Allora, è successo che ieri Il Tempo ha riferito la notizia
(e Dagospia ha pubblicato la foto) di una cena tra il ministro del lavoro
Orlando (PD) e la consigliera Rai Bria (PD). Da ritagliare e incorniciare.
Proprio nel mentre e nel quando si dibatte (sic!!!) sull’autonomia del servizio
Pubblico dal Governo (doppio sic !!!) Eccoteli li due personcine che, casualmente,
si fanno trovare attovagliati a tavola. Si può sempre supporre che siano vecchi
amici da tempo, che hanno frequentato la Scuola delle Frattocchie del vecchio
PCI e, prima ancora le elementari dalle Orsoline. Meritano altro spazio? Forse anche
no… la foto però la custodiamo gelosamente. facciamo fatica a non pensare ad una foto che nessuno ha mai potuto scattare ma che tutti hanno "visto" raccontata e che, nel merito e nel contenuto, gli potrebbe somigliare: quella di Enrico Letta che ala vigilia della crisi di Governo, sottobanco, auhmm auhmm, va a "salutare" Draghi a Palazzo Chigi.
Se non che la notizia del giorno è altra e per Bloggorai ben più
rilevante. Se non che è probabile che sarà necessario incollare un’altra foto
storica nell’Album di famiglia Rai. La stessa consigliera Bria di cui sopra avrebbe dovuto partecipare
(non è poi andata e vai a sapere perchè?), secondo quanto riportato da notizie stampa, ad un Convegno
sulla Rai dove erano presenti fior da fiore della dirigenza di Viale Mazzini.
Molti di loro sono nostri lettori, vecchi e stimati amici, solitamente molto
prudenti e riservati quando si trattava di metterci la faccia sui grandi temi e
problemi dell’Azienda. Non nascondiamo un certo stupore di vederli improvvisamente “fotografati”
tutti insieme nel grande partito Rai "'de sinistra" (???). Si tratta di (leggiamo dal sito degli organizzatori):
“Coordina: Francesco Verducci. Partecipano, tra gli altri: Maria Pia Ammirati,
Stefano Balassone, Mussi Bollini, Rita Borioni, Serena Bortone, Francesca Bria,
Stefano Coletta, Gianluca De Matteis Tortora, Tommaso Giuntella, Giuliano
Fiorini Rosa, Carlo Fontana, Riccardo Laganà, Daniele Macheda, Stefano Marroni,
Claudia Mazzola, Andrea Montanari, Roberto Natale, Giuseppina Paterniti, Simona
Sala, Roberta Serdoz, Andrea Vianello, Nicola Zaccardi, Maria Cristina Zoppa”. Attenzione:
il moderatore Verducci è commissario della Vigilanza Rai (PD) notissimo per i
suoi interventi sul Servizio Pubblico.
Non c’è che dire: un bel “parterre de roi”. Ma qualcosa non torna e somiglia tanto a quello stesso “prurito” che abbiamo avvertito in altre circostanze quando abbiamo osservato certe fotografie come quella di cui sopra. Cerchiamo di capire: la Rai, per poco che si possa dire, sta vivendo un momento molto critico su diversi fronti (economico, normativo, tecnologico) rispetto ai quali, finora, raramente abbiamo letto un “virgolettato” da parte di alcuni tra questi nostri carissimi amici e amiche (solo alcuni, altri invece non abbiamo avuto il piacere di frequentarli) e manco sotto tortura si sarebbero lasciati sfuggire una battuta, un soffietto, riconducibile pubblicamente al loro pensiero magari in netto dissenso con le scelte di Fuortes&C. Ora che succede? Succede che fra poche settimane si va a votare e, improvvisamente escono tutti allo scoperto? Tutti diventati capitani coraggiosi? No, qualcosa non torna. Per alcuni di loro nutriamo sincera stima e simpatia e ci è difficile comprendere tanta avventatezza. O si è prudenti sempre, come stile di vita e marchio di fabbrica, o non si diventa imprudenti all’improvviso. Uscire allo scoperto, far emergere la trama del “partito Rai ‘de sinistra sinistra” proprio in questi giorni appare ben che vada inopportuno. Che poi, intendiamoci, ci sia sempre stato ed anche abbastanza forte, è noto anche ai muti e ai muri. Difficile però allontanare il sospetto che si voglia esporsi subito, prima che la battaglia politica diventi più cruenta, per cercare un “posizionamento” vantaggioso in vista di una “nuova Rai” che certamente prenderà presto forma nell’era del dopo Draghi. Sarà forse la prima applicazione della teoria dell'Occhio della tigre? Veramente difficile ignorare o sottovalutare il “peso” della loro immagine di famiglia che hanno fornito quando tutti insieme hanno dibattuto di “Rai, ora o mai più". E poi, perchè mai “ora o mai più”??? Perchè proprio ora e perché mai più? “Ora” a cosa si riferisce? Al fatto che non l’AD non ha più il suo datore di lavoro a Palazzo Chigi? Il “mai più” a cosa si riferisce? Al fatto che non si potrà mettere mano al canone, alla riforma della governance, al completamento della transizione al DVB-T2, al fatto che Rai perde il 5% nell’ultima rilevazione Auditel Total Audience??? Purtroppo la carta stampata di oggi non ci ha aiutato: questa mattina ne ha parlato solo Libero e con un grossolano errore: ha scritto che il dibattito si svolgerà stasera e invece si è svolto ieri alle 18. Peccato: corriamo il serio rischio di non sapere mai cosa avranno detto sulla Rai “ora o mai più”. Non lo sapevano prima e forse non lo sapremo mai più … a meno che qualcuno possa raccontarci almeno come è andata a finire.
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