A Viale Mazzini piove sul bagnato. Non bastano i buchi di
bilancio, non bastano le prospettive complicate che si intravvedono al suo
orizzonte. La notizia giunta da Bruxelles che interessa direttamente Mediaset, mentre
da un lato complica notevolmente la partita della rete unica, dall’altro
fornisce al diretto concorrente Rai un formidabile vantaggio competitivo nel mercato
delle TLC dove, come noto, sono in corso le due importanti partite sulla banda
larga e sulla transizione al DVB-T2.
L’Europa ci dice che sarà necessario adeguare la Legge Gasparri
del 2004, in particolare laddove definiva
il perimetro del SIC (Sistema Integrato delle Comunicazioni) che per un verso vietava
la concentrazioni tra operatori di rete e fornitori di contenuti e, per altro
verso, tagliava fuori altri settori interessati alla diffusione radiotelevisiva
come appunto il Web. Da Mediaset hanno subito reagito: “Si aprono nuovi scenari
ai quali siamo molto interessati”. C’è da crederci!!! In soldoni: per Rai la
partita si fa ancora più dura anche perché, come abbiamo scritto più volte, su
questo terreno è stata sempre tagliata fuori e da nessuna parte si è letto di qualche
possibile interessamento o intervento in questo settore. Tanto per ricordare che
pure quello straccio di progetto, il Piano Industriale, è congelato nel
cassetto in attesa della sua scadenza naturale, prevista per la metà del prossimo
anno e che, peraltro, è zoppo di una gamba per carenza di risorse economiche.
Interessante il pezzo di Annalisa Cuzzocrea su Repubblica: “Il
Sic è analogico, il mondo è ormai digitale. «Ovviamente leggeremo con
attenzione il dispositivo della Corte che a questo punto ci porterà a
modificare parti del Testo unico delle radiocomunicazioni», dice prudente
Stefano Patuanelli. ll responsabile del Mise ricorda che «entro il 31 dicembre
il Parlamento deve ratificare la nuova direttiva europea sulle
telecomunicazioni, al momento in discussione al Senato». Quella direttiva, «ha
istituito il nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche». «Saremmo
intervenuti a prescindere - dice la sottosegretaria Liuzzi - perché il quadro
europeo è cambiato ed era già necessario tenerne conto. Il lavoro non è cominciato
oggi e una volta che il ministro avrà firmato il decreto per far partire il
tavolo, partiranno le convocazioni dei soggetti interessati». Meglio tardi che
mai, come se il punto 14 del programma di Governo Conte (riforma del sistema delle
TLC) fosse stato scritto ieri.
Interessante leggere l’intervento
di Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria
ai Beni culturali, sul Sole 24 Ore: “Il momento storico così particolare che
stiamo attraversando rende ancora più nitide alcune strozzature che da tempo
caratterizzano il mondo dei media del nostro Paese. Questa sospensione del
tempo che abbiamo vissuto ci offre gli appigli per poter riprendere in mano
questioni irrisolte ma decisive per il nostro futuro. Ne vorrei segnalare in
particolare tre: la fine del duopolio di fatto; l'avvio, sebbene parziale e a
macchia di leopardo, del ridisegno della base tecnologica abilitante;
l'internazionalizzazione totale del settore… Se in questi mesi la nostra tv di
Stato si è trovata più a inseguire gli eventi, complice anche la situazione di
emergenza, che a interpretare gli accadimenti - arrancando nel suo ruolo di
servizio pubblico e rincorrendo modelli commerciali - i prossimi mesi dovranno
essere decisivi affinché la Rai diventi quel pivot dell'economia e della
cultura che rappresentano la ratio più profonda del canone… Il management della
Rai dovrà saper cogliere questa opportunità e immaginare un percorso ambizioso,
innovativo. I nodi che oggi vengono al pettine, nel bel mezzo di una crisi
globale, richiedono discontinuità e riaprono interrogativi sulle scelte del
recente passato…”. Capita l’antifona ???
Ieri un autorevole lettore si lagnava del fatto che su questo
blog difficilmente compare qualche nota positiva sulla dirigenza Rai. Ha ragione!
Lo faremmo volentieri se solo ci venisse dato modo e magari fornito pure qualche
spunto interessante, di proposta, idea, progetto, visione o quel che sia utile
ad avviare un dibattito, un confronto o una riflessione. Beninteso, non tanto a
questo piccolo blog, ma a tutto il mondo interessato al futuro della Rai, ai
suoi utenti. Rimaniamo in fiduciosa attesa.
bloggorai@gmail.com
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