martedì 4 aprile 2023

RAI parla !!! Il Governo ti ascolta

Foto di Couleur da Pixabay

Calma, tranquilli, sereni: la situazione è seria ma non drammatica. Anzi, tutto sommato, potrebbe anche andare bene. La RAI ieri ci ha informato che “Anche nel primo trimestre 2023 la Rai ribadisce la propria leadership nel mercato televisivo, con un share medio del 40,5% in prima serata (+3,2% sul primo trimestre 2022) e del 39,2 per cento nelle 24 ore (+3,3% sull’anno precedente)”. Abbiamo qualche dubbio in proposito: vogliamo fare una verifica su quanti telespettatori comunque sono “emigrati” dalle reti Rai rispetto a quelli totali e a quelli della concorrente Mediaset. Comunque, non è il tema dei numeri ma quello del significato di una comunicazione del genere. 
La più semplice e banale potrebbe essere quella di un maldestro tentativo di consolidamento di una gestione che non sa più dove aggrapparsi per sostenere che riesce a “tenere” l’Azienda oltre agli angusti e miopi limiti del “pareggio di bilancio”. Forse troppo semplice e banale per essere sufficiente e magari vuol dire qualcosa di più di quanto si legge. I più acuti e smagati lettori sostengono che si possa trattare di un “botto finale” che consenta di sostenere una exit strategy onorevole: lasciamo ma con i conti in ordine. Quella più sofisticata vorrebbe avere segno inverso: l’Azienda è sotto controllo e i risultati delle scelte compiute ci premiano e quindi … hic manebimus optime. Bloggorai ritiene più “conveniente” per tutti, tutti, questa seconda ipotesi.

Calendario alla mano e prospettive concrete rafforzano questa nostra opinione: anzitutto il bilancio che potrà essere pure una formalità ma richiede i suoi tempi che poi, esplicitamente, richiedono un successivo passaggio di “consultazione” a Palazzo Chigi come concordato nell’ultimo incontro tra Meloni e Fuortes. Fa venire il mal pancia solo a scriverla una cosa del genere ma negli atti formali è così. In secondo luogo, al momento, per quanto noto, non è dato sapere dove e quando Fuortes potrebbe essere ricollocato: da Milano giungono notizie non proprio confortanti e di altre ipotesi non ci sono notizie. Che il personaggio si possa dimettere sua sponte appare poco credibile, salvo dover addurre “motivi personali” ai quali non crederebbe nessuno. Tra una cosa e l’altra, si farà sera … ovvero giugno e forse luglio e dopo si andrà in vacanza e dopo verrà Natale e così via.

Tra le cose che, nel frattempo, accadranno c’è la Vigilanza di oggi dove alle 14 dove assisteremo ad un momento edificante in grado di fornire una bella fotografia da incorniciare sul futuro della RAI. Per quanto noto, si dovrebbero eleggere alla presidenza Barbara Floridia (M5S) e Mariastella Gelmini (Calenda&C) e la “…   meloniana Augusta Montaruli, ex sottosegretaria all'Università che si è dovuta dimettere dopo la condanna definitiva a un anno e sei mesi per peculato per uso improprio dei fondi della Regione Piemonte” (leggi Il Fatto di oggi). Al netto del solito “lasciamole lavorare e poi giudicare” la prima osservazione che ci vien in mente la riprendiamo da un nostro fedele lettore: “la Commissione commissariata”. Giù perché il trio che si potrebbe formare oggi non sembra lasciare molte speranze di avere un organismo di controllo e vigilanza capace di sostenere una qualsivoglia “visione” di Servizio Pubblico. Al momento, la sola visione che ci è nota è che i suoi componenti sono stati aumentati in virtù di sole e voraci esigenze di partiti. Magari ci sbagliamo e ne vedremo e ascolteremo delle belle e faremo ammenda …vedremo … vedremo.

Prosegue il giro di riflessioni e dibattito interno ai lettori di Bloggorai su ChatGPT e AI in RAI. Ve ne daremo conto.

bloggorai@gmail.com

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