Allora: anzitutto, ci riferiscono che si parla di una manovra del valore di circa 50
mln di Euro che prevede diversi tipi di intervento per il risparmio energetico di
cui il più significativo (ma non il più rilevante) sarà la chiusura del palazzo
di Viale Mazzini almeno per una volta a settimana, forse il venerdì. Altra
ipotesi che si sta studiano è una specie di fantasiosa “turnazione per piani”
oppure accorpamento di più persone nelle stanze. Stesso discorso per altri
cespiti sia nei centri di produzione, per le parti amministrative, sia per le sedi
regionali. In parallelo, si vorrebbe “spingere” fuori quanto più possibile lo
smart working ma che già incontra resistenze tra gli interessati: chi rimane a
casa si deve sobbarcare un corso energetico che non gli compete. Poi si vorrebbe
mettere mano alle illuminazioni degli studi, magari accendendo le luci con un ‘ora
di ritardo rispetto al solito e, infine, provvedendo a riorganizzare gli spazi interni
di tutti i cespiti aziendali per efficientare riscaldamento, illuminazione etc
con l’inserimento di switch con sensori automatici.
Ci vengono in mente tante osservazioni. La prima e forse più
banale: si svegliano tutti quanto è quasi troppo tardi. Si sapeva da tempo, da
anni, decenni, che l’Azienda è molto “energivora”. Evidentemente, erano tuti in
tutt’altre faccende affaccendati.
In parallelo, proprio ieri è venuto fuori una notiziola
assai interessante: il Corriere ha titolato “La corrente per la Tv: fino a dicembre
costa più del doppio” dove si legge che si presenterà un conto da capogiro “… la
tv slitta da 56,4 a 125,4 Euro da qui a dicembre…”. Non è una bella notizia da leggere proprio
quando la gente brucia le bollette dove, al suo interno, c’è anche una quota di
canone.
Veniamo ora ad un ragionamento, ad una suggestione molto
interessante che in sintesi, si può raccontare con “il metodo Meloni applicato
alla Rai”. La “riflessione” ci è stata proposta da diverse fonti e, grosso
modo, sostiene che la Destra che avanza (ovvero che ritorna) non ha sufficienti
e qualificate persone da inserire nelle stanze del potere (vedi ricerca di
ministri più o meno “tecnici” …ovvero alla Draghi bis … e dunque sono alla
ricerca di qualcuno da “arruolare” per coprire posizioni che altrimenti non
saprebbero dove trovare. Sembra, pare, dicono, che gli attuali “in quota” non
godano di grande stima e fiducia dalla parti di Via della Scrofa. E dove li andrebbero
a cercare i nuovi “tecnici” aziendali che non sono di Destra che però conoscono
la macchina? Semplice: tra i delusi, i “maltrattati”, gli esclusi, i rancorosi
e gli “sfiduciati” dall’attuale vertice aziendale. Ovviamente, ci sono nomi e
cognomi che .. ovviamente, non citeremo nemmeno sotto tortura ma che però combaciano
con l’identikit richiesto. Ci dicono: “…non ti stupire … c’è la fila” e ne
abbiamo avuto parziale suggestione quando abbiamo avvertito strani silenzi,
anche tra i lettori di Bloggorai.
Nota a margine. Calendario alla mano: quasi tutti convergono su quanto abbiamo già scritto. Fuortes potrebbe mangiare tranquillamente panettone a Natale, colomba a Pasqua e fave e pecorino del prossimo maggio. Non ci sarebbe nessun Rossi invogliato a prendere il suo posto per pochi mesi con una montagna di guai da gestire. Tanto vale blindare, commissariare l'AD con un DG (già in pectore) e qualche altro generale di supporto (tecnico). La battaglia sulla "presa della Bastiglia" Rai si giocherà fuori da Viale Mazzini: con il ministro del MISE e la sua sottosegretaria, quello dell'economia e il presidente della Vigilanza. In quelle sedi si faranno i giochi grossi, al VII piano di Viale Mazzini dovranno solo spegnere le luci e chiudere le porte.
Bahhhh… robetta … trame e complotti più o meno fantasiosi
però suggestivi … divertenti … in mancanza di meglio.
bloggorai@gmail.com
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