Ne giorni scorsi abbiamo proposto due temi che non sembrano
del tutto irrilevanti: la presunta incostituzionalità del DL del Governo che ha
“indotto” le dimissioni di Fuortes e la presunta illegittimità “dell’affidamento
di incarico a Giampaolo Rossi come Direttore Generale” non previsto da alcuna
norma. Silenzio: Bloggorai non se lo fila nessuno (o quasi).
Però una soddisfazione ce la togliamo: siamo stati tra i
primi e soli a lanciare l’allarme sul tema canone che abbiamo definito il
problema più grave che il Servizio Pubblico si deve porre per la sua sopravvivenza. Siamo stati tra i primi e
soli a riprendere un argomento che a Bruxelles è stato sollevato e che altri
hanno prontamente ripreso e rilanciato: l’uscita della riscossione del canone
dalle bollette elettriche. Anche allora siamo stati beatamente ignorati o
sottovalutati quando invece il fuoco covava sotto la cenere.
Eccoci allora giunti all’ora fatale del destino: le carte si
stanno scoprendo. La Lega ribadisce chiaro e tondo che lo vuole abolire ed ha
presentato un Disegno di Legge nel mentre che il suo ministro Giorgetti ha
ribadito che “diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e
quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento”. Il partito della
Meloni, per tramite del suo “commissario a Viale Mazzini” pure ha detto chiaro
e tondo che dovrà essere inserito nella fiscalità generale mentre per Forza
Italia siamo rimasti alle dichiarazioni di Giorgio Mulè “Far vivere bene con
oltre un miliardo e mezzo di canone la Rai ma senza introiti pubblicitari… che
deve fare solo quello che meglio sa fare … lasciando l’intrattenimento alle Tv
commerciali”. Per loro il problema è uno solo: liberare spazio della pubblicità
a favore di Mediaset.
Il PD, di par suo, applicando la teoria del “vigileremo”,
tramite il suo rappresentante in Vigilanza ha tuonato: “Chiediamo al ministro Giorgetti”.
Amen.
bloggorai@gmail.com
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