martedì 16 maggio 2023

RAI: il "senso di responsabilità" a capacita limitata e ritardata

Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

Bloggorai vota contro, senza esitazione e senza divagazioni! 
Vota contro i tatticismi, contro il pensiero limitato alla contingenza, all’ordinario, vota contro il “senso di responsabilità”  a capacità limitata nello spazio e nel tempo, ovvero che vale solo per oggi … per il futuro si vedrà, Bloggorai vota contro “lo valuteremo volta per volta”.

Bene, già che ci siamo, cari consiglieri astenuti e responsabili, passati pochi minuti dopo la nomina di Sergio avete subito l’opportunità di valutare per quello che ha fatto l'AD appena insediato, e allora votate a favore o contro la nomina di un DG deciso altrove, sopra di voi e senza di voi, senza altra logica che non sia quella del tallone di acciaio del Governo sotto il quale schiacciare l’Azienda. Con lui dovrete fare i conti.

Bloggorai vota contro anche rinforzato da queste perle di saggezza che leggiamo oggi sul quotidiani.

“Sono una tecnica … provengo dal mondo dell'impresa … il mio agire è nell'interesse dell'azienda, nel rispetto dei ruoli e all'insegna della trasparenza. Ma chi dice che ratificare la nomina di Sergio sia nell'interesse dell'azienda? «Sergio è stato nominato su indicazione degli azionisti ragiona Soldi : il ministero dell'Economia e Siae. La mia decisione a riguardo, del cui peso sono consapevole, è stata espressa per rispettare l'indicazione degli azionisti e per l'urgenza di uscire da lunghi mesi di stallo e incertezze gestionali» «Nel mio molo di presidente, se l'azionista propone un nome, questo va valutato secondo criteri oggettivi. Il gusto personale, l'orientamento politico non devono pesare». Cosa ha pesato allora? «Sergio è un interno, conosce bene la macchina Rai, dovrebbe poter velocemente entrare nella risoluzione dei temi aziendali». Questa linea di comportamento, per Soldi, rispetta «le procedure previste da una governance che è in vigore, ci piaccia o meno, e che definisce competenze e responsabilità»” dichiarazioni di Marinella Soldi, presidente RAI, sul Corriere.

Procede secondo i piani l'occupazione sovranista della Rai. O quasi. La variabile impazzita si chiama M5S, che non ha ancora deciso da che parte stare: se schierarsi con i patrioti o mettersi di traverso. Molto dipenderà da cosa otterrà in cambio” e poi “E stato l'intervento con cui Di Majo ha motivato il suo non voto a svelare la tattica grillina «Mi astengo per senso di responsabilità», ha esordito. «L'azienda ha bisogno di stabilità economica, certezze per il futuro, innovazione, rispetto dei saldi e riconosciuti principi di indipendenza, trasparenza e imparzialità”. Giovanna Vitale su Repubblica.

La Rai, è ormai da circa sette mesi in un vero e proprio pantano causato da interferenze politiche, che mette a rischio la posizione dell'azienda nel mercato dei media … non siamo riusciti a progredire sul contratto di servizio o sul nuovo piano industriale … Ieri stesso, non appena eletto, l'amministratore delegato ha inoltre immediatamente indicato la nomina del direttore generale Giampaolo Rossi. Da settimane la stampa fa riferimento ad un presunto patto fra i due che implicherebbe fra un anno l'inversione dei loro ruoli. La domanda d'obbligo è chiedere se questo patto esista realmente e con quale legittima autorità sia stato stipulato”. Francesca Bria, consigliere RAI, lettera su Repubblica.

“Dopo il caso Fazio e il suo addio alla tv pubblica, la Rai è nel caos. Francesco Verducci e Stefano Graziano, membri (PD) della Vigilanza Rai: «La presidente Soldi avrebbe dovuto esercitare un ruolo di garanzia e vigilare sul pluralismo pesantemente minacciato da ingerenze governative. Roberto Sergio si è insediato grazie al suo voto». Insistono nel dire che il presidente, votato dai due terzi della Vigilanza, avrebbe dovuto confrontarsi con la minoranza. La giustifica invece Laganà, che vede nel voto favorevole di Soldi un mero dovere istituzionale…Di Majo spiega di essersi astenuto «per un senso di responsabilità. L'Azienda ha bisogno di stabilità e certezze per il futuro, di innovazione. La nuova dirigenza sarà valutata in base alle scelte che farà”. Federico Capurso Michela Tamburrino su La Stampa.

“Ieri proprio il consigliere Di Majo si è astenuto sulla nomina del nuovo ad Roberto Sergio... «Appunto. Quando sai che il tuo voto sarà ininfluente, se ti astieni è come se favorissi l'approvazione. Se sei contrario, pronunci un bel no netto e dimostri di non voler trattare su altri piani: in questi casi, la chiarezza è fondamentale”. Intervista a Roberto Zaccaria su La Stampa.

Ci sarebbe, infine, da scrivere sul “caso” Fazio. Diciamo subito che non siamo tra coloro che si stracciano per le vesti per la sua uscita “volontaria” dalla RAI. Per ora ci limitiamo a constatare che Fazio si è “cacciato” da solo perché, nel mentre che Fuortes e Cda facevano finta di litigare sul suo contratto, lui, tramite il suo agente Beppe Caschetto (il Lucio Presta di sinistra) brigava e trattava un altro contratto ben retribuito da altra parte.

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