Allora è successo un giorno che si voleva nominare il Più del Condominio addetto alla cultura e ci sono stati diversi candidati (tra i quali il sottoscritto). Gli attoniti condomini, avendo loro un cordiale rapporto di buon vicinato con ognuno, si sono trovati in palese difficoltà ed imbarazzo: come decidere chi votare? Tutte brave persone (compreso il sottoscritto). Allora il Gran Segretario del Consiglio escogita una furba e ragionevole trovata: votiamo per merito! Accipicchia (mi ronzano le orecchie: questo temine “merito” mi giunge già ascoltato nei giorni scorsi) …mah!!! Domanda dell’inquilina del III piano (bella donna !!!) e quali sarebbero i “meriti” da adottare? Silenzio, nessuno azzarda una proposta. Un esame orale e scritto preventivo? Un “modello Rai” alla qualunque ? Una prova a quiz ? boh!!! Al V piano vive una famigliola, carina, tre figli e un cagnolino che somiglia ad un gatto, dove lui è avvocato, civilista. Si alza e con voce solenne dichiara: “Nominiamo chi è più colto”. Applauso a scena aperta. Ma il Gran Segretario chiosa: “Ma come misuriamo la cultura posseduta dai candidati?”. E l’avvocato del V piano risponde: “Semplice, contiamo quanti libri possiede ogni candidato”. Il sottoscritto si oppone duramente: ne possiedo pochi pochi (vado a memoria… ma dubito che superano 20 o 30, tra i quali alcuni lascito della buonanima di mio suocero, antichissimi e preziosissimi) e posso garantire di averli letti (sono in grado di fare sommario riassunto e citazioni) e dunque attacco frontalmente l’anziano Avvocato in pensione del piano attico: “Caro mio coinquilino, ci dica, di quanti tra i suoi innumerevoli libri è in grado di darci conto del loro contenuto, della loro collocazione o di altro utile a noi profani?”. Lui muto. Assemblea silente e pensierosa. La situazione si fa tesa e il Gran Segretario è in sofferenza allora, salomonico e imperioso, decide: si nomina chi ne possiede di più!!! Incasso il colpo e mi ritiro nel mio grigio cono d’ombra di antica ignoranza. Amen. Sarà per la prossima volta: mi accingo ad andare ad una bancarella di libri usati e riempire gli scaffali… non si sa mai.
Nel frattempo, vengo a leggere che l’Avvocato in pensione ha solide amicizie e frequentazioni oltre Tevere… mannaggia a lui e, non solo, ha dichiarato di conoscere personalmente una persona, ora divenuto Ministro della Repubblica, che pubblicamente e solennemente poco tempo addietro ha dichiarato che la Crimea è Russia senza esitazione e che gli “ucraini, molti ucraini, si schierarono dalla parte dei nazisti…”. Tutto chiaro, l’Avvocato “colto” ha vinto.
Care lettrici, cari lettori, cosa volete che ci diciamo? Ha senso parlare di canone, di Servizio Pubblico, di tecnologie, di informazione, di cultura in Rai e fuori, di meriti e demeriti?
Buona giornata !
bloggorai@gmai.com
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