mercoledì 19 ottobre 2022

Rai: lotta dura ..senza paura ...

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Comunicato del Comitato di redazione di Bloggorai  

Roma, 19 maggio 2022. In relazione alle note vicende che vedono interessati il conduttore Fiorello, il CdR del Tg1, l’ADRAI, l’USIGRAI, l’AD e il CDA di Viale Mazzini gli onesti e infaticabili lavoratori del Blog (a titolo gratuito) proclamano ufficialmente lo loro equidistanza, equivalenza, imparzialità, centralità e neutralità rispetto alla fatale questione in corso con le seguenti argomentazioni:

A: Come abbia più volte scritto e ripetuto, il primo, unico e fondamentale problema è ridisegnare tutto il perimetro dell’offerta informativa del Servizio Pubblico, ovvero dotarsi di un Progetto editoriale complessivo da tempo disatteso e ignorato (vedi famigerato Allegato 4 del Precedente Piano industriale Made in Salini&C). Non si può, non si deve procedere a singhiozzo, un pezzetto alla volta con lo sguardo rivolto più alla forma che alla sostanza (vedi i vari restyling delle redazioni). Si tratta di riconsiderare tutto in equilibrio, razionalità  ed efficienza: radio, televisione e web tra reti e testate. Si tratta di gestire il coordinamento organico tra le redazioni, fasce orarie, tipologie di offerta, modalità di esposizione etc.  

B. Fiorello sarà pure un campione di ascolti, è certamente simpatico e divertente e potrà pure acchiappare qualche 0, % di qualche fascia di pubblico (quale? i giovani?) ma non risolve in alcun modo la crisi della fascia mattina della prima rete da tempo in sofferenza. La sua idea di leggere i giornali la mattina presto è stagionata e riciclata: non è di matrice Rai ma di Sky e vecchia di qualche lustro (2011). Fiorello rivisto e corretto sta al mattino come Montalbano la sera. Inoltre, Fiorello sta al suo agente  Presta come un pedale sta alle ruote di una bicicletta e al telaio che li sorregge. Quando compri lui, compri tutto il pacchetto che gli ruota intorno. ERRORE: Presta NON è l'Agente di Fiorello !!! Abbiamo posto l’interrogativo ieri: da dove nasce l’idea, chi ne è il suo mentore, chi l’ha sostenuta e promossa? Per rispondere agli interrogativi … Laisse-le sac et va chercher l'argent.

C. tutti i soggetti citati sopra svolgono un ruolo scenico, una finzione narrativa a loro congeniale. Fiorello ha tutto l’interesse a tornare in primo piano. Il Cdr del Tg1 annaspa nel buio e cerca spazi che non sembra trovare. L’ADRAI uscito dal letargo del loro ruolo (sindacale) prova a recuperare una parvenza di legittimità perduta: ““I Dirigenti Rai hanno la responsabilità di definire le strategie aziendali ...” e stanno tutti a chiedersi dove mai le hanno espresse. L’USIGRAI è ancora sotto botta dell’accordo della lenticchia, quando minacciò fuoco e fiamme contro Fuortes salvo poi ritirare tutto in cambio di spiccioli. L’Ad fa un passo avanti in epoca PD forte e uno indietro in epoca PD in via di estinzione (vedi la notizia del giorno “Il progetto editoriale è ancora in fase di definizione”). Il CDA non pervenuto: non risultano segnali di vita mentre domani è previsto un incontro, vedremo.

Per quanto premesso, il Cdr di Bloggorai non sostiene scelte improvvide e sprovvedute alla “modello Damilano”, una tantum, un tot al chilo, una ciabatta alla volta. Non condivide la nota del Cdr del Tg1 e la sua opposta dell’ADRAI. Non sostiene, anzi avversa frontalmente, l’ostinata e ottusa volontà da parte del vertice Rai di non occuparsi dei grandi problemi dell’Azienda (canone, perdita di ascolti, tecnologie) per occuparsi invece di minutaglie di secondo piano. Il CdR di Bloggorai auspica un momento di pausa e di riflessione profonda, intima e silenziosa da parte di tutti i soggetti interessati che potrebbero  fare più bella figura a tacere che a parlare. Per la Rai sono attesi tempi molto, molto preoccupanti e non sarà un Fiorello di turno a fare primavera.

bloggorai@gmail.com

 


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