Travolti da un insolito destino di onde grosse del mare di agosto non
ci siamo accorti di piccoli e fastidiosi sciabordii a bordo acqua.
Eravamo tutti presi da temi e problemi di un certo tipo (dei quali
pochi si occupano mentre i più dedicano soverchie attenzioni a
Fiorello che a sua volta si preoccupa dei giovani ... non si sa mai ... a Rai Uno potrebbe aversene a male) del genere Canone,
Contratto di Servizio e Rai Way quando alla bell’ora ci cascano tra
capo e collo due Supercazzole vertiginose.
La
prima è passata pressoché inosservata ma è ricca di significati
espliciti e reconditi. Si riferisce al progetto di ristrutturazione
totale del vetusto palazzo di Viale Mazzini. Senza perderci nei
dettagli, ci ha colpito un piccolo particolare: si tratterà di una
“una progettazione basata sui principi di biofilia”. Lo
confessiamo, dopo tanti anni di provata capacità di lettura e
scrittura (non dar di conto) questa vicenda dei “principi della
biofilia” non l’abbiamo mai sentita e allora ci siamo rivolti al
nostro amico pescatore tutto intento a riparare la rete
ormai alquanto stramazziata. Con le poche parole che conosciamo
della sua lingua cerchiamo di chiedere se lui mai ne avesse mai
sentito parlare e allora succede una scena imbarazzante: lo vedo
alzare gli occhi al cielo, getta la rete in terra e scappa via
urlando parole incomprensibili e, da lontano, lo vedo gettarsi in
acqua. Misteri della fede. Allora, decidiamo di rivolgerci ad un
giovane che nei pressi lo abbiamo visto smanettare con un tablet:
“Please, can you help me?” e lui a me “Of course…”. Così
veniamo a scoprire da Wikipedia che la
biofilia è “l'innata
tendenza a concentrare la nostra attenzione sulle forme di vita e su
tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi
emotivamente. Quest'ultima definizione, mettendo a fuoco le
principali caratteristiche della biofilia (fascinazione ed empatia
asimmetrica),
ha permesso le prime verifiche
sperimentali dell'ipotesi”. Acciperbacco,
ora abbiamo capito perché il pescatore è fuggito a gambe levate. Va
bene, lo ammettiamo, siamo alquanto ignoranti e poco aggiornati sui
moderni dettami dell’architettura e magari è anche cosa buona.
Talchè, il buon Fuortes potrà aggiungere un altro bel fiorellone al
suo mazzolin di erbette fresche. Già, perché la storia dei
“restyling” Rai, come si usa dire, non è cosa nuova al VII piano
di Viale Mazzini: ricordate quando tempo addietro lo studio del
senatore (PD) Renzo Piano carinamente, graziosamente, ha regalato il
progetto per il nuovo studio di RaiNews24? Dietro la notizia
... niente! La testata continua a navigare in acque profonde di ascolti
da prefisso telefonico pur avendo in dotazione centinaia di
giornalisti e un budget di tutto rispetto ... però ha uno studio
nuovo... vuoi mettere… la faccia-ta è salva o almeno si spera.
Ed
ecco che veniamo alla seconda Supercazzola devastante. Bloggorai, da
epoca non sospetta, ha segnalato come il Tg1 fosse da tempo in una scia lunga
di perdita di ascolti ai limiti del drammatico: vedi i post del
18
marzo https://bloggorai.blogspot.com/2022/03/il-tg1le-tante-facce-della-stessa.html e
poi il 16
aprile https://bloggorai.blogspot.com/2022/04/due-anni-dopo-la-guerra-il-tg1-e-il.html ed
altri ancora. In epoca non sospetta abbiamo rilevati perdite rilevanti di
telespettatori del Tg1 e nessuno ha fiatato. Ora, è successo che nei
giorni scorsi il quotidiano Avvenire (il solo) pubblica una colonnina
con il titolo “Il Tg1 leader di ascolto tra i notiziari” senza
citare alcuna fonte dalle quale ha tratto questa notizia clamorosa.
Siccome siamo tignosi e puntuti, abbiamo cercato di capire e sapere,
nonchè rivedere tutte le tabelle che abbiamo pubblicato su
Bloggorai. Occhio e croce confermiamo quanto abbiamo scritto e,
di conforto, abbiamo cercato di reperire dati ben più autorevoli
elaborati dallo Studio Frasi, ampiamente ripresi dall’articolo
pubblicato nei giorni scorsi da Marco Mele con il titolo “Perderai”
che in Rai si sono ben guardati da inserire nella rassegna stampa:
nel periodo dal 1 gennaio al 31 luglio 2022 rispetto al 2021 il Tg1
della sera perde in media 620mila spettatori e 831mila contatti
(persone che ne vedevano almeno un minuto). Non c’è scampo:
il Tg1 perde insieme a tutta la baracca e al VII piano invece di
preoccuparsi di questo “dettaglio” cosa fanno? Rifanno la
“facciata” di Viale Mazzini ed ecco allora che si comprende
benissimo tutto il significato intrinseco del termine “architettura
biofila” come “... tendenza a concentrare la nostra attenzione
sulle forme…” e forse un tantinello meno sulla sostanza. Da Piano
a spiano… il passo è breve,, purché sua salva la faccia-ta.
Rimane la curiosità di quella colonnina su Avvenire... chissà come e perchè è uscita fuori.
bloggorai@gmail.com
ps:
rimanete sintonizzati...tra un onda e l’altra le Supercazzole di
ferragosto sono sempre in arrivo
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