giovedì 20 ottobre 2022

I Muli e i muri di Viale Mazzini

Foto di Albrecht Fietz da Pixabay
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Ansa - Si chiamerà “Viva Rai2” il nuovo programma di Fiorello per la Rai. E’ questo il titolo che l’Amministratore Delegato Carlo Fuortes ha impiegato stamattina nel presentare nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda il nuovo progetto dell’artista, autore e intrattenitore.

 

“Viva Rai2” consisterà in 135 puntate e andrà in onda dal lunedì al venerdì dal 7 novembre su RaiPlay e dal 5 dicembre su Rai2. Durerà fino a giugno. E’ previsto nella fascia tra le 7 e le 8.30 con un orario ancora da stabilire nei dettagli. Oltre che su RaiPlay il programma potrà essere ascoltato su RayPlaySound, Rai Radio Tutta Italiana. Inoltre il sabato e la domenica, su Radio2, il meglio della settimana.


Ci sono giorni in cui è tordi e altri è grilli. Ci sono giorni in cui viene da piangere ed altri in cui viene da ridere. Ci sono giorni in cui viene voglia di scrivere cose serie ed altri in cui viene voglia di prendere in giro. Oggi ci troviamo a metà strada e siamo costretti ad iniziare con il primo approccio e chiudere con il secondo.

Per occuparsi e seguire con attenzione le vicende Rai e dintorni occorre possedere diversi strumenti di lettura e analisi. È necessario saper dare di conto, anche in modo approssimativo (come nel nostro caso) e leggere bilanci, relazioni, andamenti di borsa etc… Poi bisogna avere masticato pane e politica già dalla più tenera età (come è avvenuto nel nostro caso). Poi è utile sapersi destreggiare nella sociologia, nelle dinamiche dei comportamenti individuali e collettivi. Ancora è utile padroneggiare i rudimenti delle psicologia perché talvolta è veramente difficile comprendere la natura di scelte umane che non risiedono nella sfera del razionale. E così via. Una dote, però, talvolta, è necessaria più di altre: si tratta dell’Analisi Semantica Latente, una “scienza” recente (1988) largamente utilizzate in rete in ambito CEO e finalizzata a  definire un processo di elaborazione del linguaggio naturale , come parte della semantica vettoriale. LSA consente di stabilire relazioni tra un insieme di documenti e i termini in essi contenuti, costruendo “concetti” in grado di far emergere il contenuto, il messaggio, prevalente.

Bene, in questi giorni con la polemica su Fiorello è necessario addentrarci in questo ambito per comprendere perché si scatena una piccola tempesta in un tazzina di caffè. Andiamo con ordine. 

Questa vicenda degli incontri con Fiorello era nota da mesi (vedi post di ieri) e, verosimilmente, doveva far parte delle novità promesse agli investitori pubblicitari già alla presentazione dei palinsesti a giugno scorso. Non è pensabile il contrario, ben sapendo il valore aggiunto che Fiorello porta coni suoi programmi. Ieri abbiamo scritto che l’AD Fuortes, il 4 agosto, “portava avanti personalmente  la trattativa ed è veramente difficile supporre che non abbia informato la Maggioni e, di conseguenza, è veramente difficile che nella direzione del Tg1 nessuno sapesse nulla di un progetto che aveva già nome, cognome  indirizzo (fascia oraria etc). In poche parole, è assai verosimile che tutti sapessero tutto (forse il Cda no… ma questo è un altro problema).

Allora estrapoliamo le frasi topiche in sequenza: “Comitato di redazione del TG1 esprime tutto il suo sconcerto e la sua totale contrarietà nell’apprendere del possibile approdo di un programma satirico di intrattenimento, guidato da Fiorello…” e poi “questa decisione semplicemente non può essere accettata, né tantomeno imposta, e rappresenta uno sfregio al nostro impegno quotidiano” (comunicato Cdr del Tg1 di lunedì scorso). Segue a ruota un comunicato ADRAI (inedito e anomalo: per la prima volta interviene su un programma specifico): “Si esprime il più totale sconcerto alle dichiarazioni del Cdr del Tg1…il progetto di spettacolo a cui si sta lavorando sarebbe una grande operazione industriale e di marketing … i dirigenti Rai hanno la responsabilità di definire le strategie aziendali …”. Segue una nota dell’ADNKronos dove di forniscono minuziosi dettagli sul programma: “Via Asiago 10…la partenza e il rodaggio sarebbero previsto solo su Rai Play  dal 7 novembre per tre settimane … il gruppo di lavoro è attualmente impegnato…”. Dopo di che scoppiano le polemiche e arriva pronta una dichiarazione di Fuortes: “Ritengo indispensabile precisare che il progetto editoriale è ancora in fase di definizione, compresa la sua collocazione nei palinsesti - ha sottolineato dunque Fuortes - Oltre all'approdo su RaiPlay, è in corso la valutazione sul canale televisivo più adatto ad accogliere il progetto innovativo dello straordinario artista. La Rai avrà cura di comunicare il progetto definitivo non appena verrà ultimato" (ANSA del 18 ott). 

Altro che LSA… in questi casi occorre Frate Indovino, Maga Magò, qualche santone o madonnara di paese. “Far volare gli stracci” potrebbe essere un eufemismo troppo generoso. Evidente ai muri e ai muli che i conti non tornano e qualcuno annaspa nel vuoto. L’Azienda non sembra in grado di fronteggiare i grandi problemi che la minacciano e non sapendo bene cosa fare … la buttano in caciara. Punto, fine delle trasmissioni. Una controprova: questa mattina leggete Italia Oggi quanto ribadiamo da tempo: “Nel 2019, era pre-Covid, a settembre c'erano in media 22,5 milioni di telespettatori davanti al teleschermo in prima serata. A settembre 2022, invece, siamo a 18.6 milioni, -17,2%. Quasi quattro milioni di italiani, quindi, come certifica Auditel, sono altrove, probabilmente guardano contenuti sugli over the top, e comunque fanno altro”. E qualche spiritoso in giro ha la presunzione di pensare che il Mago Fiorello possa contribuire a risollevare la china con una idea vecchia di 10 anni dove si ripropone una schema che allora poteva funzionare (molto in radio) sulla lettura critica dei giornali ma oggi ha un senso? Il problema vero è che non si capisce quale senso, chi ha pilotato questa manfrina e con quale scopo/obiettivo:

Ecco che l’applicazione della LSA aiuta, forse, a comprendere un significato latente: ognuno dei soggetti in causa ha bisogno di visibilità e spendibilità  (anche brutalmente venale) ed ogni argomento è buono per averne. Punto, forse poco di più ma certo poco di meno.

Precisazione: ieri abbiamo scritto una cosa che non corrisponde a verità: un autorevole e qualificato lettore ci ha scritto che “… come noto Fiorello non è rappresentato da Presta, come anche nessuno del gruppo autorale/regista del nuovo programma”. Ha ragione, rettifichiamo, è vero e ci scusiamo con i lettori per aver scritto che “…Fiorello sta al suo agente  Presta…” quando invece, come abbiamo potuto verificare, Fiorello sembra essere agente di se stesso e, forse al più, con l’aiuto della moglie Susanna attraverso le due Società che a lei si riconducono.

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