giovedì 18 gennaio 2024

Caro Bloggorai ti scrivo ... così mi deprimo un po'


Avevo avvertito, da un certo tempo a questa parte, che un lettore molto autorevole e competente aveva diradato e quasi annullato la comunicazione con Bloggorai. Gli ho chiesto notizie e questa la risposta: “Caro Bloggorai,  Mi spiace. Non mi occupo più di Rai. Ne' leggo notizie che la riguardano. È persa come il tempo dedicato (ahimè)”.  Gli rispondo pubblicamente, con la speranza che possa ripensarci.

“Caro … oltre la nostra decennale amicizia, ci ha legato per molto tempo il comune interesse verso questa Azienda non tanto e non solo per “come è fatta”, per le persone che ci lavorano, ma per ciò che significa nel senso generale, del sentimento della democrazia, nella definizione di “bene comune” già tanto cara a Riccardo e divenuta patrimonio collettivo.  Purtroppo, drammaticamente, certe volte mi viene da ammettere che, forse, hai ragione e talvolta anche Bloggorai lo ha scritto. Non ci sono speranze: questa Rai è condannata, è persa, è sconfitta. Il suo destino è irrimediabilmente segnato e non si vede all’orizzonte (Fortezza Bastiani ho scritto più volte) nessuno in grado di intervenire a salvarla. Non   forze all’esterno, politica o “società civile “ che dir si voglia come pure non se ne vedono all’interno: dirigenti sull’orlo di una crisi di nervi pronti solo a pensare alla prossima pensione come pure funzionali F super o vicecapiredattori che per avere la dirigenza o il cappello di ”capo” si venderebbero pure la catenina della prima comunione.

Questo tuo messaggio, per altro fa il paio, con una riflessione che da tempo si agita intorno a Bloggorai: c’è una evidente crisi generazionale. L’età media di chi si occupa di RAI e di Servizio Pubblico è mediamente introno ai 65 anni. più o meno come il pubblico di RAI Uno, Villa Arzilla. Sappiamo per certo che molti dei suoli lettori, donne e uomini, hanno avuto ed hanno rilevanti incarichi universitari, insegnamenti vari, docenze e consulenze a vario titolo assortite. Ebbene, da nessuno di loro è arrivata una nuova persona “under 50” che sia stata interessata a proseguire il nostro lavoro comune. Nessuno, non uno!!! Cosa sta a significare? Che il tema, l’argomento, non interessa quasi più nessuno oltre ai soliti addetti ai lavori. Tra i quali ci siamo noi, ci sei tu caro …

Avverto un forte senso di amarezza nel dover scrivere che, ripeto, forse, hai ragione e mi riporta a quando, più di una volta, sono stato tentato di chiudere Bloggorai. Ho proseguito solo quando ho constatato che invece questa piccola e solitaria voce fuori dal sen fuggita è ancora un pensiero laterale forse ancora utile a mantenere accesa una flebile speranza. Dopo di che non resta che piangere! Non ci resta che Sanremo, farfugliamenti sugli ascolti di Tizio o Caia e così via. Il nostro Riccardo, a suo tempo, mi disse “resisti” e così ho cercato di fare.

Caro … non ti voglio convincere a tornare ad occuparti di RAI, continuare a darci preziosissimi consigli, riflessioni e punti di vista rarissimi e autorevolissimi frutto della tua lunga esperienza. Voglio solo chiederti almeno di continuare a leggerci. Almeno questo può significare che ci potrà essere ancora vita sulla Terra e che, se un giorno il solito Marziano che è sceso tante volte ad informarsi del Servizio Pubblico italiano possa tornare sul suo pianeta e riferire ai suoi concittadini che Viale Mazzini non è solo un giardinetto ma qualcosa di più. Cosa non lo so ma per questo ci sarà ancora tempo, speriamo. Ti abbraccio”.

Bene. Oggi si svolgerà Cda Rai con all’ordine del giorno Contratto di Servizio e Piano Industriale. Abbiamo in busta chiusa il risultato tanto è prevedibile. Si consumerà l’ennesima truffa e verrà pure camuffata da “supremi interessi aziendali”.  Amen!

bloggorai@gmail.com

    

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