sabato 16 aprile 2022

Due anni dopo: la Guerra, il Tg1 e il canone Rai

Foto di Wokandapix da Pixabay

Due anni addietro, di questi giorni di inizio primavera, ci affacciavamo alle finestre e cantavamo Azzurro. Due anni fa, di questi giorni, dovunque, trovavamo arcobaleni della Pace e disegni innocenti e colorati fatti da bambini dove si leggeva “andrà tutto bene”. Due anni fa, di questi giorni, eravamo alquanto storditi e confusi ma forse anche ottimisti e fiduciosi: la scienza ci salverà e la pandemia verrà sconfitta.

Invece, due anni dopo, in questa bella mattina di primavera ci svegliamo e dai Gr, Tg e carta stampata veniamo a sapere che la guerra sarà ancora lunga e sanguinosa. Questa mattina ci svegliamo e sappiamo che l’ambasciata Ucraina di Roma ha protestato perché due donne, una ucraina e una russa, ieri sera hanno partecipato alla Via Crucis del Papa. Questa mattina ci svegliamo a ascoltiamo di minacce reciproche tra Putin e Biden. Questa mattina ci svegliamo e sappiamo che l’incubo nucleare è dietro l’angolo. Questa mattina sentiamo l’odore del Napalm sotto casa. Questa mattina ci svegliamo e sappiamo che i pacifisti da combattimento hanno fiutato l’aria che tira (buona parte degli italiani contrari all’invio di armi e preoccupati dell’escalation, vedi pure Francia e Germania) e sembrano ora un po' meno baldanzosi e leggermente più prudenti.

E al Tg1, forse, lo hanno capito. Speriamo. Fatto sta che ieri sera alle 20 sembrava l’edizione dell’Associazione Boy scout in pensione. Forse, magari, dicono, che qualcuno sia rimasto infastidito dagli ascolti del Tg1 degli ultimi giorni (ci dicono che molti leggono Bloggorai). I numeri (ci perdoneranno i nostri lettori esperti) non vanno bene: da una settimana all’altra, mediamente, si stanno perdendo per strada centinaia di migliaia di telespettatori. Questi i dati:


nostra elaborazione su dati Auditel

Ci sarà pure qualche buon motivo per cui i telespettatori fuggono dal Tg1?

Bene andiamo avanti: stiamo cercando di capire bene la minaccia del ritorno all’esazione del canone con il bollettino postale. Quanto “vale” in termini di evasione? Difficile avere oggi una stima attendibile. Il solo parametro utile potrebbe essere il dato precedente uguale a circa il 27-30% del totale incassato (nel 2020 pari a circa 1,64 mld di canone ordinario) cioè quasi 450 mln di Euro. Questo calcolo ovviamente dovrà essere aggiornato a diversi parametri: nuova anagrafe tributaria, composizione nuclei familiari, indice di povertà, diverse tipologie di esenzione che verranno proposte etc. Vogliamo essere ottimisti? Non saranno 450 ma speriamo possano essere 300??? Ma si… dai che ce la faremo a convincere gli italiani che è giusto pagare il canone a questa Rai, con questi progetti, con quello che propone e con quello che è in grado di offrire? Siiii…dai che Fuortes ce la farà a raggiungere il “pareggio di bilancio” se la politica gli da una mano, magari con Rai Way.   

Comunque, care Lettrici e cari Lettori .. Buona Pasqua !!!

bloggorai@gmail.com

 

 

 


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