giovedì 27 gennaio 2022

Piccole storie, più o meno ignobili che ci tocca raccontare


 … in mancanza di meglio …

Ma che piccola storia ignobile mi tocca raccontare, così solita e banale come tante,

che non merita nemmeno due colonne su un giornale o una musica o parole un po' rimate,

che non merita nemmeno l' attenzione della gente, quante cose più importanti hanno da fare,

se tu te la sei voluta, a loro non importa niente…

Come si usa dire: la Rai è lo specchio del Paese e viceversa. Tutto ciò che avviene al suo interno ripropone esattamente, in forma più o meno alterata, quanto succede al suo esterno, e viceversa. Lo dobbiamo pur ammettere: spesso ci capita di essere preda di un istinto bestiale. Ci “adombriamo" facilmente, ci urtiamo il sistema nervoso, diventiamo permalosi. Succede in particolare quando vediamo cose che non comprendiamo. Ieri pomeriggio abbiamo scritto un breve post con due argomenti: le reti Rai che, ad una certa ora del pomeriggio, non davano alcuna “notizia” su quanto stava avvenendo alla Camera per la corsa al Colle e la “notizia” del nuovo studio di RAINews24 “regalato” da Renzo Piano alla Rai.

1: Prima piccola storia. La domanda è: possibile che agli italiani, ai telespettatori in genere, non interessa granché tutta la manfrina delle elezione del nuovo Capo dello Stato? Ieri questo sospetto ci è stato posto da un autorevole dirigente, esperto di ascolti, quando ci ha detto esattamente “non trasmettiamo nulla, in questo momento, semplicemente perché non c’è nulla che possa interessare … dov’è la notizia? Per ora, si tratta solo di gossip” e, più tardi, un altro autorevole lettore ha aggiunto “Di cosa ti lamenti, oggi è stata regalata una giornata di pausa agli italiani ... tanto non c’è nulla di nuovo da dire” e, infine, stamattina leggiamo su Libero un articolo con il titolo “Le maratone in diretta Tv subiscono un calo di ascolti”. Chissà, ,forse hanno ragione loro e siamo solo noi, malati di dietrologia, di politicismo, di retropensierismo, forse pure di complottismo che godiamo nel sapere, minuto per minuto, come evolvono le trame e le congiure dentro il Palazzo e agli italiani, mentre invece a loro (la maggioranza che non va più a votare) di tutto questo non solo non sono più interessati ma osservano pure con malcelato fastidio il balletto ignobile al quale stiamo assistendo. Siamo costretti ad aggiustare il tiro e cercare di approfondire l’argomento. Del resto, come ci ha detto lo steso lettore, “Sanremo incombe e, per quella data, tutto il Circo dovrà smobilitare salvo non dover cedere la linea ad Amadeus .. magari per fargli annunciare in diretta il nome del nuovo inquilino del Quirinale”.

2. Seconda piccola storia (… solita e banale come tante …). Renzo Piano anzitutto è tra i più noti ed affermati architetti del mondo, senatore della Repubblica, che non ha certo bisogno di pubblicità “aggratisse” regalata indirettamente dalla Rai. Dopo aver donato il progetto del nuovo Ponte di Genova cosa altro avrebbe potuto fare di più o di meglio?  La storia del “gentile omaggio” del progetto di restyling dello studio di RaiNews24 però appare pelosetta assai. Per quanto abbiamo potuto verificare, formalmente sembra che sia avvenuto tutto nel rispetto delle norme vigenti per quanto riguarda il “costo” del progetto sulla carta, cioè Rai non dovrebbe aver speso un solo euro. Ma nulla si dice invece del “valore” del progetto stesso: a quanto ammonta un lavoro del genere? Quanto sarebbe costato se lo Studio Piano lo avesse venduto anziché regalato? Gli è stato formalmente richiesto oppure si è trattato di un suo gesto spontaneo: una mattina Renzo Piano si è svegliato, ha chiamato l’AD e gli ha detto: “Sai che c’è di nuovo, oggi sono generoso e quasi quasi ti regalo un disegno, un progetto di RAINews24”. Possiamo supporre che il Collegio sindacale Rai e il magistrato della Corte dei Conti non abbiano avuto nulla da eccepire. Leggiamo il sommario di una interessante sentenza del Consiglio di Stato ( Sez. V, 3 ottobre 2017, n. 4614) : “L’affidamento di servizi a titolo gratuito configura un contratto a titolo oneroso, soggetto alla disciplina del Codice dei contratti pubblici, posto che l’onerosità non necessariamente trova fondamento in un corrispettivo finanziario della prestazione contrattuale, ma può avere analoga ragione anche in un altro genere di utilità, economicamente apprezzabile (quale, ad es. il c.d. “ritorno di immagine”)”. Lo Studio Piano, insieme ai due architetti che hanno firmato il progetto, Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, non hanno certamente bisogno di “ritorno di immagine” che pure sarebbe stata molto gradita a tanti altri studi di architettura, più o meno noti. Avrebbero impiegato il loro preziosissimo tempo (che ha un valore) al solo fine di creare “Uno studio televisivo in qualche modo è una lanterna magica, ma anche una valigia di Eta Beta dalla quale esce fuori di tutto”. Che gentilezza, un regalo gradito e inatteso, una vera carineria. Ma dov’è la pelosità più fastidiosa? In due aspetti, forse pure correlati tra loro: il primo è che la Rai, tutta l’informazione Rai, necessita di un profondo restyling complessivo, banalmente si tratta del famigerato Piano editoriale del quale non si vede traccia, e non si capisce il motivo per cui si debba dedicare tempo ed attenzione ad un mero aspetto di forma e pure marginale (un solo studio, quello di Rai News24 che, ripetiamo, con circa 200 giornalisti e più di 200 mln di budget con ascolti da prefisso telefonico e non a tutti gli studi dei diversi telegiornali o almeno al Tg1, la testata più importante) e nessuna energia ad un sostanziale assetto di sostanza editoriale. Dunque, chi ne trae vantaggio da questa fondamentale operazione di restyling aziendale? 

Domanda peregrina quanto forse inutile. Lo ammettiamo, non frega nulla a nessuno, forse nemmeno ai diretti interessati (scenografi, arredatori, architetti etc interni alla Rai). Lo ammettiamo, anche questo Blog sta diventando vetusto e, non avendo altri argomenti più interessanti da affrontare, è costretto ad occuparsi di “piccole storie …” che poi siano ignobili o meno non sappiamo giudicare.

bloggorai@gmail.com

  

Nessun commento:

Posta un commento