Correva l’Anno di Grazia 2021, mese di luglio, addì giorno 18: si insedia il nuovo Cda a Viale Mazzini e la Rai non se la passava gran che bene ma, tutto sommato, con l’aria che tirava allora post pandemia, ci si poteva anche stare almeno per quanto riguarda gli ascolti. Questi numeri sommari: Auditel ci conferma che al 31 luglio 2021 il totale emittenti AM (ascolto medio 02.00 – 22.59) è di 8.475.000 e per lo stesso periodo 2022 è di 6.943.500. Si sono persi per la strada circa 1,5 mln di telespettatori. Per quanto riguarda la Rai, questi i numeri: nel 2021 i telespettatori erano 3.250.600 mentre erano 2.542.800 nel 2022 che equivalgono a circa 1,2 mln di persone in meno che hanno preso altre direzioni. Poi, per quanto riguarda più in particolare Rai Uno, nel 2021 l’AM nella stessa fascia di riferimento è di 1.444.800 e di 1.103.100 nell’anno successivo con una differenza negativa di circa 300 mila telespettatori.
Sono numeri che vanno presi un tanto al chilo, e i nostri lettori sanno bene che non siamo particolarmente esperti nel maneggiare questa materia ma siamo sufficientemente in grado di leggere e scrivere per intendere di cosa si tratta: perdono tutti ascolti e la Rai in modo particolare. L’argomento è stato ben illustrato pure recentemente (lo scorso 6 agosto) con un articolo sul Quotidiano del Sud a firma Marco Mele con il titolo “PerdeRai” dove si legge che “La Rai perde più del triplo rispetto a Mediaset” e che “nel giorno medio la Rai perde 521 mila telespettatori”. A parte il fatto che, misteriosamente, l’articolo non è stato inserito nella Rassegna stampa che la dirigenza di Viale Mazzini riceve ogni giorno ma ciò che vale la pena notare che a quell’articolo non ha corrisposto un cenno di interesse qual che sia da chiunque fosse interessato. In altre Aziende “normali” ci sarebbe stato qualche brivido di emozione, un sussulto di attenzione, un fremito di orgoglio magari per dire “no .. non è vero …bugia.. menzogna”. Il ragionamento che alcuni zuzzurelloni propongono e sintetizzano con “... perdono tutti ed è logico che perdiamo anche noi” non sembra reggere più di tanto e non ci sembra nemmeno tanto logico se poi pure è vero che Mediaset non perde altrettanto.
Andiamo avanti: RaiNews24 nel luglio 2022 aveva l’AM di 55.692 telespettatori che nel 2021 erano invece 69.300. Tradotto in italiano moderno: pur rimanendo in ambito di ascolti da prefisso telefonico (share 0,82 nel 2021 e 0,80 nel 2022) si sono sparpagliati nell’etere circa 15 mila telespettatori che, appunto, fatte le debite proporzioni, sono una bella cifretta. Lasciamo perdere il Tg1 del quale abbiamo riportato a lungo i dati e chiudiamo con un cenno sommario al sito di RaiNews.it del quale si sono perse le tracce nella palude delle classifiche dei siti informativi nazionali (l’ultima rilevazione Comscore pubblicata da Prima lo dava alla 34 posizione).
Cosa altro aggiungere? Si, una piccola ulteriore nota a margine a proposito di Supercazzole quotidiane: in soli tre giorni sono emigrati all’esteri circa 325 mila telespettatori da quella furbata in onda da Viale Mazzini per farci sapere che un giornalista (con l’aria furbetta di sembra saperla meglio di tutti noi) intervista un altro giornalista su un tema di assoluta priorità nazionale e, per concludere l’intervista gli chiede: “…un tuo ricordo personale di Gorbaciov”. Meglio non fare nomi … per carità di Patria. Ci penseranno i telespettatori, forse, a fare giustizia. Si capisce perché fuggono.
Chiudiamo con un altro dei tanti misteri che avvolge Viale Mazzini. Nei giorni scorsi è trapelata ma non pubblicata la notizia della lettera che i 5 consiglieri hanno scritto all’AD e Presidente sul tema Par condicio, dove sembra che hanno semplicemente ribadito quanto prima espresso a chiare lettere da AgCom. Che fine ha fatto? Che risposta hanno ricevuto i Consiglieri? Cosa intende fare l’Azienda? L’elenco dei misteri si allunga: “Faremo sapere” si usa dire al VII piano.
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