lunedì 22 novembre 2021

SPECIALE: il mondo dell'informazione RAI



Questo vuole essere solo un piccolo e modesto contributo forse utile a comprendere fenomeni complessi e suscettibili di facili manipolazioni e/o strumentalizzazioni. Vi forniamo dati forse sommari ma crediamo sufficienti a tracciare un quadro di ciò di cui si parla quando si tratta questo tema. 
La lettura dei dati che seguono potrà risultare difficoltosa con i cellulari e ne consigliamo quindi la visione con uno schermo adeguato. Ad ogni buon conto, in cambio di un modesto caffè, possiamo fornire il file word completo scrivendo alla nostra mail.

Quanto “pesa” quel pezzo di Rai definita genericamente come “informazione”? Premesso che si tratta di un obbligo per l’Azienda che la fornisce e di un diritto a riceverla per i cittadini che pagano il canone, è interessante capire bene di cosa si tratta, cioè quanto costa per quanto rende. La “resa” ovvero la sua quantificazione è complesso da misurare con il solo metro degli ascolti per quanto è noto che c’è una "resa" trascendente che si riferisce alla qualità/quantità nonché  al volume di informazione generale fornita dalla Rai che sono in  grado di influenzare la formazione dell’opinione pubblica e, di conseguenza, il consenso politico. Non è irrilevante la “non misurazione” cioè la scelta editoriale degli argomenti che si affrontano e la loro “impaginazione”, cioè la rilevanza che viene assegnata ai fatti, agli avvenimenti della cronaca sociale e politica.

Veniamo al dunque. Una buona base di partenza per inquadrare il terreno è un articolo, pubblicato sul sito Corriere.it e firmato da Milena Gabanelli nel giugno 2018 che suggeriamo di leggere per intero e di collocarlo nella sua cornice storica, alla vigilia dell'insediamento del Cda Salini/Foa. (https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/rai-dipendenti-giornalisti-testate-news-online-cda-usigrai-informazione-tv-pubblica/fa2cf7c6-8677-11e8-83d7-334832af0f98-va.shtml). 

Si parla di “testate giornalistiche” e va subito precisato un punto: l’Italia è tra i pochi paesi che definisce tale concetto in relazione alla presenza di un direttore responsabile. Quando si fa un confronto con gli altri Servizi pubblici radiotelevisivi europei questa distinzione è fondamentale.

Questa la situazione degli altri principali PSM europei (Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania) dove si tratta di “notiziari” e non “testate giornalistiche”:




 

La Rai ha 8 testate: Tg1, ,Tg2, Tg3, TgR, Giornale Radio, Rai News, Rai Parlamento e Rai Sport.

Questa la rispettiva ripartizione per numero rispetto alle testate:

Tg1:                        organico 144 giornalisti dei quali 29 dirigenti

Tg2:                        organico 139 giornalisti dei quali 27 dirigenti

Tg3:                        organico 118 giornalisti dei quali 30 dirigenti

TgR:                       organico 766 giornalisti dei quali 52 dirigenti

Gr Radio                 organico 229 giornalisti dei quali 42 dirigenti

Rai News:               organico 230 giornalisti dei quali 40 dirigenti

Rai Parlamento:      organico 42 giornalisti dei quali 11 dirigenti

Rai Sport:                organico 116 giornalisti dei quali 23 dirigenti

Totale:                                              1.784 giornalisti dei quali 254 dirigenti

Stiamo cercando di ricostruire i rispettivi budget per testata e contiamo di darvene notizia. 

Adesso inseriamo questi numeri nel loro contesto aziendale:


Incrociamo questi dati con quelli della Corte dei Conti (relazione luglio 2018):


Leggiamoli ora in relazione al costo per testate Tv


Leggiamo ora una sintesi di quanto riportato da PrimaOnLine sugli ascolti dei telegiornali Rai negli ultimi tre anni (articolo completo https://www.primaonline.it/2021/11/17/338747/hot-news-per-rai-e-mediaset-ecco-cosa-dicono-i-numeri-di-auditel/ ) elaborato dallo Studio Frasi di Francesco Siliato:


 

Infine, può essere utile la lettura degli ultimi dati pubblicati da AgCom relativi al pluralismo informativo delle testate televisive Rai:



Queste le ripartizioni percentuali dettagliate: https://www.agcom.it/documents/10179/20737225/Dati+monitoraggio+13-11-2020/b4689208-d5c4-4525-9fae-aebfb4a6082b?version=1.0

 

Infine, solo per appassionati e cultori, possiamo fornire i dati di The Reuters Institute Digital News Report 2021 con la ciliegina sulla torta:



bloggorai@gmail.com

 

  

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