Caro utente ti scrivo … così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.
… Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando …
Gentile Pubblico, in relazione a quanto disposto dal
Contratto di Servizio tra il
Ministero dello sviluppo economico e la RAI-Radiotelevisione italiana S.p.a.,
laddove all’art. 17 si legge che “La Rai garantisce l'informazione al pubblico
in ciascuna area tecnica nel corso dell’attuazione della tabella di marcia
nazionale per la liberazione della banda 700MHz, utilizzando le emissioni
televisive e radiofoniche e il web. Tale informazione dovrà essere fornita
senza interruzioni fino a quando le attività non saranno ultimate in tutto il
territorio nazionale” vi informiamo che, a partire dal prossimo 23 agosto, avrà
inizio la campagna di rottamazione dei vecchi televisori/decoder in vista dell’avvio
della prima fase della transizione al DVB-T2. Da tale data sarà
possibile a chiunque recarsi presso un rivenditore di apparati per richiedere il
bonus rottamazione tv per l’acquisto di televisori compatibili con i nuovi
standard tecnologici di trasmissione del digitale terreste Dvbt-2/Hevc Main 10,
come stabilito dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo
Giorgetti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 agosto. Il Bonus consiste in
uno sconto del 20% sul prezzo d’acquisto del nuovo televisore, fino a un
massimo di 100 euro, che si ottiene rottamando apparecchi TV che non saranno
più idonei ai nuovi standard tecnologici. A differenza del precedente
incentivo, che rimane in vigore ed è pertanto cumulabile, il bonus rottamazione
tv si rivolge a tutti i cittadini senza limiti di ISEE. Rimaniamo a disposizione,
anche attraverso il Call Center Rai 800
938 362 per ogni ulteriore informazione. Un
Cordiale Saluto. Firmato: la RAI.
Questa potrebbe (o forse dovrebbe) essere una bozza di lettera o di un comunicato stampa che sarebbe dovuta partire da ieri, l’altro ieri, dallo scorso 8 agosto, agli utenti del Servizio Pubblico radiotelevisivo. Come, pure, dai microfoni e dalle telecamere Rai sarebbe dovuta iniziare da tempo una adeguata campagna di comunicazione su tutto il processo di refarming delle frequenze. C’è stato un notevole ritardo da parte del Ministero competente al quale, colpevolmente, si è associata la Rai. Il ritardo permane e a soli 4 giorni dall’avvio della campagna di rottamazione, per quanto ci risulta, ancora la Rai tace, a parte un lancio di Rai News del 7 agosto. Sappiamo invece che Invitalia, la Società di supporto tecnico e operativo che agisce per conto del MEF e del MISE, è in procinto di acquistare spazi pubblicitari tabellari (anche da Rai Pubblicità) per informare il pubblico sull’avvio di questa campagna. A Viale Mazzini, per quanto abbiamo potuto verificare (poco), è tutto un condizionale probabile: “stiamo per …”oppure “… è previsto un incontro operativo il 24 … o forse i primi di settembre …” ma, al momento, nessuno sa nulla di preciso. Punto, a capo.
Non c’è altro
da aggiungere. Questo il primo appuntamento del nuovo vertice di Viale Mazzini al
quale ci si presenta in ritardo. È grave per due buoni motivi: il primo per
palese inadempienza di quanto disposto dal Contratto di Servizio all’art. 17 ed
è grave perché da questo ritardo chi potrebbe pagare il prezzo più salato
rispetto al proprio pubblico è la Rai. Per quanti ritengono che questa nuovo AD
debba essere giudicato dai fatti, questa è una buona occasione.
bloggorai@gmail.com
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