mercoledì 17 settembre 2025

Le pagine nere della RAI tra le macerie di Gaza e quelle della riforma

by Bloggorai ©

Pagine buie, nere, ignobili. Ieri è stata scritta una delle pagine più drammatiche della storia contemporanea. Ieri è stata fornita prova provata, semmai ce ne fosse stato bisogno, della volontà di sterminio e di massacro del popolo palestinese da parte del governo israeliano e di chi lo ha “benedetto” il giorno prima ovvero Rubio il Vice Trump, ovvero il migliore alleato dell’Occidente. Ieri è iniziato un capitolo destinato a segnare uno spartiacque tra diritto internazionale, diritti dei popoli e barbarie, tra civiltà e bestialità.

Ieri è stata scritta in parallelo una pagina nera delle Rai. Il consigliere Natale aveva chiesto, sostenuto dalla Presidente della Vigilanza Floridia, di modificare il palinsesto serale “E' indispensabile che oggi la Rai modifichi i suoi palinsesti di prima serata e dia risalto adeguato al tema in una delle tre reti generaliste”. Bloggorai ha sostenuto fortemente questa richiesta soprattutto nel passaggio fondamentale: PRIMA SERATA e non lo “speciale” delle 18.30 su Rai Due e non il Tg3 quando la maggioranza dei telespettatori è già andato a dormire!!! 

Invece in prima serata andavano i pacchi d’azzardo su RaiUno e a seguire la replica di Montalbano, un nuovo gioco ignobile su Rai Due e la commemorazione di Redford su RaiTre. Solo intorno alle 23 è iniziatoTg3 notte e in parallelo Vespa. Cosa altro deve succedere per consentire ai telespettatori in PRIMA SERATA di sapere, conoscere e approfondire quello che succede nel mondo? Cosa c’è di più drammatico e devastante di quanto stiamo vedendo ogni giorno e da ieri ancora di più? Chiediamo aggiornamento al consigliere Natale: si ritiene soddisfatto di come la Rai ha risposto alla sua richiesta?

Veniamo ora ad un’altra pagina nera che interessa la Rai. Ieri in Commissione VIII Senato è stata decisa, all’unanimità e quindi con il consenso esplicito dell’opposizione, la chiusura del Comitato ristretto per l’esame delle proposte di riforma Rai ed è stato fissato al 30 settembre il limite per la presentazione di emendamenti al testo di maggioranza. 

Caporetto, debacle e disfatta sono i termini che racchiudono esattamente l’esito finale dell’iniziativa del “cantiere” o del “tavolo di lavoro” con il quale l’opposizione tutta unita voleva provare ad aprire un dibattito pubblico, aperto e trasparente su questo tema. Tre incontri, rapidi e senza risultato sono stati sufficienti per passare poi la palla ad una sorta di “comitato ristretto” ovvero 4/5 persone poi ridotte a due e infine ne è rimasto solo uno. 

Li conosciamo tutti e tutti insieme o separatamente tra loro non sono stati capaci di far uscire nulla, niente, il vuoto assoluto e, forse, sembra, che uno tra loro potrebbe scrivere qualche emendamento. È una Caporetto per gli obiettivi che si erano proposti, è una Caporetto nel metodo di confronto utilizzato ed è una Caporetto nel merito dei contenuti affrontati. L’obiettivo, posto a ottobre, all’indomani della nomina del Cda era proporre subito una idea di riforma Rai in grado di recepire subito l’EMFA. Sono passati colpevolmente lunghi mesi senza uno straccio di proposta salvo poi vedere la maggioranza che nel giro di tre settimane ha fatto tre proposte e una sintesi che ora potrebbe andare in Aula. Nel metodo perché è stato privilegiato il gruppo ristretto, la stanzetta privata, la logica riservata. A fine luglio è circolato un documento fantasma poi svanito nel nulla così come era apparso con tutta la sua nefandezza (il COM). Poi, proprio nei giorni scorsi, sono circolati emendamenti fantasmici pure loro. Non si sa chi li scritti, per conto di chi e con quali contenuti. O meglio sappiamo tutto e solo per decenza non lo scriviamo.

Morale della favola. Mancano pochi giorni alla chiusura della partita e poi si andrà in Aula. Al momento l’opposizione non ha nulla a proporre, non c’è nulla da dibattere e nulla si sa se gli emendamenti verranno presentati singolarmente da PD, M5S e AVS oppure saranno congiunti tra loro. Ma ciò che è più grave e che non si sa nulla su cosa potrebbero contenere ovvero quale sarà la “merce di scambio” con la maggioranza. Su quali articoli ci si concentreranno gli emendamenti? Quali saranno i punti sui quali si potrà convenire e quali invece opporsi? Bloggorai lo ha scritto chiaro e tondo proprio all’indomani della conferenza stampa del Governo del 30 luglio dove era presente: vedi il Post con il titolo “La Caporetto dell’opposizione” https://bloggorai.blogspot.com/2025/07/ . Lasciamo perdere poi la domanda su chi li scrive e per conto di chi?

Il problema, drammatico, è che dopo Caporetto c’è stato il Piave che ha mormorato “non passa lo straniero”. In questo caso non si intravvede nemmeno una “marana”. La Riforma Rai sarà targata Governo Meloni. Amen. Poteva andare peggio.

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