mercoledì 31 gennaio 2024

RAI: confusione allo stato puro


Senza un attimo di tregua. Non abbiamo ancora fatto in tempo a leggere le dichiarazioni della consigliera Bria che oggi capita tra capo e collo una succosa intervista all’AD Roberto Sergio sul Sole 24 ore. Un invito a nozze che non possiamo disattendere.

Cominciamo male, malissimo: “Prima degli Stati Generali della Rai si è deciso di dare priorità a Piano Immobiliare, Piano Industriale, Contratto di servizio e Piano di Sostenibilità. Bene. Dopodiché la presidente della Commissione di Vigilanza, Barbara Floridia, ha ritenuto logico, dal suo punto di vista, posporre la discussione successivamente alle elezioni europee”. Un capolavoro. “… si è deciso …” ??? Chi ha deciso cosa? Non è dato sapere. Lui e Rossi, il Cda tutto intero, la presidenza del Consiglio, la Croce Rossa? Boh! “Prima degli Stati Generali”??? ma come … non dovrebbero essere proprio gli Stati Generali quelli destinati a fissare linee guida, progetti, visioni e prospettive strategiche? E poi, questa è una grande novità: gli Stati Generali li promuove lui, la Rai, da sola o in compagnia? Dove, quando, come? Sergio sostiene, in altre parole, di volere dare priorità alla coda e poi alla testa. Geniale! Come non averci pensato prima! Quando ci siamo battuti, invano, contro la fretta impressa proprio dalla Floridia a voler approvare il Contratto di Servizio entro al fine di settembre (non previsto e non necessario) intendevamo esattamente sostenere che era prima necessario cercare un quadro, una cornice progettuale entro il quale collocarlo e non viceversa. Allo stesso modo sgangherato con cui è andato avanti il Piano Industriale. Poi sostiene che “la Presidente della Vigilanza ha ritenuto logico posporre la discussione etc”. Bizzarra affermazione.

La messa in sicurezza della RAI? “Abbiamo previsto 225 milioni di risorse incrementali per la trasformazione tecnologica e il rafforzamento dell'offerta Il tutto per una Rai che va verso il futuro, come digital media company”. Una DMC con 225 milioni? Un po’ pochini. E con quali denari? Con i soldi di RAI Way? Boh, forse, vedremo. Se ne parla a marzo, con la presentazione del Bilancio della quotata? Stiamo studiando, vedremo. Meraviglioso. Però la Floridia vorrebbe riparlarne dopo le elezioni europee. Chissà se intendevano la stessa cosa. A proposito di certezze: e il canone? Lasciamo perdere “Confido che anche il prossimo anno le risorse rimangano quantomeno le stesse”. Certo che “confidare” è il verbo giusto per supportare la necessità di avere certezza delle risorse. Come dire: confido che il Piano industriale possa essere supportato … confido … confido ... spero, auspico, mi auguro! Of course, non dice una parola su quanto dispone la legge sull’erogazione dei 430 milioni che potrà avvenire “Per il  miglioramento  della  qualità del  servizio  pubblico radiofonico,  televisivo  e  multimediale  su  tutto  il   territorio nazionale, nell'ambito delle iniziative, previste  dal  contratto  di servizio nazionale …”.

Per poi arrivare ad una perla di saggezza ai limiti del sibillino: “Peraltro in un quadro in cui non è stata abrogata la norma che prevede il canone a 90 euro”. Ci è preso un momento di sconforto: vuoi vedere che abbiamo letto male il comma 19 dell'articolo 1 della Legge di Bilancio 2024??? Cosa vuole dire Sergio? Che si tratta di una norma transitoria? Se così fosse, sarebbe ancora più grave non denunciare la sua gravità: come si può pianificare un bilancio senza avere certezze di risorse che non vanno oltre i prossimi 11 mesi? Magari sbaglia Bloggorai ma abbiamo la sensazione che ci sia un pizzico di confusione. Con la differenza che se sbaglia Bloggorai non se lo fila nessuno ma se sbaglia un AD la faccenda è un tantinello più seria.

Ci fermiamo qui. Tanto basta.

Ci rimane da segnalare due articoli interessanti: il primo sul Corriere con il titolo “Rai, le manovre sui posti per i 5 Stelle e il Pd” dove il succo è Ma che ci sia un dialogo tra la Rai meloniana e il M5S è testimoniato da alcuni fatti. Certi ormai storici” e il secondo su Il Foglio con il titolo “Parla Ruotolo” e occhiello “Il Pd lottizzava la Rai? Io e Schlein non c'eravamo. Conte? In cda vota con la destra".

Rimanete sintonizzati: oggi potrebbe esserci un secondo Post sulla Storia n.3, il giornalismo del Servizio Pubblico.

bloggorai@gmail.com

 

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