Riassunto brevissimo delle puntate precedenti: ieri La
Stampa pubblica un articolo con diverse notizie, vere o presunte, sulla Rai e dintorni. Si afferma,
tra l’altro, che la presidente Rai avrebbe organizzato una specie di “rave
party” nientepopodimenoche nella Sala degli Arazzi. Inganno, bugia, anatema: alle
16 e rotti di ieri pomeriggio viene diffusa una nota dell’Ufficio Stampa Rai a firma
Soldi dove si legge che “Nel titolo l’affermazione falsa, denigratoria e
fuorviante …” e via trotterellando sulla sua influenza invernale e relativi
farmaci antiinfluenzali e saluti di Natale variamente intesi. Ma, in verità l’articolo
conteneva una frase ben più interessante rispetto al tema “feste di Natale” e nell’articolo
di ieri si leggeva che “Come sulla bozza
del nuovo contratto di servizio presentata dalla presidente Rai, Mannella
Soldi, che sarebbe stata bocciata dal ministero dell'Economia” e la Soldi ha
risposto “Quanto, infine, al nuovo contratto di servizio nessuna “bozza della Presidente” è stata presentata, né, dunque,
bocciata; sono invece in corso, da mesi, interlocuzioni tra le parti, come
necessario”.
Questa mattina, l’autore del pezzo Niccolò Carratelli,
risponde e “prende atto” della mancata festa etc etc ma non scrive una riga sulla
questione Contratto di Servizio. A dir poco una anomalia, una bizzarria perché si
tratta di una notizia, vera o falsa che sia, che non può nascere dal nulla. La Soldi,
in buona sostanza, ha scritto che si è trattato di una “bugia” e il giornalista
non risponde. Curioso. Poi, non sono tante le persone a conoscenza del
complesso e tormentato iter di formazione del nuovo Contratto di Servizio e,
tantomeno, a conoscenza dei contenuti delle bozze in lavorazione.
Rimettiamo in ordine alcuni passaggi. A gennaio scorso viene
presentato in Cda un documento dove, a pag. 9, si leggono chiaramente le fasi e
i soggetti interessati all’argomento. Il passaggio n. 2 prevede che “AGCOM definisce le linee guida (orientamenti)
confinati agli indirizzi del MISE” puntualmente avvenuta con delibera n.
266/22/CONS del 19 luglio 2022. Dopo di che si va verso le elezioni di
settembre e si ferma tutto mentre però “gli uffici” lavorano o così dicono. Lavorano
i tecnici del nuovo MiMi e lavora il gruppo di lavoro della Soldi&C
(coordinato dalla Squadrone) che, per quanto a noi è dato sapere da nostre fonti
ha elaborato una “bozza” tutt’ora misteriosa anche a molti addetti ai lavori.
Domanda
capziosa: perché stamattina il giornalista non ha puntualizzato e corretto
questa notizia dove la Soldi sostiene che la bozza “non è stata
presentata e dunque bocciata”? Azzardiamo una ipotesi: sempre la Soldi scrive che “… sono invece in corso, da mesi, interlocuzioni tra le parti, come
necessario”. Sorge il sospetto, per carità, solo il sospetto, che una “bozza”
esiste e che sia pervenuta al Ministero sia pure in forma di “interlocuzione”
tra le parti, come necessario.
Ci spiega un nostro interlocutore che conosce
bene le procedure: “E’ prassi normale
che in questi passaggi ci sia uno scambio informale di documenti di lavoro
proprio al fine di giungere ad un testo finale condiviso, uno work in progress. Da ricordare che nella
precedente occasione sono stati necessari quasi due anni prima di giungere al Contratto
finale. Non ci sarebbe nulla di anomalo, se in questa fase, al Ministero possano
aver fatto osservazioni ostative”. Ecco forse spiegata in questi termini la
frase criptica della Soldi (che non chiede una chiara e netta smentita o
rettifica della falsa notizia come avrebbe dovuto e potuto fare ma esprime solo “riserva di valutare ogni iniziativa a tutela della
mia persona”) e si potrebbe comprendere la mancata risposta di Carratelli.
In soldoni, probabilmente ha ragione la Soldi quando scrive
che la bozza in termini formali non
è stata presentata e dunque bocciata, come se questo fosse un passaggio formale
con evidenza pubblica, ma in sostanza potrebbe anche essere accaduto che
(illazione allo stato puro) la bozza (che, ribadiamo, sappiamo esistere) sia
pervenuta al MiMi sia pure in forma di “interlocuzione tra le parti” come ha
scritto la Soldi e che dal Ministero siano state fatte, appunto, osservazioni
che magari qualcuno potrebbe avere interpretato, stumentalmente, come una “bocciatura”.
Qualora
fosse andata così nessuno al mondo lo potrà mai ammettere nemmeno sotto
tortura. E' del tutto evidente che sottolineare o meno questo aspetto può avere una lettura politica significativa. Però, ai nostri occhi, grossolani, disattenti e pensionati, appare
alquanto strano che il giornalista scriva una cosa tanto specifica e
particolare, con un forte impatto istituzionale, che viene smentita dalla diretta
interessata e oggi nella replica sul giornale di tutto questo non c’è traccia.
Come si risolve la questione? Semplice: leggendo questa
nuova “bozza” per capire, in buona sostanza, se dietro questa “interlocuzione”
tra Rai e MiMi (fase 3 dello schema) ci possa essere un nuovo e diverso “orientamento”
del Governo e del suo Ministro su questo argomento rispetto al Governo
precedente.
Intanto, l’unico punto fermo è che la scadenza del Contratto
e rinviata di altri 6 mesi in attesa della Vigilanza (dicono) e, a tutt’oggi,
anche su questo argomento, non ci sono novità: PD e M5S ben che vada sono
impantanati in oscure trattative o peggio ancora sono sotto schiaffo della
maggioranza e di qualche suo puntello esterno (Renzi/Calenda). Morale della
favola: per la Rai c’è tempo, tanto tempo …
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