lunedì 24 gennaio 2022

Triste, solitario y final




 

Oggi è il giorno del tutto e del nulla. Oggi è il giorno della fine e dell’inizio. Oggi è il giorno del vuoto e del pieno. Oggi è il giorno della parabola che è insieme al suo punto più alto e più basso contemporaneamente. La politica oggi esprime il fondo del barile e non sa più a che Santo votarsi.  Siamo giunti al momento in cui tutto si cristallizza e appare chiaro nelle sue dimensioni reali: abbiamo alle spalle un passato drammatico e di fronte un futuro incerto. E come ci troviamo questa mattina? Come Don Falcuccio, con una mano davanti e una di dietro. Semplicemente senza idee, senza un progetto, senza un programma che non sia solo la mera sopravvivenza, in attesa della fine della pandemia, in attesa dei soldi del PNRR delle elezioni del 2023 (se non prima).

Se ci volgiamo a osservare questi ultimi anni ci appare in tutto il suo splendore la stagione dei governi “tecnici” con Conte 1, poi Conte 2 e infine il SuperTecnico Draghi. Cosa ci si può attendere da tanta bellezza? Che il centro destra fino a ieri era appeso alle sorti di Berlusconi e il centro sinistra si è palesato con la magnifica idea di candidare una illustrissima persona, stimabilissima quanto autorevole, ma con scarse speranze o possibilità anche solo di essere preso inconsiderazione. Punto. Tutto molto semplice, come sempre.

Sembra tutto molto triste, solitario y final.

bloggorai@gmail.com


ovviamente,,. di Rai non se ne parla 

Nessun commento:

Posta un commento