giovedì 4 novembre 2021

La genesi delle notizie vere o false


Quali chiavi di lettura si possono utilizzare per comprendere quanto sta succedendo dentro e fuori la Rai in questa precisa circostanza politica e sociale? Evidente che ogni “fenomeno” ha un suo specifico contesto entro il quale si colloca e solo nella sua visione di insieme è possibile intravvedere la trama che sottende il disegno.

I nostri lettori possono bene immaginare che pubblichiamo non tutto ciò che sappiamo e non sappiamo tutto ciò che sarebbe necessario pubblicare. Purtroppo. Spesso, ci arrampichiamo sugli specchi unti con l’olio per cercare di ricondurre tante informazioni e notizie ad un unico quadro, un ragionamento compiuto che potrebbe aiutare a comprendere quanto succede dentro e fuori la Rai. È una lotta impari: ci scontriamo con negligenze, silenzi, omissioni, rinvii, dimenticanze. Per avere copia di un documento di interesse pubblico (e di natura pubblica) sembra quasi che devi chiedere i piani della NASA per l’invasione di Marte. Ciononostante, con grande fatica, grazie a quel piccolo patrimonio di credibilità e fiducia che abbiamo raggiunto con i nostri lettori, riusciamo a sapere, capire, leggere e documentarci.

Ieri abbiamo pubblicato una notizia secondo la quale è molto probabile che il prossimo 9 novembre il Cda non farà le nomine di cui si tanto letto e parlato. Le ragioni potrebbero essere varie ma la più verosimile è legata alle trattative politiche in corso che non stanno portando i risultati attesi da più parti. In particolare, lo scoglio che sembra emergere della palude degli incontri veri  presunti, avvenuti o solo immaginati, sarebbe tutto interno al M5S e ai suoi “satelliti”. A parziale conferma di quanto vi abbiamo anticipato, questa mattina su La Stampa, a firma di Ilario Lombardo, si legge che ci sarebbe tensione tra Conte e Di Maio anche a proposito di Rai, laddove si ricorda del “presunto” incontro avvenuto tra quest’ultimo e l’AD Fuortes. Le trattative, giocoforza sono molteplici e intrecciate tra loro e interessano tutti, nessuno escluso, e la partita è troppo importante (Quirinale, Governo etc) per lasciarla giocare solo ai rampolli della prima ora, ovvero gli ultimi arrivati sulla scena politica mediatica.

È del tutto evidente che siamo in pieno campo di illazioni, supposizioni e suggestioni e che nessuno mai al mondo, nemmeno sotto tortura, ammetterebbe nulla del genere. Però, come noto,  diffondere notizie inventate, presunte, sussurrate, immaginate, auspicate, credibili o verosimili è arte sublime, perfida e selvaggia e ovviamente non riguarda solo la RAI. Quando ieri in tarda mattinata ci è giunta la prima battuta della notizia del rinvio delle nomine, come sempre, cerchiamo di avere qualche riscontro o conferma ben consapevoli, appunto, che non ci sarà mai nessuno disposto a fare “giurin giuretto”. Fintanto che, in tarda serata, nel corso di un’altra amena conversazione mi è stato posto un dubbio atroce: “Non sarà che anche questa è una finta notizia fatta circolare apposta per depistare dai reali intendimenti e coprire invece il fatto che gli accordi sono stati fatti?” . Già .. chissà ma, ci arrendiamo, è oltre le nostre ragionevoli possibilità di decifrare messaggi tanto sofisticati.

Abbiamo una vaga, vaghissima sensazione, che ci avverte che qualcosa di strano e anomalo sta succedendo intorno alla RAI e al suo vertice. Troppi fatti, avvenimenti e circostanze che non appaiono fisiologici in una Azienda bene abituata a turbolenze di ogni genere. Però, si sa, le sensazioni sono fallaci.    

Attenzione: nel frattempo a Viale Mazzini è successo un importante episodio che la dice molto lunga su l’aria che tira all’interno del Palazzo e del quale vi racconteremo nei prossimi giorni.  

Nota a margine: ma la radio della Rai, quella della “Radiotelevisione italiana” esiste ancora nella mente dei nuovi amministratori? La riforma dei “generi” interessa pure Via Asiago? Lo diciamo così, tanto per dire … magari se ne fossero dimenticati che esiste pure la radio.

bloggorai@gmail.com


 

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