sabato 15 ottobre 2022

Nebbia fittissima sul Paese e sulla Rai

Foto di StockSnap da Pixabay
 

Oggi in Bassa Val Tiberina grava una cappa di nebbia fitta, pesante, umida e freddina. Sembra del tutto adeguata al clima politico che si comincia a respirare dopo le elezioni dei due presidenti di Camera e Senato. E pensare che siamo solo all’inizio della Legislatura. Per quanto ci riguarda siamo ottimisti: con queste premesse, ci si può scommettere che potrebbero durare da Natale a Santo Stefano. 

Al Circolo è un coro pressoché unanime: qualcuno ne ha la piena e totale responsabilità e il vaffanculo gira a trottola ed ha  destinatari ben precisi.

Oggi in Bassa Val Tiberina c’è tanto da fare: organizzare la raccolta delle olive, mettere a posto la legna, preparare un dissuasore per un picchio che sta rovinando i portelloni di castagno, cambiare il vino e, giocoforza, il post per ora sarà alquanto breve. Quanto basta per segnalare due argomenti:

A - il rinnovato e mai risolto problema del conflitto di interessi di Berlusconi&C (articolo di Giovanni Valentini sul Fatto). Il PD e soci da decenni se ne sono ben guardati dall’affrontarlo pur avendone avuto tutte le possibilità. Ci si stupisce che oggi Forza Italia possa richiedere il MISE, nodo strategico per il futuro della Rai e di tutto il sistema delle TLC in Italia? Per questo riteniamo che la partita su vertice di Viale Mazzini è di Serie B: a Via Veneto si giocherà la Champions League del campionato più importante per la Rai e non solo.

B – Su Repubblica di oggi, a firma di Aldo Fontanarosa, un articolo che a qualcuno farà venire il mal di pancia più di quanto già non lo soffre da tempo: “Pubblicità su Netflix. Nei conti della Rai buco di 65 milioni” … “la Rai è in allarme rosso” …” Alla fine dei giochi Viale Mazzini prenderà due colpi sul mento … ” Da leggere e conservare.

Lo abbiamo scritto da tempo (ormai ci chiamano anche per fare i tarocchi o dare i numeri al Lotto): la Rai è sotto attacco da tempo: l’articolo citato richiama quanto detto sulle nuove regole per l’affollamento pubblicitario (varate sotto il Governo Draghi che sentitamente si dovrebbe ringraziare per quanto ha fatto per la Rai …sic !!!) inserite nel nuovo TUSAMAR dove, di fatto, si penalizza solo il Servizio Pubblico. Hanno taciuto tutti: colpevoli e complici.

Ribadiamo quanto detto: così come stanno le cose, Fuortes&C rimarranno al loro posto per lunghi mesi a venire. Chi se le prende queste grane da pelare proprio ora?

bloggorai@gmail.com

 

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