lunedì 5 ottobre 2020

Indizi, prove e certezze

Scusate il ritardo ma stamattina è stato arduo trovare un argomento interessante da commentare, salvo dover tornare su quanto abbiamo scritto nei giorni scorsi (e ci potrebbero essere novità in proposito).

«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova» sosteneva Agatha Crhistie. Noi parafrasiamo: una tendenza è una tendenza, due tendenze fanno un indirizzo, tre indirizzi fanno una certezza. Non passa giorno senza che ci sia uno studio, una rilevazione di dati, un’analisi italiana o europea sulle dinamiche in corso nel mercato audiovisivo, sia sul fronte tecnologico, sia sul fronte dei contenuti quanto dei consumatori. Tutto converge verso una sola direzione: tendenzialmente aumenta la televisione in rete e diminuisce quella diffusa via digitale terrestre. Detto in altre parole, si consolida il consumo non lineare rispetto a quello lineare. A marcare ulteriormente questa tendenza ci si è messo pure il dannato Covid che ha spostato in modo significativo le dinamiche in atto.

Prima di scrivere ancora su questo tema, dobbiamo fare un’osservazione. Nei prossimi giorni si terrà un appuntamento importante a Roma dove si discuterà di tutto questo con alcuni personaggi (Di Maio, Manfredi, Speranza, Gubitosi, Ibarra di Sky, De Rita, Ripa di Open Fiber e molti altri ancora) e dove, tra i vari temi, uno interessa direttamente la Rai: “Nuovi modelli di comunicazione e di fruizione dei contenuti”. Questo il link:

https://www.ey.com/it_it/a-new-brave-world

Indovinate chi hanno invitato a partecipare per il Servizio Pubblico? Facile: nessuno !!! Vorrà pur dire qualcosa o no???


Rimaniamo sul tema. Questa mattina merita attenzione l’articolo di Andrea Biondi sul Sole 24 Ore con il titolo: “Da Netflix ad Amazon, è boom di abbonati per le Tv in streaming”. Leggiamo uno stralcio: per il VOD “l'incremento è evidente anche nel breve: fra gennaio e luglio, anche grazie al lockdown evidentemente, +2 milioni di utenti; +1,5 milioni di abbonamenti e +700mila sottoscrittori”. Si aggiunge poi “Attenzione però a pensare che tutto questo stia per ora avvenendo a scapito della Tv tradizionale. Innanzitutto stando ai dati Auditel elaborati dallo Studio Frasi, nei primi sei mesi dell'anno l'audience è salita del 15,78% nel giorno medio (con 11,9 milioni di spettatori di media) e dell'11,68% nel prime time (26,9 milioni di spettatori di media). Il Covid ha spinto la cara vecchia tv verso il pieno di ascolti”. Aggiungiamo noi: in che modo questo è avvenuto, con quali contenuti e quale tipologia di offerta è altro discorso. 

bloggorai@gmail.com

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