sabato 15 gennaio 2022

Tic... toc... tic ..toc ... il tempo pur fugge tuttavia e l'uom non se ne avvede ...


Oggi nulla da segnalare … non ci pervengono notizie dalla metropoli tutta eccitata dalla corsa al Colle. Come vi abbiamo scritto, ieri pomeriggio grande scontro tra i nostri due gatti e una faina che ha ben capito di darsela a gambe levate mentre, a fondo valle, è stata vista una volpe. La natura sempre maestra.

“Non è un problema su cosa ma su quando… È solo questione di tempo, basta saper attendere…” ci ha detto una nostra fonte esperta di lungo corso, vecchio volpone e “molto vicino ai dossier” come piace dire ai colleghi “solitamente bene informati”. Prosegue: “…andate a rivedere gli articoli di giornali sulle precedenti esperienze di Fuortes... è tutto scritto”. 

Il riferimento è all’ultimo Cda dove sono avvenuti fatti importanti. Il budget approvato a maggioranza semplice (4 a 3) è molto significativo. Potrebbe aver aperto crepe rilevanti sia nel Governo che lo ha nominato, sia tra i partiti che lo hanno sostenuto (in verità finora non sembra con grande entusiasmo) sia nella credibilità di cui godrebbe l’AD all’interno dell’Azienza. A suo tempo abbiamo scritto di un generale senza truppe e, forse, pure contornato di colonnelli poco... scegliete voi gli aggettivi. Nel Palazzo di Viale Mazzini albergano faine di primo pelo nell’intuire, nel fiutare il vento e sanno posizionarsi prima del tempo. Già, come abbiamo scritto da tempo, l’aria intorno al Governo e, di conseguenza, anche quella dentro Viale Mazzini sta girando e forse non proprio per il verso giusto. Attenzione al “marchio di fabbrica” dei consiglieri: a parte i 4 di fonte parlamentare (PD, Lega, M5S e Fi) e quello eletto dai dipendenti, la Presidente e l’AD non sono caduti dall’albero del pero (chissà perché proprio il pero, albero magnifico e generoso).

Ma quale verso intendiamo per “giusto”? Da parte nostra è semplice: siamo ancorati ad una visione, ad una missione, di Azienda di Servizio Pubblico che possa essere adeguata e funzionale ad un Pase che cresce e si sviluppa in ogni campo. Questo significa semplicemente che deve essere pure forte economicamente e autonoma politicamente. Poco o nulla di tutto questo si intravvede all’orizzonte, in particolare sul piano economico che, ribadiamo, riteniamo essere l’epicentro della crisi. Parlare ora di tutto il resto, compresa la riforma della governance, ci appare del tutto irrilevante e fuori contesto.

Vi abbiamo proposto di tenervi pronti con “poppi corni” e altre amenità per i prossimi giorni. Ve lo confermiamo e in particolare per la settimana a cavallo di Sanremo (1-5 febbraio) dopo comunque aver seguito i due appuntamenti previsti in Vigilanza: prima l’Usigrai e poi l’AD con il prossimo Piano industriale del quale, speriamo, di poter intravvedere le prime tracce. Occhio pure ai Tribunali dove si attendono sorprese (abbiamo scoperto che RAI quando si ritiene offesa non fa querele, vedi caso Fedez e forse pure Sinisi).

In campana su Sanremo: sarà la prima edizione dove verranno applicate le recenti disposizioni conseguenti dalla riforma del TUSMAR sugli affollamenti pubblicitari e nessuno lo dice, ma ci riferiscono che a Rai Pubblicità il terrore corre sul filo con la possibilità che ci possa essere una significativa riduzione della raccolta totale (lo scorso anno sono stati 38 mln, TIM incluso).   

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