mercoledì 12 ottobre 2022

Un titolo abusato: Rai, il futuro dietro le sue spalle


Bloggorai non avrebbe potuto crescere da quasi 5 anni a questa parte senza il costante supporto di tanti autorevoli, esperti e attenti lettori che continuamente ci hanno rifornito di informazioni, commenti e segnalazioni. Non avremmo potuto scrivere quasi 1700 post per ogni giorno degli anni trascorsi senza una continua alimentazione di idee e riflessioni da parte di chi ci segue con costante attenzione.

Oggi non c’è molto da riferire e ci accontentiamo di un piccolo “gioiellino” di famiglia, rivisto e corretto in brodo di giuggiole che ci è stato suggerito da un attentissimo lettore. Lo spunto è venuto dalla frase pronunciata dalla Presidente Rai, Marinella Soldi, nei giorni scorsi a Bari dove si è svolto un incontro con Tim Davie, Direttore Generale BBC, sul tema “Il futuro dei media di Servizio Pubblico”.

Per quanto si può vedere (verificate per credere: https://www.raicultura.it/raicultura/articoli/2022/09/BBC-Lecture---Tim-Davie-in-conversation-with-Marinella-Soldi-5981a97c-9b7a-4f27-b508-d7a67af9062c.html ) no, non è stato un incontro ma una celebrazione, un omaggio che la Rai ha fatto alla BBC per il suo centenario. La Soldi ha semplicemente intervistato Davie, gli ha posto il microfono ed ha ascoltato per quasi 50 minuti attentamente le sue risposte dopo aver osservato con attenzione lo spot che BBC manda in onda sul suo futuro.  C'è sempre da imparare. Quasi una beffa finale quando è stato diffuso un video con l’elenco dei tanti titoli vinti dalla BBC al Prix Italia proprio nell’anno in cui la Rai non ha vinto pressoché nulla … nulla.  

Ecco che abbiamo ben compreso perché la Soldi ha usato il termine “declino” forse pensando a come gestire il futuro della Rai. C’è poco da stare allegri: loro hanno un disegno, una visione del loro futuro e hanno cominciato ad interrogarsi da oltre 10 anni su questo tema. La BBC ha un “visione” del suo futuro, la Rai no. La BBC ha una parte rilevante del loro sito istituzionale dedicato al futuro: https://www.bbc.com/future  mentre la Rai si vanta di avere un grande futuro alle sua spalle (Montalbano docet). 

Ripeschiamo sempre dal nostro ricco e ben fornito archivio: la BBC già dal 2006 si interrogava su questi temi: http://news.bbc.co.uk/2/shared/bsp/hi/pdfs/14_03_06bbc_whitepaper.pdf e proponeva un preziosissimo video del genere  https://www.bbc.co.uk/rd/about/vision . Tutto molto semplice. La Rai non ha una “sua” visione del proprio futuro (anche perché la politica non lo concede): non ha un approccio di questo genere, non lo ha nella sua natura e cultura e, appunto, si limita ad intervistare chi invece lo ha. Non abbiamo memoria di un incontro, un dibattito, una riflessione promossa, sostenuta o avviata dall’interno della Rai su questo tema. Punto, a capo.

Aggiornamento sulla cronaca politica: abbiamo letto che la Meloni vorrebbe fare gli “stati generali” sulla Rai, sulla televisione … magari fosse … Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini. Chi i Barbari e chi i Barberini?

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