mercoledì 7 ottobre 2020

Il Papa, la Rai, altri temi, altri mondi

Anzitutto ancora grazie ai nostri lettori: ieri un notevole picco di contatti. Interessante sia per la quantità che per la qualità. Abbiamo trattato temi inusuali per questo blog e potrebbe significare o sottolineare che l’attenzione verso il tema Rai e/o Servizio Pubblico si sta progressivamente indebolendo come, del resto, appare anche dalla lettura della stampa quotidiana.

A questo proposito, oggi da segnalare solo un velenosissimo articolo di Salvatore Merlo su Il Foglio con il titolo “Sembra "Boris", è la Rai. Salini e l'immutabile Rai. L'amministratore delegato Salini ha capito che per lui è finita Da cosa? "Dal silenzio quando passo in corridoio". Leggiamo uno stralcio “E' come se l'azienda, il gran corpo di bestia dotato di vita propria, l'avesse fiutato: è finita, il potere non è più là. Non è più lui… il mitico settimo piano, il settimo cielo, quello con gli uscieri in divisa, le porte blindate e le vetrate, ecco che la sensazione si fa certezza: qualcosa proprio non va. Il corridoio è vuoto. Le mille tane che visi affacciano sono tutte chiuse. Domina un silenzio ostile come quello delle favole…”. Si tratta comunque di altro mondo di persone forse lontano, troppo lontano, irraggiungibile e fantasmagorico dove si spiega l’interesse verso altri temi, altri mondi.

A proposito di altri temi: come abbiamo scritto pochi giorni addietro, appena sentita l’aria, la puzza di bruciato proveniente sia da Bruxelles, sia dai Palazzi della politica nazionale, da più parti è iniziata una lenta ma significativa ritirata sul progetto rete unica UBB. Forse non proprio ritirata ma almeno una sospensione, in attesa di vedere le carte in tavola dei vari soggetti in campo, siano essi economici/finanziari che istituzionali. Si lavora sotto traccia ma sempre e solo sul piano delle operazioni di Borsa: vedi articolo di oggi su MF firmato da Manuel Follis dal titolo “La rete unica è sparita dai radar”. Leggiamo: “La situazione è in stallo e nonostante gli incontri tra Starace e il ministro del Tesoro Roberto Gualtieri non si è ancora sbloccata… II problema è l'incertezza del mercato”. Amen!

Un passo indietro e proponiamo due brevi commenti su quanto avvenuto ieri alla Camera dove non è stato raggiunto il numero legale per l’approvazione del DPCM sulla proroga dello stato di emergenza. Un commento di metodo e uno di merito. Quello di metodo porta a ritenere che qualcuno in Parlamento non è abile con il pallottoliere. Come è possibile che nessuno abbia potuto dar di conto e verificare l’esistenza della maggioranza dei parlamentari presenti in Aula? Incredibile ma vero, è accaduto. Il commento di merito è più complesso. La legiferazione di emergenza è uno strumento delicato e articolato, pieno di implicazioni anche gravi e rilevanti per la vita sociale del Paese. Non è sconveniente ritenere che quando si devono adottare provvedimenti di tale portata si debba ricercare ad ogni costo il più vasto consenso possibile anche con l’opposizione, quale che essa sia. Vedere le immagini di metà camera dei Deputati che esulta per il risultato ottenuto ieri non è stato solo un brutto spettacolo, è stato il segno tangibile di un Paese lacerato e confuso che non si può, non si dovrebbe, governare a colpi di maggioranza e pure risicata.

Ed ora torniamo all’Enciclica di Papa Francesco. Chi vi scrive appartiene ad una generazione che ancora preferisce la carta stampata ai file scaricati dal Web e allora ieri pomeriggio, con santa pazienza, appunto, sono andato  a cercare una copia del documento, poi trovato alle Edizioni San Paolo in Via della Conciliazione. Alcuni lettori si sono sorpresi per questa attenzione che invece appare del tutto coerente con quanto sosteniamo e scriviamo da tempo. Stiamo attraversando un’epoca buia e priva di orientamenti, povera di progetti e di pensieri e quando compare sulla scena qualcuno che propone qualcosa di simile, sia esso pure il Papa, lo prendiamo in grande considerazione.

Tanto per cominciare e, appunto, per rimanere nel solco di temi trattati a proposito di Servizio Pubblico, il titolo dell’enciclica è tutto un programma: “Fratelli tutti. Sulla fraternità e l’amicizia sociale”. Ci soffermiamo appena sull’ultima parola “sociale” che è esattamente il fulcro intorno al quale ruota tutto il drammatico momento che stiamo attraversando dettato dalla pandemia. Il Coronavirus ha devastato la vita di migliaia di persone ed ha colpito oltre che nel corpo anche nella mente e nel complesso della società. Rischia di interrompere i meccanismi fondamentali delle relazioni tra le persone, tra gli individui e colpisce proprio nella coesione e tenuta sociale del Paese. Papa Francesco ha scritto nelle prime righe che “la pandemia del Covid 19 ha messo in luce le nostre false sicurezze. Al di la delle risposte che hanno dato i diversi Paesi, è apparsa evidente l’incapacità di agire insieme. Malgrado si sia iper-connessi, si è verificata una frammentazione che ha reso più difficile risolvere i problemi che ci toccano tutti”. Condividiamo pienamente: pensate al dibattito sul vaccino. Quale sarà quello buono? Quello proposto da Putin o quello che stanno sperimentando gli americani? Chi ci darà la certezza, appunto, che la scienza sarà univoca nella ricerca e proposta di una soluzione drastica e definitiva che ci possa ricondurre alla vita di prima? Certo, si potrebbe discutere, bel problema, su quale vita di prima, su quale mondo abbiamo lasciato alle spalle prima del Covid e quale troveremo quando tutto questo sarà finito. Inoltre: siamo tutti iper-connessi e allo stesso tempo tuti iper-isolati, lontani distanti e distinti tra noi senza nemmeno poterci scambiare un segno di affetto o amicizia come una stretta di mano, un abbraccio, un bacio e se mai dovessimo essere colti sul fatto potrebbe intervenire l’esercito a farci una multa salata. Si potrà sempre osservare che meno male che ci si potrà connettere, altrimenti saremmo ancora più segregati. Già, connessi e isolati. Bella prospettiva.

Almeno Papa Francesco non ha la pretesa di voler imporci una morale come talvolta pensa di fare chi governa. Per quanto abbiamo letto e compreso, non ci troviamo solo nel campo della dottrina della fede, ma della società, dell’economia, della cultura, dell’umanità intera. Scusate se è poco. 

Vi riproponiamo il link dove scaricare il link dell’enciclica Fratelli Tutti:

http://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20201003_enciclica-fratelli-tutti.html

bloggorai@gmail.com

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