martedì 23 gennaio 2024

Oscure Omissioni e opachi omertoni, bugie e silenzio


Diciamocelo francamente: non sembra proprio un bell’ambientino quello che gira dentro e intorno alla RAI. Quando va bene, si avvertono chiari e forti rumori e sentori di bugie, omissioni, trame e complotti di varia origine e mistero. Il bello è che questo avviene anche quando ne potrebbero fare a meno e anzi potrebbero fare della trasparenza grande virtù.

Proseguiamo il ragionamento su RAI Way. Si vuole fare cassa con la quotata? Si, si può fare e potrebbe non essere necessario vendere. Carte in tavola: RAI paga a RAI Way circa 210 mln/anno per i servizi offerti. È noto che gli stessi servizi ricercati sul mercato possono costare circa il 40% in meno. “Non confermo e non smentisco” ci ripete a ritornello una nostra fonte sull’esistenza di una valutazione di mercato per questo servizio che porterebbe RAI a risparmiare circa 70 mln/anno. Perché non si mai proceduto su questa strada? È stata valutata questa ipotesi? Qualcuno si è opposto e perché? 

Andiamo avanti e, se ne avete voglia, sfogliate la Relazione finanziaria annuale 2022 e un paio degli anni precedenti e confrontate le tabelline riassuntive (pag. 24/26) sul Conto economico e vedrete, alla prima voce, che i ricavi da RAI crescono in modo costante mentre i ricavi da terzi erano 33,2 mln nel 2019 e sono 34,9 nel 2022. Che significa in soldoni? Che RAI Way trae sostegno e profitto per larga parte da RAI e che i lauti dividendi che RAI Way distribuisce agli azionisti sono frutto prevalente del contratto con RAI, cioè il Servizio Pubblico arricchisce il portafoglio degli azionisti. Ci riferisce una nostra fonte attenta ai conti che, dati alla mano, sarebbe sufficiente imporre che i dividendi di RAI Way siano ricavati solo da attività commerciali derivate dai 32 mln e non dai 210 provenienti da Viale Mazzini mentre  i dividendi da RAI passerebbero a bilancio neutro: tradotto in italiano si ricaverebbero circa 100 mln. Qualcuno si è mai occupato di verificare questa ipotesi? Perché nessuno ne parla?

Ecco il mondo della omissioni e delle omertà che affiora inesorabile. Perché tanto segreto e mistero sia sul Contratto di Servizio e sia sul Piano Industriale? Cosa intendono mascherare? Cosa non vogliono far sapere? Contratto di Servizio: la bozza di documento approvata in Vigilanza il 3 ottobre è nota da tempo mentre le variazioni successive intervenute a valle da parte del Ministero sono occulte. Perché? Il Cda del18 gennaio quale versione ha votato? Ad esempio, è rimasta o meno l’indicazione prevista nelle quote di produzione interna o è stata cassata come abbiamo letto? I solerti consiglieri pure tanto attenti a questo tema qualora fosse stata mantenuta questa indicazione, perché non ne hanno menato vanto e sostenuto pubblicamente il loro voto favorevole almeno per questa argomentazione? Silenzio, imbarazzato silenzio. Ma poi perché se tra poco (quando ???) il testo verrà reso pubblico con la Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale? C’è un buon “perché”: non sanno che pesci prendere con la famosa questione del MUX inDVB-T2 prevista il 10 gennaio scorso. Noi per primi abbiamo saputo e scritto che sarebbe stata rimandata a marzo. Poi, abbiamo scritto che era stato sollevato il dubbio sui rischi per la stagione sportiva di luglio/agosto sicché abbiamo saputo che se ne parlerebbe a settembre. Ma nessuno lo ha detto, nessuno lo ha scritto. Omertà e silenzio totale e non è una cosetta da poco anche perché svela un possibile retroscena: potrebbe non essere vero che lo spostamento del MUX riguarderebbe solo i canali con ascolti da 0,% ma anche “qualcosa” dei generalisti. Quali? E per quanti telespettatori coinvolti? Mistero misterioso. C’è da credere bene perchè se lo tengono muto e riservato, con buona pace dei consiglieri che lo hanno votato con viva e vibrante partecipazione.

Stessa musica per il Piano Industriale. Per quanto possa valere in termini di valore economico e di impegni verrebbe voglia di lasciar perdere andare avanti. Fuffa allo stato puro e quel poco di ciccia è sufficiente a malapena per una merendina dei gatti del cortile. Come si può immaginare una “Digital Media Company” con 220 mln??? Questi soldi, peraltro, come abbiamo letto e detto, dovrebbero derivare da una attività finanziaria su RAI Way che è tutto un programma per quanto labile, fluida e mutevole. Per inciso, per quel poco che sappiamo (bozza di luglio 2022), nel Piano di RAI Way non si parla proprio. Ammesso e non concesso che fosse tutto un Piano rose e fiori, luminoso programma strategico di sviluppo e prosperità allora fatelo vedere, parlatene, illustratelo al popolo che vi paga il canone, fatene motivo di orgoglio. Muti, sordi, ottusi e omertosi. Perché? Cosa non dicono, cosa non vogliono far sapere? Qualcuno lo ha definito “coraggioso”. Dove, come, in che senso? Fatecelo sapere magari possiamo condividere.

Bene chiudiamo con Villa Arzilla. Ci riferiscono che l’allegra comunità di fanciulle e fanciulli che vi risiedono hanno fatto una colletta per sottoscrivere un abbonamento a Netflix: sono alquanto scocciati di vedere ancora Massimo Ranieri in prima serata su RAI Uno e l’ennesima replica di Montalbano andata in onda domenica sera che, per inciso, ha preso sberle in faccia da una fiction turca della concorrente Mediaset che, sempre per inciso, ogni giorno si pappa una fettina di primato di ascolti: vedi ad esempio sabato (02.00- 25.59) RAI AM 3.176 SH 34,3%  mentre Mediaset AM 3.711 e SH 40,1%. Meglio tacere.

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ps: oggi si svolgono le elezioni per il nuovo Direttivo ADRAI...

attendiamo notizie

 

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