venerdì 19 maggio 2023

Con questa opposizione, parlamentare e aziendale, la destra governerà indisturbata nel Paese e nella RAI per i prossimi decenni. 
La RAI sta mutando verso la sua peggiore prospettiva normativa, economica, editoriale e tecnologica e non si sente stormir di fronda. Nel migliore dei casi abbiamo letto che il nuovo AD e DG collegato verranno “giudicati per quello che faranno”. Possiamo stare sereni.

Ne giorni scorsi abbiamo proposto due temi che non sembrano del tutto irrilevanti: la presunta incostituzionalità del DL del Governo che ha “indotto” le dimissioni di Fuortes e la presunta illegittimità “dell’affidamento di incarico a Giampaolo Rossi come Direttore Generale” non previsto da alcuna norma. Silenzio: Bloggorai non se lo fila nessuno (o quasi).

Però una soddisfazione ce la togliamo: siamo stati tra i primi e soli a lanciare l’allarme sul tema canone che abbiamo definito il problema più grave che il Servizio Pubblico si deve porre per la sua sopravvivenza. Siamo stati tra i primi e soli a riprendere un argomento che a Bruxelles è stato sollevato e che altri hanno prontamente ripreso e rilanciato: l’uscita della riscossione del canone dalle bollette elettriche. Anche allora siamo stati beatamente ignorati o sottovalutati quando invece il fuoco covava sotto la cenere.

Eccoci allora giunti all’ora fatale del destino: le carte si stanno scoprendo. La Lega ribadisce chiaro e tondo che lo vuole abolire ed ha presentato un Disegno di Legge nel mentre che il suo ministro Giorgetti ha ribadito che “diventa chiaro che dalla bolletta il canone Rai dovrà uscire e quindi l’anno prossimo bisognerà trovare un altro strumento”. Il partito della Meloni, per tramite del suo “commissario a Viale Mazzini” pure ha detto chiaro e tondo che dovrà essere inserito nella fiscalità generale mentre per Forza Italia siamo rimasti alle dichiarazioni di Giorgio Mulè “Far vivere bene con oltre un miliardo e mezzo di canone la Rai ma senza introiti pubblicitari… che deve fare solo quello che meglio sa fare … lasciando l’intrattenimento alle Tv commerciali”. Per loro il problema è uno solo: liberare spazio della pubblicità a favore di Mediaset.

Il PD, di par suo, applicando la teoria del “vigileremo”, tramite il suo rappresentante in Vigilanza ha tuonato: “Chiediamo al ministro Giorgetti”. Amen.

bloggorai@gmail.com

 

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