mercoledì 5 gennaio 2022

Il Tormento della Tastiera quando si occupa di Rai

Ci sono momenti in cui la tastiera soffre, mugugna, sibila, si muove da sola, mormora e scrive in modo autonomo frasi sconnesse e incomprensibili. La osservo con occhio compassionevole e soffro con lei. Avverto un suo intimo e profondo stato di angoscia e, seppure muta, vorrebbe quasi parlarmi, raccontare tutta la sua tristezza, il suo senso di disagio e di solitudine. Vorrebbe scrivere cose umane ma non può. Vorrebbe scrivere cose belle, importanti, frasi storiche o poetiche ma non gli è concesso. Eppure, so che mi vuole bene nonostante il supplizio quotidiano che le infliggo a scrivere cose quasi inutili e, ne sono certo, ormai abbiamo le stesse sensibilità, avvertiamo gli stessi umori. 

Cosicché, ieri pomeriggio, quando abbiamo ricevuto le prime notizie della drammatica vicenda di Gianni Morandi, è stata quasi lei a chiamarmi, sollecitarmi, a farmi capire “Su.. dai.. vieni, accarezza i miei tasti, scrivi qualcosa …non foss’altro per solidarietà con quel povero tutore meccanico del noto cantante giovane che ora sarà la vittima sacrificale di tutto questo dannato impiccio”. E allora, per non lasciarla sola nel momento del bisogno, ho dovuto (si dovuto, quasi obbligato) scrivere il FLASH di ieri pomeriggio. Me ne sono quasi pentito. Dopo quasi quattro anni di onorato bloggerismo militante dove ho sempre cercato di occuparmi di temi e problemi “Alti” elevati e sofisticati (!!!) mi è toccato scendere nei bassifondi delle mezze cartucce, degli “Incidenti senza conoscenti” del “non sono stato io”.

Per paradossale che possa apparire, però questo piccolo e insignificante episodio è la perfetta sintesi fotografica di questo momento del quale abbiamo scritto nel primo post del nuovo anno: incertezza e confusione destinata pure ad aggravarsi nei prossimi giorni. Nessuno lo dice ma il terrore corre sul filo: il 24 gennaio iniziano le votazioni per l’elezione del prossimo Capo dello Stato e il 1° febbraio ci sarà Sanremo. Non sia mai detto che i due eventi possano accavallarsi e sovrapporsi. Provate ad immaginare come pure una puzzetta di criceto a Sanremo possa scatenare il putiferio politico. Ecco come “comprendere” quei bontemponi della Direzione artistica del Festival di Rai Uno che prontamente hanno assolto il cantante e il tutore della mano di Morandi che, involontariamente, ha prima registrato e poi messo in rete la canzone in concorso in quanto “il fatto non costituisce reato”. Da domani in poi, ogni cantante in gara si potrà sentire legittimato a trovare un oggetto qualsiasi che, a sua insaputa, possa compiere un gesto simile portando a casa già un ottimo risultato: oggi non si parla d’altro, pubblicità aggratisse. Geniali !!!

Ecco allora, care lettrici e cari lettori, che oggi ci è possibile il ritorno alla nostra “normalità” e ci giunge in soccorso, per fortuna, un lungo e dettagliato articolo di Daniele Martini su Domani con il titolo “Lo scippo per Legge del canone Rai per finanziare Tv private e giornali” dove si leggono i numeri impietosi di questo misfatto, ormai perpetrato e rinnovato senza batter ciglio, anzi, aggravato dalla complicità silente o palese di quanti invece si vorrebbero manifestare “amici” del Servizio Pubblico. Gli stessi che avanzano proposte di riforma della Governance e che, complici e colpevoli, allo stesso tempo non solo non affrontano il tema del canone nella sua interezza e restituiscono alla Rai ciò che gli spetta ma si rendono pure artefici dell’ennesimo colpo basso alle casse del Servizio Pubblico compiuto con il recente DLL 288 che gli ha sottratto tanti milioni di pubblicità. Scrive Martini “La Rai è l’unica Azienda al mondo che finanzia la concorrenza” (aggiungiamo noi che forse è l’unica Azienda al mondo che la pubblicizza come recentemente accaduto con l’ospitata a Domenica In di un certo Paolo Del Debbio che al di fuori di Rete 4-Mediaset pochi sanno di chi si tratta, se non scoprire che è ex marito della potentissima Gina Nieri, Super Direttora Mediaset). 

Robetta… cose da bassa cucina che però messe tutte insieme tornano sempre allo stesso punto: il minestrone in cui bolle a fuoco lento il futuro della Rai. Ancora: ricorda Martini i ricorsi, ormai appassiti e quasi dimenticati, che la Rai ha presentato al Consiglio di Stato contro gli scippi avvenuti negli anni passati, primo tra tutti (Governo Renzi 2014) la vendita forzosa di parte di Ray Way, con somma gioia dei finanzieri d’assalto che ne hanno tratto lauti profitti, nonché dei suoi dirigenti apicali che percepiscono compensi doppi rispetto a quello dello stesso AD Rai (Aldo Mancino con poco meno di 500 mila euro). Se Fuortes vuole raccattare qualche soldo per tappare qualche buco, saprebbe dove mettere mano.

Ci fermiamo, la povera tastiera, arrivati a fine pagina, ormai è vecchietta, si stanca e compie movimenti inconsulti e corre il rischio di farmi scrivere qualcosa a mia insaputa. Meglio evitare.

bloggorai@gmail.com

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