mercoledì 17 novembre 2021

Rai e Politica: una pernacchia vi seppellirà


Figlio mio, c’è pernacchio e pernacchio… Anzi, vi posso dire che il vero pernacchio non esiste più. Quello attuale, corrente… quello si chiama pernacchia. Sì, ma è una cosa volgare… brutta! Il pernacchio classico è un’arte. […] Il pernacchio può essere di due specie: di testa e di petto. Nel caso nostro, li dobbiamo fondere: deve essere di testa e di petto, cioè di cervello e passione. Insomma, ‘o pernacchio che facciamo a questo signore deve significare: tu sì ‘a schifezza ra schifezza ra schiefezza ra schifezza ‘e l’uommene! Mi spiego?”  (Eduardo De Filippo in “L’oro di Napoli”) Eduardo De Filippo nei panni di Don Ersilio Miccio).

Primo post della giornata perché siamo in attesa di sapere se e quando verranno resi i nomi dei possibili nominandi (of course ...d’intesa con il Governo, i partiti, la maggioranza e la minoranza, i cespugli e gli aggregati, le correnti e gli amici, parenti e conoscenti)

Però …pietà… abbiate pietà per le persone sensibili, con una certa età, accorate e nottambule, con la pressione bassa/alta a seconda delle circostanze, la glicemia, il colesterolo, l’arteriosclerosi, le ginocchia, l’udito e la vista che calano… abbiate pietà!!! A queste amabili persone, nonostante siano ormai ferrate sul pancino con i tondini da carpenteria pesante corpo 16, potrebbe venire un leggero stranguglione a seguire le vicende Rai e potrebbero essere indotte a fare un abbonamento unico cumulativo a Netflix, Sky,Amazon, Disney+, Chili Tv dove in aggiunta, in regalo, ti spediscono a casa pure patatine, olivette taggiasche e scaglie di parmigiano o  pecorino romano e di conseguenza mandare un sonoro vaffa… a tutto il baraccone Rai e dintorni.

Già da ieri pomeriggio girava molto malumore quando prima si leggeva un'agenzia dove si davano per certe le nomine che si dovrebbero fare domani a Napoli, salvo poi leggere più tardi che, no, forse no, i partiti non hanno trovato un accordo e le nomine potrebbero essere rinviate e magari, chissà, a questo punto far saltare pure la gita a Napoli.

Bene, ora fissiamo due paletti.

1) abbiamo già scritto tante volte che per comprendere i fenomeni Rai non è sufficiente essere esperti di editoria, tecnologie, amministrazione e finanza ma occorre anche saperne qualcosa di psicologia e psichiatria. Ieri abbiamo avuto più di uno scambio di battute con nostri attenti lettori per capire cosa intendeva dire Fuortes quando ha dichiarato in Vigilanza che “…ovvio.. prima il piano e poi le nomine” dove “ovvio” è stato ripetuto tre volte. A quale piano si riferiva: industriale, editoriale (che poi è parte del primo), di quello vecchio, di quello nuovo di quello intermedio, di quello probabile… di cosa cavolo stava parlando??? Che aveva in mente?  Intendiamoci: la storia dei rapporti tra Vigilanza e Rai è costellata di promesse disattese, di informazioni mancanti, di promesse non mantenute da una parte (Rai) e dall’altra (partiti) e quindi una cavolata in più o in meno non si offende nessuno. Ma a tutto c’è o ci dovrebbe essere un limite, almeno per buona educazione.  Tutto sommato la Vigilanza è pur sempre un organo parlamentare o no??? Questa considerazione ci porta al punto seguente.

2) i partiti se ne strafottono dell’indipendenza della Rai e la Rai se ne fotte dell’indipendenza dai partiti, il tutto con la benedizione sovrana del Governo attuale, di quello passato e di quello futuro. Punto. A capo. Questa la sintesi di quanto si legge a reti unificate sui principali giornali di oggi: La Stampa “Le luci accese di Palazzo Chigi a tarda notte fanno da contraltare alle luci accese di Viale Mazzini. Ma se da una parte si lavora all’assetto Rai, dall’altra si aspetta”. Aiutoooooo … chiamate il 118 per un TSO (trattamento Sanitario Obbligatorio). Poi sul Corriere: “Dopo un confronto finale che si sarebbe svolto a Palazzo Chigi per ricomporre tutte le richieste avanzate dai partiti …”. Per favore una doppia camomilla perché qualcosa comincia a girare. Ancora su Repubblica “Lo schema messo a punto con Palazzo Chigi, in movimento per  tutto il giorno, a tarda sera non era ancora ricomposto..”. Infine, sul Messaggero "Se FdI non riuscirà a far passare il principio che non si può estromettere l'opposizione dal servizio pubblico, è pronta a lanciare un referendum contro il canone ...". Ci corre forte la sensazione che gli incontri veri o presunti (mai smentiti) che ci sarebbero stati tra Fuortes e ed esponenti di vari partiti non siano serviti ad una ceppa!

Basta, non è più sufficiente la Croce Rossa, occorre qualcosa di più.

Parola di ex boy scout: la prossima volta che si sente parlare di autonomia dalla politica, di riforma della governance, di indipendenza, di credibilità, di efficienza di buone maniere, di educazione sentimentale, di capacità, professionalità, competenze ed esperienza di chicchesia ...ognuno è autorizzato ad emettere una sonora pernacchia!!!

bloggorai@gmail.com

....segue ...

 

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