I lettori più veterani ricorderanno perfettamente quando il 7 luglio del 2011 Giuseppe D’Avanzo pubblicò su Repubblica la famosa inchiesta sulla Struttura Delta in Rai. Non c’è nessuna similitudine: allora si trattava di persone “in combutta con il nemico esterno”. Oggi invece si tratta di ben altro: “in combutta con il nemico interno”.
La foto è stata
pubblicata ieri alle 17.17 (altra potenza dei numeri!!!) da Dagospia: “NEI GIARDINETTI DAVANTI ALLA SEDE RAI. SI
RICONOSCONO MARCELLO CIANNAMEA, FELICE VENTURA, STEFANO COLETTA E MARIO ORFEO (PRIMA COMUNICAZIONE)”. Si citano quattro nomi
ma compaiono 5 persone. Chi è il quinto
e perché non viene citato? Abbiamo fondato motivo di sapere chi potrebbe essere
e riteniamo “comprensibile” perché non viene citato. Osservate poi attentamente
l’unico con la mascherina che viene colto mentre sembra lasciare il gruppo. La postura
e il movimento dicono pure qualcosa. Mancano solo i fumetti: lo sguardo basso di Coletta e Ventura, quello attonito di Orfeo e il gesto da grattacapo della figura con la camicia bianca (ne potrebbe avere ben motivo di essere preoccupato).
Perché erano
li e di cosa stavano parlando? Al netto della casualità, un caffè tra colleghi
non si nega a nessuno, seppure la foto fosse stata scattata in un giorno senza
tempo, viene pubblicata proprio nel pieno della tempesta scatenata, promossa e
diretta dall’AD.
Non siamo molto affascinati dal “retroscena” quanto
più invece da quello che c’è davanti. Non ci incuriosisce tanto ieri quanto domani.
Bloggorai nasce proprio per questo. Dunque, i “cinque personaggi in cerca di autore” (ne
manca uno ma c’è .. c’è …) si incontrano ed è verosimile immaginare che
dibattono cosa fare, come uscirne sani e salvi. Conoscendo le persone e cosa li
unisce e cosa li divide non è necessario essere indovini per supporre il tema
della conversazione. La chiave di volta per andare avanti è il quinto
personaggio che, per la posizione che occupa e per i rapporti “personali” con
gli altri partecipanti all’incontro riveste un ruolo di assoluto rilievo. Chi ci
conosce, alcuni in particolare, hanno ricevuto in dono dal sottoscritto quando
ha lasciato la Rai in alternativa o il Gattopardo o il Giulio Cesare di Shakespeare:
“Cesare, guardati da Bruto, attento a Cassio, non ti avvicinare a Casca, tieni
d'occhio Cinna, diffida di Trebonio, bada a Metello Cimbro, Decio Bruto non ti
ama, hai fatto torto a Caio Ligario. Tutti questi uomini sono guidati dallo
stesso pensiero ed è contro Cesare. Se non sei immortale, sii accorto: la
sicurezza conduce alla cospirazione. Gli dei potenti ti proteggano”. Ora,
beninteso, non c’è paragone alcuno con i fatti narrati oggi. Tuttavia non può
sfuggire ed essere sottovalutato un nesso casuale, il fatto e il contesto.
La trama si dipana tra dentro e fuori il Palazzo e tra i Palazzi con sorprese, falsi stupori e finte inquietitudini. C’è un complotto in pieno svolgimento contro Fuortes? Probabile, possibile che da qualche parte qualcuno ritenga (e non da ora) che non sia più l’uomo giusto. Ma il suo destino è segnato e solidale con chi lo ha nominato e questo rende tutto molto più complicato.
Andiamo ora al secondo, breve
capitolo, di questa Storia che è appena al suo inizio, al prologo. Proviamo ad
azzardare uno scenario. Tra Viale Mazzini
e Piazza Colonna tira arietta di destra fredda come un cubetto di ghiaccio: il racconto
edificante secondo il quale l’Uomo forte al Comando avrebbe tratto il Paese fuori
da guai non regge più ed ora il solo imperativo categorico è sopravvivere fino
alla scadenza della legislatura. E chi è ora, oggi, in grado di fornire una “relativa”
garanzia? Un solo partito: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Il PD? Disperso.
Il M5S ??? Chi??? Qualcuno al VII piano fiuta l’aria e cerca di adeguarsi,
velocemente, prima che sia troppo tardi. Ieri pomeriggio, sul far della sera ,
si materializza un piccolo segnale noto da tempo: il solito bene informatissimo
Dagospia pubblica un lancio: “TROPPO
FUORTES – DOPO AVER SILURATO ORFEO, L’AD RAI VUOLE FABRIZIO CASINELLI, EX BERLUSCONIANO DOC ORA VICINO ALLA MELONI, ALLA
GUIDA DELL’UFFICIO STAMPA - UNA CARRIERA TUTTA ALL’OMBRA DEL CENTRODESTRA PER
CASINELLI: COORDINAVA LA COMUNICAZIONE DEL GOVERNO BERLUSCONI QUANDO, NEL 2009,
SBARCÒ IN VIALE MAZZINI AL SEGUITO DI MAURO MASI, APPENA NOMINATO DIRETTORE
GENERALE...”. Non c’è altro da aggiungere: l’uomo giusto al posto giusto nel momento
migliore. Il cerchio comincia a chiudersi proprio laddove aveva iniziato
a tracciare la sua circonferenza: la comunicazione. L’AD che pure si lamentava
della comunicazione “negativa” sulla Rai e dopo aver creato la squadra (Colantoni
e Marroni) a sua immagine e somiglianza (irrobustita da un Super Consulente
personale, Maurizio Caprara) ora si vede tremare la terra sotto i piedi proprio
su questo argomento. Non è un caso e potrebbe non essere un caso il ritorno di
Casinelli.
Rimanete sintonizzati .. la Storia è
solo all’inizio. C’ tutto il prossimo capitolo sul fronte normativo giuridico e
sul significato del passaggio in Cda che potrà emergere all’incontro del
prossimo 6 giugno.
Bloggorai@gmail.com
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