sabato 17 ottobre 2020

La situazione non è buona

Premessa. Chi vi scrive ha una “certa” e, per molti aspetti, è rimasto assai indietro negli aggiornamenti, almeno quelli musicali. Ad esempio, è rimasto ai grandi classici degli anni ’70… Guccini, Credence Clearwater, Bob Dylan, PFM, De Andrè, Rolling Stones, … etc… tra questi c’è anche Celentano che non è esattamente al centro delle preferenze però, devo ammettere, spesso ha prodotto brani storici.  

Siamo in debito con i lettori del Blog: ieri vi avevamo promesso un post che purtroppo non è stato pubblicato (ciononostante molti lettori lo hanno puntato, grazie !!!). Per farci perdonare vi proponiamo un piccolo omaggio musicale del molleggiato che riflette, in parte, il pensiero di molti, la situazione attuale e quanto più avanti vi diremo:

 https://www.youtube.com/watch?v=X1G8Ze-OcQc prodotto da Rai Uno nel 2007.

“La situazione politica non è buona 

La situazione economica non è buona

La situazione del mio lavandino non è buona

La situazione del mio amore non è buona

La situazione internazionale non è buona

La situazione di mia sorella non è buona

La situazione dei piccoli cani non è buona

La situazione, la mia situazione non è buona…

Tutto questo per dire che ci troviamo, tutti, in un momento di grande difficoltà, forse maggiore rispetto al periodo drammatico di marzo scorso. Allora sembrava tutto molto chiaro: un gran numero di persone colpite e necessità di esser molto duri nel cercare di fronteggiare la pandemia. Oggi non sembra affatto così, per quanto ci è dato sapere e i numeri che ogni giorno ci vengono forniti si prestano ad interpretazioni divergenti e soprattutto propongono poche soluzioni per il prossimo futuro. Lo stesso vaccino è incerto: da chi sarà realizzato, quando, con quali differenze rispetto agli altri? Tutto questo genera confusione, smarrimento, preoccupazione e malessere.

Per rimanere sui nostri temi, ieri avremmo voluto scrivere sul MIA, sul report del settore audiovisivo in Italia, sulle dichiarazioni di Giancarlo Leone a proposito del canone RAI “… riconoscere a RAI l’intero extra gettito che proviene dal canone in bolletta, restituendo di fatto al servizio pubblico oltre 100 milioni l’anno per investimenti nella produzione. In caso contrario affronteremo un grave calo degli investimenti con ripercussioni preoccupanti per l’audiovisivo e per il cinema”. Avremmo voluto ribadire che il tema, l’arena dello scontro totale che si sa determinando nel settore della produzione audiovisiva in Italia, in queste determinate circostanze, sta avvenendo esattamente nell’incrocio dei temi risorse, tecnologie e legislazione. Mettere in ordine di rilevanza è complesso. Tutti i temi si legano tra  loro anche se verrebbe da ritenere che il primo, le risorse, appare quello determinate. Lo è certamente per la Rai (vedi post precedente sul bilancio 2020 e quello del prossimo anno). Senza certezze, senza prospettive chiare, la baracca corre il serio rischio di affondare. Appunto… la situazione non è buona… E non si vede la Protezione Civile, la Croce Rossa, la Capitaneria di Porto che possa venire in salvataggio e lanciare una ciambella. Anzi !!!

Ieri avremmo voluto scrivere di molto altro che ci viene segnalato dai lettori (un patrimonio enorme) anche su quanto avvenuto lo scorso Cda. Ci tratteniamo a farlo. Ci sembra di sparare a pallettoni contro le piume al vento. Ce lo risparmiamo. Per ora.

Per tenerci allegri, vi proponiamo due chicche realizzate dai quei perdigiorno della BBC. Prendetevi 5 minuti e gustatevele, da noi roba del genere ve la sognate, neanche se vi fumate una canna di cicoria.

Il primo, con un titolo che è tutto un programma: “It’ time to fight for the future of Public Service Broadcasting” 

https://www.publicmediaalliance.org/uk-regulator-sets-out-plans-to-increase-prominence-of-psbs/ 

mentre il secondo “Our vision of the Future”, realizzato dal Dipartimento Studi e ricerche sempre della BBC, ci porta direttamente nel cuore del nostro dibattito “Digital convergence of media production and distribution brings new opportunities for programme makers. BBC R&D has been working to imagine how the rest of our organisation and industry can take advantage of these opportunities” 

https://www.bbc.co.uk/rd/about/vision 

No, la situazione del nostro Servizio Pubblico …non è buona …

bloggorai@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento