mercoledì 14 settembre 2022

la Rai e gli Ottusangoli

Foto di Andrew Martin da Pixabay

Ottusi e perversi. Ottusaggine nel voler perseguire il percorso di s/vendita di Rai Way che appare tutto a danno della Rai e a favore del suo diretto concorrente Mediaset (nonché dei fondi azionari che si stanno apparecchiando e pregustando ostriche e Champagne) e perversi perché sanno perfettamente, tutti, che si tratta solo di mera alchimia finanziaria, delirio di plusvalenze, fantasticherie degne di migliore erba, fumi da alcolici fatti in casa ad alto tasso di bioetanolo.

Ancora stamattina, con la penna del solito bene informatissimo Dimitto sul Messaggero, veniamo a leggere che: A – clamoroso !!! è bene attendere gli esiti elettorali del 25 settembre (e il fatto che sia attesa la possibile vittoria del Centro destra destra) la dice lunga. B- si prospettano due opzioni: “Nel board dell'8 settembre a Firenze sono state messe sul tavolo due opzioni…Prima opzione: fusione per incorporazione di Ei Towers in Rai Wai con il conferimento delle partecipazioni da parte di F2i (60%) e Mediaset (40%) attraverso un'offerta di scambio: nascerebbe una Super Rai Way con 4.600 torri che avrebbe il vantaggio di garantire la continuità mantenendo lo statuto e la quotazione in borsa. La seconda, spuntata nell'occasione, sarebbe una fusione "per unione" o fusione perfetta: vedrebbe la luce una terza società, diversa dalle due, che dovrebbe chiedere l'autorizzazione per tornare sul mercato con una veste e struttura tutta nuova”. C – nella ipotesi di fusione per incorporazione “…Rai deve mantenere il 30%, F2i avrebbe il 33-35% e Mediaset i115-18%% mentre li resto rappresenta il flottante” cioè la stessa opzione che già aveva anticipato lo stesso Dimitto quando nel suo precedente articolo (sempre molto benissimo assai meglio informato)  sosteneva che la governance della futura SuperRaiWay  NON sarebbe rimasta in mano a Rai.

La notizia più rilevante però è quella più oscura, sotto traccia, lasciata sfuggire intenzionalemnete tra le righe per saggiare il terreno: “C'è chi ritiene che al prossimo cda Rai l'ad Carlo Fuortes proponga un blitz: assorbire Rai Com, società che distribuisce i diritti Rai in Italia e nel mondo”. Ora, bisogna sapere che una fonte di questa notizia è il sito Sassate, notoriamente legato a Guido Paglia del quale sono note le sue “simpatie” politiche.

Ora, il problemino semplice semplice è che, a quanto sembra, di questa storia di Rai Com nessuno ne sapeva nulla fino a questa mattina. Il sito citato sopra fa risalire la brillante idea al capo staff di Fuortes, Pasciucco e al di lui collega CFO Brancadoro. Delle due l’una: o qualcuno la mattina presto si sveglia, si fuma qualcosa e vagheggia operazioni fantasiose e bizzarre di pari rilevanza con l’erba utilizzata, oppure qualcuno , da tempo, si è svegliato e trama nell’ombra per proporre e condurre operazioni “fuori dal sen sfuggite”. Siamo propensi a credere alla seconda ipotesi: non sapendo più a che santo votarsi per cercare disperatamente di realizzare il mantra del “pareggio di bilancio” tanto caro all’AD si va a cercare “maria pe’ Roma” . È di particolare interesse che la notizia di tale operazione appare, misteriosamente, concatenata a quella di Rai Way che, formalmente, non ha nulla in contatto ma, sostanzialmente, mira nella stessa direzione: alleggerire il perimetro di esposizione e cercare di fare cassa per tappare i buchi che si prospettano (canone e pubblicità).

Che senso hanno le due operazioni Rai Way e Rai Com in completa assenza del loro quadro di riferimento dettato dal Contratto di servizio e subordinato Piano Industriale? Che senso ha la forzatura di queste operazioni proprio alle vigilia di un possibile rivolgimento del quadro politico e della altrettanto possibile mutazione genetica del CDA? Stiamo cercano plausibili risposte.

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