“Consigliere 5 chiama Consigliere 3 … ci sei?”
“Consigliere 3 a Consigliere 5, ci sono … ci sono e ci
faccio ... che succede?”
“Consigliere 5 a Consigliere 3 … c’è qualcosa che qui non va”
“Consigliere 3 a Consigliere 5, dimmi tutto ... sono in
ascolto”
“Consigliere 5 a Consigliere 3 … hanno visto una Signora,
capelli biondi tendenti al rossiccio, che si aggirava tutta garrula ed agitata con
un foglio di carta in mano mentre urlava intorno a Via Asiago “Ho il Contratto ...
ho il contratto per 5 anni” … Ma non credi che sarà un problema per il Servizio
Pubblico?”
“Consigliere 3 a Consigliere 5, guarda … non capisco, non so
bene, però fai una cosa: scrivi all’AD, a noi consiglieri, alla Corte dei Conti,
alla Croce Rossa, a tutto il mondo e solleva il problema … vediamo se e quando
ti rispondono”.
“Consigliere 5 a Consigliere 3 … ookkkkeeeeyyyy … ottimo consiglio
… scrivo, passo e chiudo”
Le faccende Rai, è noto, dividono il mondo in piccole parti.
Grosso modo, da un lato c’è una stragrande maggioranza che la guarda, poco o
tanto che sia, si accontenta dei Pacchi d’azzardo su RaiUno, di qualche replica
di Montalbano o Don Matteo e poi “tira a Campari”. Da altra parte una sparuta
minoranza, microscopica, poco più di quattro amici al Bar, che sta sempre lì a
fare le pulci sui conti, a misurare gli ascolti, a registrare i gossip interni
ed esterni su chi sale e chi scende, a dibattere di riforme impossibili e di
Regolamenti europei. Se li metti tutti insieme una sala parrocchiale li potrebbe
contenere tutti.
Ecco allora che, con un “leggero” ritardo (la notizia è
comparsa sottotraccia sul Corriere lo scorso 21 agosto), il consigliere Di Pietro
ieri ha preso carta e penna ed ha scritto a tutti chiedendo di essere informato
sulla vicenda Maggioni che un giorno si è dimessa e lo stesso giorno firma un lauto
contratto che la lega alla Rai per i prossimi 5 anni. Bloggorai ha scritto
subito che “qualcosa” non andava come pure ha osservato subito che la faccenda
stava passando sottotraccia ed ha posto subito un problema: il Cda è stato informato
della trattativa? La faccenda non è da poco conto: si gioca sul campo
delicatissimo dell’informazione Rai (lei era direttrice dell’offerta informativa)
e cade proprio mentre è in discussione il rinnovo del Contratto Bruno Vespa e,
nel frattempo, esce la notizia del direttore delTg1 che dovrebbe andare a Palazzo
Chigi.
E allora? E allora il problema è sempre lo stesso: l’opposizione,
quale che essa sia e quale che sia la sua “forma”, sui grandi problemi arriva
sempre tardi e male. È sempre l’opposizione del giorno dopo. Vedi la questione riforma:
sono trascorsi oltre 8 mesi da quando tutti felici festeggiarono “l’incardinamento
al Senato” del dibattito sui testi di riforma depositati in VII Commissione e
ancora non si sa quale sarà la sua proposta. Nota bene, la maggioranza di Governo,
nel giro di un mese ha presentato tre nuove proposte ed una sintesi finale. Stesso
tema per altri grandi problemi: qualcuno ha mai sentito un consigliere o altri
dibattere o proporre qualcosa su vendita/fusione Rai Way? A noi non risulta. Qualcuno
ha mai sentito battere i pugni sul tavolo del Cda per il problema della
Presidenza? A noi non risulta. Per rimanere in tema informazione del Servizio
Pubblico: qualcuno ha mai posto il problema della riorganizzazione delle
testate, del piano editoriale? A noi non risulta.
Se l’opposizione non cambia qualcosa, ci terremo TeleMeloni per
molti anni a venire. Aveva ragione Moretti a Piazza Navona nel 2002: "Con
questi dirigenti non vinceremo mai!"
PS. noterelle a margine: A. la Rai che guarda al futuro è tutta in fibrillazione per un possibile “ritorno” di Celentano in TV. B. Abbiamo navigato tra le FAST tv: sorprendenti!!! C’è di tutto e di più.
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