domenica 7 gennaio 2024

RAI e Governo: grandi trame e inedita "complotta"


Trame e complotti fanno parte del nostro patrimonio genetico universale e immodificabile. Hanno iniziato Caino e Abele, poi Romolo e Remo, poi i congiurati contro Cesare, poi le corti rinascimentali con i Borgia, i Medici e i vari Papi che hanno espresso, poi la Rivoluzione Francese, poi la “banda dei quattro” contro Mao Tse Tung, per arrivare, infine, alla Meloni e ai suoi alleati di Governo. Per non dire delle trame e complotti dentro i partiti di opposizione: la Schlein dorme sonni tranquilli? Non credo. Nel M5S Grillo e Di Battista stanno a guardare? Dubito.

Se parla “Il/Lo/La” presidente del Consiglio di “poteri forti” e di “ricatti” è lecito supporre che se ne possa parlare dentro e fuori la RAI e non certo da ieri. Chi vi scrive è stato assunto in Azienda in “epoca d’oro” di trame e complotti: da un lato del corridoio del VII piano si arroccava la DC e da quello opposto il PSI. Ognuno con il suo feudo, i suoi fidi scudieri, i suoi alleati più o meno traballanti o mercenari al soldo del migliore offerente. La storia della RAI? Se chi vi scrive, insieme a tanti suoi amici e interlocutori, volesse scriverne un’altra storia, le vicende di congiure e tradimenti, di trame e complotti, di fughe, di misteriosi arricchimenti e dimissioni inspiegabili e di nomine indebite non sarebbe sufficiente un volume dell’Enciclopedia Italiana. Tanto per rimanere nella contemporaneità: ricordate “struttura Delta” di berlusconiana memoria oppure la famosa foto dei dirigenti davanti al cavallo di Viale Mazzini che confabulavano allegramente sul meteo e il campionato di calcio? Educandi delle Orsoline. La politica ha fatto scuola e si è adeguata.

Bene, torniamo a ieri e a quanto siamo riusciti a sapere sulla improvvisa (e alquanto maleducata) rimozione dei due vicedirettori del Marketing RAI: Roberto Quartullo e Giovanni Scatassa. Non è facile rimettere in ordine i tasselli al di la delle singole vicende e storie personali ma ci proviamo: alcuni lettori e nostri interlocutori i ci hanno fornito elementi utili a tracciare un quadro, evidenziare un disegno, alquanto interessante. Vediamo i punti e cerchiamo di tracciare una linea in grado di connetterli.

A – il precedente direttore Roberto Nepote  doveva comunque andare in pensione;

B – al suo posto poteva concorrere una risorsa interna o una esterna;

C – è stata scelta una persona relativamente esterna: Roberta Lucca proveniente da RAI Pubblicità;

D – il tema “ascolti” è di particolare rilevanza, oggi più di ieri e ancora più lo sarà per il prossimo domani;

E – in ballo ci sono i numeri Auditel ma, più ancora, il modo con cui vengono “raccontati”;

F – questo Cda è in disarmo: si dovrà rinnovare entro i prossimi mesi (e forse anche prima, oggi leggiamo ancora in primavera, cioè prima della sua  scadenza, ovvero prima delle elezioni europee);  

G – le “correnti” governative (più o meno) interne a Viale Mazzini sono sempre l’una contro l’altra armate: Sergio, con un “suo” riferimento più o meno trasversale e un suo disegno e Rossi con un “suo” riferimento politico ben chiaro ma, sembra, con un futuro in RAI che sembra alquanto incerto. Manca un “terzo incomodo” e vedremo se c’è e chi potrebbe essere;

H – il presidio di aree strategiche con posizione dominante a Viale Mazzini è priorità assoluta per il Governo e non solo.

Ieri vi abbiamo accennato a questa situazione usando l’aggettivo “inedita”. Ebbene, non è un caso: si tratta di una circostanza storica che, a nostra memoria, non si era mai verificata prima dentro Viale Mazzini, almeno in queste dimensioni. Di “inedita” c’è la presenza significativa di donne in posizioni di assoluto rilievo: in ordine, la Presidente Marinella Soldi, la responsabile delle relazioni istituzionali Angela Mariella, poi Cinzia Squadrone (leggiamo dal suo profilo Linkedin:  “Responsabile - Rai - Radiotelevisione Italiana · A tempo pieno Rai - A tempo pieno set 2021 -  Staff Presidente- Responsabile delle attività per il Contratto di servizio e la trasformazione digitale Competenze: Analisi dei dati · Comunicazioni aziendali · Gestione dei cambiamenti · Comunicazioni istituzionali · Semplificazione”), Roberta Lucca dal 20 ottobre nuovo direttore Marketing e, infine, Simona Agnes consigliera di amministrazione RAI.

Chi trama cosa, con chi e contro di chi? Quale è la posta in palio e perché la nuova dirigente del Marketing si è privata di due dirigenti di tale spessore, competenza ed esperienza (in particolare nell’analisi degli ascolti) non facilmente sostituibili??? Non è affatto semplice rispondere e sintetizzare. 

Da buoni “complottisti” anzitutto cerchiamo di capire le “aree politiche di riferimento” ovvero le “quote” di assegnazione. Ci dicono che per la Soldi non ci dovrebbero essere dubbi con la sua assegnazione all’opposizione e, per la proprietà transitiva, anche per la Squadrone. Ci riferiscono che era molta interessata al posto di Nepote dove era stata già prima di lui. Se non che, sembra che quel posto sia ambita/assegnata in “quota” Lega, area alle quale si dice, pare, sembra che faccia riferimento almeno una delle altre due persone citate, la Mariella e la Lucca. Quale delle due sarebbe in "quota" Lega e quale in inedita "quota" Rossi? Rimane infine la Agnes, dicono grosso modo, vicina a FI o meglio ancora a Gianni Letta e, riferiscono e si legge, molto interessata a prendere il posto della Soldi.

Tornando ai punti esposti prima, una nostra fonte molto qualificata ci propone un ragionamento: “Appare del tutto evidente che la partita “ascolti” è trasversale all’interno e all’esterno dell’Azienda. Le persone coinvolte nella rimozione sono solo pedine secondarie di un disegno più complesso che richiede anzitutto immediatezza. I tempi stringono sui diversi piani che si intrecciano tra loro: il rinnovo del Cda e le prossime elezioni. Nessuno vuole rimanere con il cerino in mano”.  Abbastanza convincente.  

Altra opinione racconta: “Maneggiare e diffondere i dati di ascolto, ora che non sembrano andare tanto bene, può significare indebolire o, viceversa, rafforzare un “racconto” di questa dirigenza o di una parte di essa. Un tentativo di scaricabarile. In vista del prossimo rinnovo, qualcuno, è verosimile, che li abbia messi sotto osservazione: sono in grado di gestire la “nuova RAI” prossima ventura?”. Raccogliamo e riferiamo.

bloggorai@gmail.com

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