martedì 25 ottobre 2022

La Rai, la Cultura e il mio Condominio

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Il mio condominio è sinceramente democratico e squisitamente progressista. La sovranità appartiene ai condomini e ai suo delegati (in questo caso, la mia adorata moglie, donna forte e coraggiosa, che si sacrifica alle lunghe e impegnativa assemblee popolari).  Art, 1: "Il Potere (con la P maiuscola) si esercita nella forme, nei modi e nei tempi stabiliti dall’allegato Regolamento". Il mio condominio prevede l’impegno sociale e civico, sostiene la partecipazione e la condivisione, si fa la spesa in comune, si scambiano doni, si festeggiano ricorrenze. Il mio condominio ripartisce onori ed oneri e, tra questi, il compito di promuovere la crescita culturale dei condomini e degli eventuali affittuari (sono un po’ considerati la Serie B, la classe inferiore del Condominio  in quanto non possiedono proprietà, poveracci, però gli vogliamo bene lo stesso .. brave persone, per bene, votano quasi tutti centro, centro un pizzico a sinistra). Il mio Condominio ha istituito una specie di Consiglio dei Più, ripartito per argomenti. Uno tra i seggi più ambito è quello della Cultura. Allora, si da il caso che l’inquilino del VII Piano, un attico meraviglioso con vista panoramica su Roma spettacolare, sia un gentile ed affabile Avvocato in pensione, senza moglie e senza eredi (!!!) che ha stipato l’appartamento di tutto ciò che di cartaceo ha raccolto nella sua lunga vita privata e professionale. Una volta mi ha invitato a scartabellare, curiosare in una montagna di libri, riviste accademiche, cataloghi d’arte, enciclopedie, raccolte di figurine Panini, collezioni di etichette di acqua minerale ed ogni altra Grazia di Dio che l’arte tipografica è stata in grado di creare. Una goduria allo stato puro, quella puzzetta di carta ingiallita e stantia che ti inebria come un vinello appena stappato.

Allora è successo un giorno che si voleva nominare il Più del Condominio addetto alla cultura e ci sono stati diversi candidati (tra i quali il sottoscritto). Gli attoniti condomini, avendo loro un cordiale rapporto di buon vicinato con ognuno, si sono trovati in palese difficoltà ed imbarazzo: come decidere chi votare? Tutte brave persone (compreso il sottoscritto). Allora il Gran Segretario del Consiglio escogita una furba e ragionevole trovata: votiamo per merito! Accipicchia (mi ronzano le orecchie: questo temine “merito” mi giunge già ascoltato nei giorni scorsi) …mah!!! Domanda dell’inquilina del III  piano (bella donna !!!) e quali sarebbero i “meriti” da adottare? Silenzio, nessuno azzarda una proposta.  Un esame orale e scritto preventivo? Un “modello Rai” alla qualunque ? Una prova a quiz ? boh!!! Al V piano vive una famigliola, carina, tre figli e un cagnolino che somiglia ad un gatto, dove lui è avvocato, civilista. Si alza e con voce solenne dichiara:  “Nominiamo chi è più colto”. Applauso a scena aperta. Ma il Gran Segretario chiosa: “Ma come misuriamo la cultura posseduta dai candidati?”. E l’avvocato del V piano risponde: “Semplice, contiamo quanti libri possiede ogni candidato”. Il sottoscritto si oppone duramente:  ne possiedo pochi pochi (vado a memoria… ma dubito che superano 20 o 30, tra i quali alcuni lascito della buonanima di mio suocero, antichissimi e preziosissimi) e posso garantire di averli letti (sono in grado di fare sommario riassunto e citazioni) e dunque attacco frontalmente l’anziano Avvocato in pensione del piano attico:  “Caro mio coinquilino, ci dica, di quanti tra i suoi innumerevoli libri è in grado di darci conto del loro contenuto, della loro collocazione o di altro utile a noi profani?”. Lui muto. Assemblea silente e pensierosa. La situazione si fa tesa e il Gran Segretario è in sofferenza allora, salomonico e imperioso, decide: si nomina chi ne possiede di più!!! Incasso il colpo e mi ritiro nel mio grigio cono d’ombra di antica ignoranza. Amen. Sarà per la prossima volta: mi accingo ad andare ad una bancarella di libri usati e riempire gli scaffali… non si sa mai. 

Nel frattempo, vengo a leggere che l’Avvocato in pensione ha solide amicizie e frequentazioni oltre Tevere… mannaggia  a lui e, non solo, ha dichiarato di conoscere personalmente una persona, ora divenuto Ministro della Repubblica, che pubblicamente e solennemente poco tempo addietro ha dichiarato che la Crimea è Russia senza esitazione e che gli “ucraini, molti ucraini, si schierarono dalla parte dei nazisti…”. Tutto chiaro, l’Avvocato  “colto” ha vinto.

Care lettrici, cari lettori, cosa volete che ci diciamo? Ha senso parlare di canone, di Servizio Pubblico, di tecnologie,  di informazione, di cultura in Rai e fuori, di meriti e demeriti? 

Buona giornata !

bloggorai@gmai.com

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