Treccani: “…astenersi dal voto, l’astenersi dal votare, sia come atto di estraneità, di disinteressamento da parte del singolo, sia, con riferimento a consultazioni elettorali o a votazioni parlamentari, come espressione di volontà contraria alla votazione, per motivi varî, da parte di persone singole o di interi gruppi (preceduta, talora, da esplicita dichiarazione), sia, infine, con riferimento a espressioni di voto in assemblee legislative, da parte di gruppi o partiti che, pur non facendo parte del governo, lo appoggiano astenendosi dal votare contro”.
No! Comunque vada il voto oggi in Cda RAI, nulla sarà più come prima. Oggi, comunque vada, inizia una nuova era del tutto diversa, imparagonabile con quelle precedenti. Il voto a favore di Sergio, ovvero di Rossi ovvero al Governo, è un fatto inedito per cosa significa, per come si ci è arrivati e per quello che prospetta per il futuro del Servizio Pubblico.
La stessa astensione oggi ha un valore, un senso e un significato profondamente diverso rispetto ai due voti precedenti per Salini e Fuortes. Oggi, a differenza di allora, ci troviamo di fronte ad un atto imperioso del Governo il cui obiettivo non è solo occupare poltrone in più o in meno, sostituire qualcuno con qualcun altro, ma applicare un disegno, esercitare una “prelazione” politica in vista di un progetto editoriale, informativo ed economico che vede, sostanzialmente, la prospettiva di un Servizio Pubblico ridotto, ridimensionato, subordinato e marginale.
Basta e avanza per votare NO.
Oggi ci sarebbe da commentare il caso Fazio ma ci “asteniamo” solo per ora, in attesa della conclusione del Cda di oggi.
Rimanete sintonizzati:
anche Bloggorai, da oggi, potrebbe non essere più come prima.
bloggorai@gmail.com
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