giovedì 15 ottobre 2020

Le bolle volano, le balle girano

Sintesi giornalistica e vale non solo per le questioni Rai. Le bolle volano e le balle girano. 

Ieri a Viale Mazzini si è svolto il Cda, leggiamo uno stralcio del comunicato: “Al 30 giugno 2020 la posizione finanziaria netta risulta negativa per 275,9 milioni di Euro (-239,1 milioni di Euro al 30 giugno 2019). Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione del Gruppo Rai per l’esercizio 2020, le proiezioni economiche evidenziano una perdita di esercizio, ancorché su un livello più contenuto rispetto alle previsioni iniziali. Le determinanti di tale esito sono prioritariamente riconducibili alla perdurante contrazione del mercato pubblicitario e degli introiti dei canoni speciali, in un contesto di ripresa dell’attività produttiva aziendale. L’indebitamento finanziario di Gruppo registrerà, per effetto della citata contrazione dei ricavi, una ulteriore crescita, rimanendo comunque su livelli di sostenibilità”. al voto si sono astenuti i consiglieri Laganà, Borioni e De Blasio mentre hanno votato a favore la Coletti e Rossi. un inedito scheriamento che vede il PD contro il 5S: significativo. Cerchiamo di tradurre e semplificare: le cose vanno male e potrebbero andare peggio. Importanti le dichiarazioni di Laganà e Borioni: "A pochi mesi dalla scadenza di questo Cda ci ritroviamo a votare un'altra semestrale di bilancio in cui il  contributo di 40 milioni, previsto per gli anni 2019 e 2020 inserito  nella legge di bilancio, risulta tutt'ora iscritto nel documento  economico finanziario Rai (come prevedono le regole per la corretta  redazione dei bilanci), ma non è stato ancora erogato dallo Stato e  non ve ne è certezza alcuna". Aggiungiamo noi: si tratta della parte “politicamente variabile” che si potrebbe determinare se e quando una parte rilevante del Governo volesse metterci mano nella sciagurata idea di ridurlo.

Se non fosse sufficiente, guardate i dati delle recenti rilevazioni Nielsen (pubblicati da PrimaOnLine) per il periodo gennaio/agosto 2020: il totale mercato rispetto all’anno precedente, è crollato del 22% (da circa 3,5 mld a 2,7 mld) e il settore tv è sceso a -17% (passando da circa 2,1 mld a 1,7 mld).  

Ricordiamo i numeri forniti da Salini lo scorso giugno: per fine anno si prevede una perdita del fatturato pubblicitario di 127 mln e, in particolare, per il bilancio 2020 un buco tra i 45 e i 50 mln. Inoltre, per il 2021, le previsioni stimato le perdite intorno ai 200-220 mln. In Vigilanza poi Salini ha sostenuto che se la “politica” non mette mano alla restituzione dell’extragettito che indebitamente viene trattenuto dalla riscossione del canone, insieme alla revisione del prelievo forzoso del 5% in tassazione, “Il prossimo anno fa paura” e, per una volta tanto , siamo d'acordo con lui.  Per non dire poi di questa stagione di ascolti che, tra una replica e l’altra insieme a programmi che non decollano, non promette nulla di buono. Non parliamo degli ascolti digitali, nonostante le fanfarate di RaiPlay, la settimana scorsa Auditel Digitale nei LS (Legitimate Streams) per editore registrava Rai ancora ben distanziata di quattro volte da Mediaset: la prima a 31 mila K e la seconda a 123 mila K.

Nel frattempo, mettiamo una pietra sopra, almeno per ora, sulla storia degli Stati generali dell’audiovisivo. Ci sono due scenari. Il primo prevedeva (o ha preveduto) che l’iniziativa avrebbe dovuto aver luogo: era utile e interessante per molti e, viceversa, dannosa e inutile per altri. Il secondo scenario consiste semplicemente un una sorta di wishful thinking, un pensiero speranzoso che la cosa potesse avvenire (lasciamo perdere chi lo ha avuto). Infine, ci suggeriscono, ce ne potrebbe essere pure un terzo, pure alquanto verosimile: si voleva “buscar l’Oriente navigando verso Occidente” cioè era in ballo un’altra iniziativa quando qualcuno, inopinatamente e senza fare i conti con i tanti osti/ospiti, se ne è uscito con questo colpo di genio. Eh già, perché un conto è avere buone idee, altro conto è saperle o poterle realizzare. Provate voi a mettere in piedi un incontro del genere e provate a mettere in ordine chi parla, chi saluta, chi introduce, chi modera, quanto tempo per ognuno etc etc etc … Alla BBC nei giorni scorsi lo hanno fatto in tre giorni di Webinar… provate ad immaginarlo da noi. Infine, e forse questa sarà la scusa formale: c’è in corso la crisi del Covid e come si può immaginare dimettere in piedi una baracca del genere con i tempi che corrono ??? Amen.

Hai voglia a girare intorno e hai voglia a pontificare su “I nostri canali a tutti e gratuitamente” oppure a immaginare gli Stati generali (ieri sera un autorevole personaggio di Viale Mazzini ci ha chiuso il capitolo “Non sanno quello che fanno… è semplicmente un c…a”). Doppio Amen. Chiuso.

bloggorai@gmail.com

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