Sarà certamente lo sport nazionale, ovvero provinciale, ovvero locale, di quartiere, cercare di capire quale potrà essere il destino prossimo venturo della Rai e di una parte dei suoi emeriti abitanti, in particolare quelli del VII piano e dintorni. Intanto, segnaliamo che colpisce la "sparizione" dall'orizzonte di un noto e potentissimo direttore, da anni in "quota" Lega e candidato financo al ruolo di AD. Potrebbe essere il nuovo DG, ruolo lasciato in frigorifero da Fuortes in attesa di poterlo vendere al miglior offerente?
Al nuovo campionato appena iniziato con l’avvento (o il ritorno) della Nuova Destra partecipano squadre esterne, i partiti, squadre interne cioè i dirigenti e i direttori, e squadre di “osservatori” molto interessate. La prima squadra, i partiti, per ora si limitano a palleggiare a centro campo, in attesa di posizionare meglio la prossima formazione di governo( ministri e Vigilanza). Nel frattempo, stuzzicano il Palazzo con messaggi più o meno minacciosi. La seconda è, come al solito, inquieta e borbottona e tanto per confermare quanto abbiamo scritto, fa emergere il quadretto desolante dei vari personaggetti in “quota” alla nuova destra. Abbiamo posto e rigirato la domanda: quanto resta Fuortes? Lo cacciano subito o rimane fino a scadenza mandato? Tranquilli, sereni rilassati: per ora e per alcuni mesi a venire, rimane al suo posto a meno che …. a meno che… si mette di traverso rispetto all’aria che tira. Ma, ci dicono e confermano, il personaggio potrebbe essere scaltro e, in mancanza di meglio, potrebbe far sapere che “… se ne può parlare …” .. cioè … vedremo, dipende …
Per tutto il resto, gli articoli che si leggono in queste ore (ieri Dagospia, oggi La Notizia etc) non fanno altro che confermare quanto abbiamo scritto: la Meloni e chi per lei, in questo momento, non hanno alcun interesse ad attaccare il Quartier Generale e si limitano a gestire le retrovie: spostare o riposizionare i vari personaggi e personaggetti in quota Destra già presenti nelle retrovia della Rai e rintuzzare i vari “rosiconi” del tribolato PD o di ciò che resta di esso.
Infine il terzo gruppo di squadre, gli "osservatori interessati” e tra queste la diretta concorrente di Rai: Mediaset. Quale è il loro obiettivo? Vincere il campionato? Forse anche no: gli potrebbe essere sufficiente raggiungere i primi posti in classifica, quelli buoni per la Champions League. In soldoni: va benissimo una Rai leggermente in disarmo ma non del tutto, che non vada a rompere le scatole nel già asfittico mercato della pubblicità e dunque, si tenga bene e il canone più o meno cos’ com’è. Ci sono poi tutte le altre squadre, gli OTT per primi che erodono sempre più fette di campo ai telespettatori del Servizio Pubblico: il recente accordo Rai/Sky non ci ha convinto per niente sulla sua vantaggiosità a favore del Servizio Pubblico: a nostro avviso, non saranno i 25 mln circa dell’accordo che compenseranno il danno “culturale” e tecnologico dell’operazione. C’è poi una piccola squadra minacciosa sul terreno dell’informazione con La7 e Mentana sempre di corsa con le sue maratone che, zitto zitto, si tiene bene in classifica. Si tratta di uno dei nervi più scoperti e delicati della Rai: l’informazione sula quale è stata stesa una coltre di cemento spessa come un elefante. Piano editoriale? ZERO! Accorpamento delle testate come pure previsto dal Contratto di Servizio? ZERO? E così andando e trotterellando (non dimenticare il “buco nero” di RaiNews24 e il suo indice medio di ascolto che non supera mai il prefisso telefonico, come pure il sito Rainews.it che fatica a rientrare tra i primi 30 siti di informazione italiani).
Sarà un campionato divertente … non ci perdiamo di vista … frequentiamoci …vogliamoci bene ... ci divertiremo.
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