venerdì 4 settembre 2020

Rai: piove sul bagnato


A Viale Mazzini piove sul bagnato. Non bastano i buchi di bilancio, non bastano le prospettive complicate che si intravvedono al suo orizzonte. La notizia giunta da Bruxelles che interessa direttamente Mediaset, mentre da un lato complica notevolmente la partita della rete unica, dall’altro fornisce al diretto concorrente Rai un formidabile vantaggio competitivo nel mercato delle TLC dove, come noto, sono in corso le due importanti partite sulla banda larga e sulla transizione al DVB-T2.

L’Europa ci dice che sarà necessario adeguare la Legge Gasparri del 2004, in particolare laddove definiva il perimetro del SIC (Sistema Integrato delle Comunicazioni) che per un verso vietava la concentrazioni tra operatori di rete e fornitori di contenuti e, per altro verso, tagliava fuori altri settori interessati alla diffusione radiotelevisiva come appunto il Web. Da Mediaset hanno subito reagito: “Si aprono nuovi scenari ai quali siamo molto interessati”. C’è da crederci!!! In soldoni: per Rai la partita si fa ancora più dura anche perché, come abbiamo scritto più volte, su questo terreno è stata sempre tagliata fuori e da nessuna parte si è letto di qualche possibile interessamento o intervento in questo settore. Tanto per ricordare che pure quello straccio di progetto, il Piano Industriale, è congelato nel cassetto in attesa della sua scadenza naturale, prevista per la metà del prossimo anno e che, peraltro, è zoppo di una gamba per carenza di risorse economiche.

Interessante il pezzo di Annalisa Cuzzocrea su Repubblica: “Il Sic è analogico, il mondo è ormai digitale. «Ovviamente leggeremo con attenzione il dispositivo della Corte che a questo punto ci porterà a modificare parti del Testo unico delle radiocomunicazioni», dice prudente Stefano Patuanelli. ll responsabile del Mise ricorda che «entro il 31 dicembre il Parlamento deve ratificare la nuova direttiva europea sulle telecomunicazioni, al momento in discussione al Senato». Quella direttiva, «ha istituito il nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche». «Saremmo intervenuti a prescindere - dice la sottosegretaria Liuzzi - perché il quadro europeo è cambiato ed era già necessario tenerne conto. Il lavoro non è cominciato oggi e una volta che il ministro avrà firmato il decreto per far partire il tavolo, partiranno le convocazioni dei soggetti interessati». Meglio tardi che mai, come se il punto 14 del programma di Governo Conte (riforma del sistema delle TLC) fosse stato scritto ieri.

Interessante leggere l’intervento di Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria ai Beni culturali, sul Sole 24 Ore: “Il momento storico così particolare che stiamo attraversando rende ancora più nitide alcune strozzature che da tempo caratterizzano il mondo dei media del nostro Paese. Questa sospensione del tempo che abbiamo vissuto ci offre gli appigli per poter riprendere in mano questioni irrisolte ma decisive per il nostro futuro. Ne vorrei segnalare in particolare tre: la fine del duopolio di fatto; l'avvio, sebbene parziale e a macchia di leopardo, del ridisegno della base tecnologica abilitante; l'internazionalizzazione totale del settore… Se in questi mesi la nostra tv di Stato si è trovata più a inseguire gli eventi, complice anche la situazione di emergenza, che a interpretare gli accadimenti - arrancando nel suo ruolo di servizio pubblico e rincorrendo modelli commerciali - i prossimi mesi dovranno essere decisivi affinché la Rai diventi quel pivot dell'economia e della cultura che rappresentano la ratio più profonda del canone… Il management della Rai dovrà saper cogliere questa opportunità e immaginare un percorso ambizioso, innovativo. I nodi che oggi vengono al pettine, nel bel mezzo di una crisi globale, richiedono discontinuità e riaprono interrogativi sulle scelte del recente passato…”. Capita l’antifona ???

Ieri un autorevole lettore si lagnava del fatto che su questo blog difficilmente compare qualche nota positiva sulla dirigenza Rai. Ha ragione! Lo faremmo volentieri se solo ci venisse dato modo e magari fornito pure qualche spunto interessante, di proposta, idea, progetto, visione o quel che sia utile ad avviare un dibattito, un confronto o una riflessione. Beninteso, non tanto a questo piccolo blog, ma a tutto il mondo interessato al futuro della Rai, ai suoi utenti. Rimaniamo in fiduciosa attesa.

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