Percio' non si deve tollerare che le parole non siano in ordine.
Già, le parole e i concetti sui quali scriviamo spesso non sono in ordine. Questa mattina, sulle prime ore, prima che sorgesse il sole (sic!), sorseggiando un tiepido caffè, di fronte ad un infinito panorama, mi apprestavo a leggere le mail e, ad un certo punto, sobbalzo quando, tra queste, una mi giunge inattesa. Si trattava della prima pagina del Sole 24 ore con il titolo “Da lunedì il bonus per i televisori ma solo uno su dieci riuscirà ad averlo. La dote di 100 milioni basta solo per il 10% della platea potenziale”. Che stranezza. Qualcosa non torna: fino a ieri sera mi sono addormentato placidamente, con la brezza marina e il rumore dell’onda, felice e contento che il contributo per la rottamazione Tv fosse di 250 mln. E invece mi sveglio scoprendo che non è più così. Alla faccia del Kilimangiaro! Cosa sarà mai successo? Vuoi vedere che Fuortes, preso dal delirio dei tagli è riuscito a convincere Giorgetti a tagliare pure i fondi per la rottamazione Tv? Correndo il rischio di essere mandato a quel paese in ore antelucane, comincio a buttare giù dal letto i miei autorevoli ed esperti interlocutori che, immagino, hanno pensato “ma questo non ha di meglio da fare che occuparsi di queste storie di sabato mattina a quest’ora?”. Però, conto sul fatto che ci vogliamo bene e quindi il vaffa è stato tanto veloce quanto affettuoso e però chiarificatore.
La domanda secca che ho posto è stata “Chi si è fregato i 150 mln del bonus (151 per essere pignoli) rispetto ai 100 di cui scrive Carmine Fotina sul Sole???”.
Ora, per quanto chi vi scrive ammette di non essere un genio della finanza e della contabilità, però un pizzico di memoria ancora gli rimane. Ecco dunque che vado a riprendere i dannati appunti (gioia e dolori) che conservo gelosamente e che porto sempre come fossero un amuleto e ti ritrovo, data 7 luglio 2021 il seguente articolo sempre tratto dal sito del Sole con il titolo: “Bonus tv da 100 euro, firmato il decreto: come ottenerlo” dove, al centro del pezzo, si legge “C’è un fondo per finanziare la misura? Il fondo per finanziare la misura è di 250 milioni di euro e sarà utilizzato fino ad esaurimento” vedi https://www.ilsole24ore.com/art/bonus-100-euro-cambiare-tv-dieci-domande-e-risposte-come-ottenerlo-AE9cwmU#U40304769493nz .
Allora, mi stropiccio ancora gli occhi e mi conforto da solo: sono ancora sano di mente. Meno male, ero preoccupato.
Andiamo avanti. Mano mano che passano le ore e i minuti il mistero si infittisce. Qualcuno, qualificato, cade dal pero (novità assoluta). Altri, pure qualificati, conoscono bene l’argomento e, per usare linguaggio da Orsoline, li ascolto visibilmente “scocciati”: “Tutta colpa del MISE e di Invitalia che gli scrive i comunicati: il collega del Sole non ha fatto altro che pubblicare quanto scritto sul sito del Governo”. In effetti, a ben leggere si trova pari pari quanto scritto: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/comunicazioni/bonus-rottamazione-tv dove si indicano 100 milioni stanziati per la rottamazione TV.
Dove sta l’inganno? Semplice: non sono 100 milioni ma esattamente 251 così composti: Legge di bilancio 2018 100 milioni; Legge di bilancio 2019 incrementati di 51 milioni; Legge di bilancio 2021 ulteriori 100 milioni con introduzione della rottamazione. Totale 251 e non 100 !!! Per essere ancora più precisi, vanno detratti circa 30 mln già erogati. La differenza, attenzione, non è solo algebrica. Potrebbe indurre a ritenere che il bonus attualmente disponibile sia quello originario dove si prevedeva un limite ISEE di 20 mila euro per famiglia mentre il nuovo provvedimento firmato dal MISE lo scorso 7 agosto, ha abolito tale limite. Non è una differenza da poco. Necessario precisare che il limite Isee di 20 mila euro rimane valido per il vecchio bonus tv anche se ridotto da 50 a 30 euro.
Ed è cumulabile con bonus rottamazione per la famiglia isee dal punto di vista anzitutto dei telespettatori e poi per gli esercenti che si troveranno di fronte a grandi difficoltà interpretative sulla natura e dei diversi provvedimenti. Come pure, è un argomento che dovrebbe interessare molto Viale Mazzini.
C’è poi molto da dire sull’entità dello stanziamento con il quale il numero di quanti potranno accedere sarà molto limitato rispetto alla platea delle famiglie interessate al refaming (poco meno di 10 mln). Ne paleremo ancora.
C’è una “morale” dietro tutto questo e, dopo tanto tempo, ci stiamo avvicinando ad una possibile lettura. Non c’è dubbio che tutto il processo di refarming in vista della transizione al DVB-T2 sia caratterizzato da errori, ritardi e confusione e ci siamo chiesti spesso perché, a chi giova. C’è una riposta a tutto: basta cercare e attendere. Ma di questo argomento, molto intrigante, parleremo in seguito, ci sono novità sulle quali lavorare.
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