lunedì 15 agosto 2022

Il Viaggio non finisce mai

Foto di Emslichter da Pixabay

“Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.

Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito”.

José Saramago, Viaggio in Portogallo (Milano, Feltrinelli 2015)

Proviamo ad immaginare che la nostra vita quotidiana si possa svolgere a bordo di qualsiasi e semplice mezzo di trasporto collettivo: un autobus, una “Corriera”, un calesse o una metropolitana. Proviamo pure ad immaginare di essere un semplice passeggero. Proviamo poi ad immaginare che su questo mezzo di trasporto possano salire altri passeggeri: alcuni potranno compiere con noi un lungo percorso comune mentre altri scenderanno alla prima e prossima fermata. Non sarà affatto semplice e immediato comprendere dai primi istanti, dal primo sguardo, quali saranno i primi che ci accompagneranno e quali i secondi che invece nemmeno si accorgeranno della nostra presenza a bordo. Costoro, è probabile, che stanno compiendo un altro viaggio, un percorso, diverso dal nostro e non necessariamente questi tracciati si dovranno o potranno incontrare. Non sarà per nulla semplice intuire chi tra loro potrà condividere e partecipare allo stesso viaggio, chi tra loro ha in mente la stessa destinazione. Non sarà immediato decidere di sederci a fianco e scambiare qualche battuta che poi diventerà un discorso, una conversazione, un incontro. Potrà pure succedere che per un tratto ci troviamo a viaggiare da soli: sono tutti scesi e nessuno sembra in attesa di salire alla prossima fermata. Possiamo allora immaginare che la nostra “Corriera” sarà sempre in movimento con tanti viaggiatori in attesa di salire: alcuni saranno occasionali ed altri invece saranno coloro con i quali viaggeremo insieme fintano che qualcuno vuole o deve scendere.

Proviamo ad immaginare che Piero Angela sia stato un compagno di viaggio televisivo che ci ha fatto condividere visioni, pensieri e scoperte attraverso gli schermi della Rai. Proviamo ad immaginare che Piero sia sceso dalla “Corriera” ma che il viaggio possa sempre e ancora proseguire.


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