C’è ancora il Covid? Passi, che vuoi che sia! Dopo Draghi arriveranno le cavallette? E va beh … passeranno pure loro. Fa caldo? Ma si…fra poco tornerà il fresco. Si capisce tutto ma come è possibile invece che per la minchiata qualunque si scrivono fiumi di inchiostro e si consumano batterie di tastiere e non c’è un poveraccio di parlamentare (con o senza corrente) della Vigilanza o di qualsiasi altra Commissione, un Commissario a scelta (magari AgCom), un pincopallo di AD …sia pure di Mediaset o lo stesso Cairo, come pure un consigliere di amministrazione a scelta, un giornalista/sindacalista/convegnista sia pure populista o un/una giornalista semplice, uno/a qualsiasi tra quelli che sanno tutto di Rai e dintorni, che abbia colto la notizia più importante di questo quarto di stagione: la Francia, come pure noi abbiamo scritto, ha abolito il canone Tv. Il Manifesto ha scritto “Non mancano le voci di chi sostiene che la misura, voluta dai partiti di centro e di destra, sia un atto inteso a indebolire e in futuro smantellare l’informazione pubblica”. Chissà mai chi vincerà le prossime elezioni in Italia? Però, per cortesia e gentilezza, risparmiateci la litania “se c’era ancora Draghi non sarebbe successo” almeno per decenza e buon senso.
Ora, non dico tanto riportare solo la notizia che pure sarebbe stato utile, ma uno straccio di commento, di valutazione o … non sia mai detto ... di proposizione, di proposta è così difficile da tirare fuori? Tanto per capirci: in Francia l’iniziativa del Governo ha sollevato un dibattito intorno a come si potrà supplire al venir meno del canone e il Partito Socialista e France Insoumise hanno proposto di trasformare in canone in una specie di imposta progressiva basta sul reddito. È una buona idea? Non lo so ma di certo è una buona occasione per dibattere e trovare una soluzione. Invece, da noi, l’argomento Canone che pure è la minaccia più grave e drammatica per il futuro della Rai non suscita nemmeno la puzzetta di un criceto in letargo. Sorge spontanea una domanda: perché? Semplice ignoranza? Non sono informati? Sottovalutazione del problema? Distrazione da “benaltrismo”??? fatto sta che tacciono tutti, colpevoli e complici.
A proposito: domani è previsto un Cda a Viale Mazzini dove , pare, sembra, dicono, si vorrebbe approvare un Piano qualsiasi, basta che si approvi qualcosa. Sommessamente, moderatamente, rileggiamo quanto scritto dai quattro consiglieri Laganà, Di Majo, Bria e Agnes non più tardi di una paio di settimane or sono: “La delibera sul Piano Immobiliare avvenga dopo un confronto con i sindacati e la Commissione parlamentare di Vigilanza Rai…ma anche di ritenere necessaria una condivisione ampia con sindacati e istituzioni sia sul piano immobiliare che su quello industriale”. Ora, per una parte il confronto con le parti sociali c’è stato ma quello con le Istituzioni certamente NO. E allora? Come la mettiamo? Facciamo finta che un giorno ci sarà e nel frattempo ci portiamo avanti il lavoro? Se mai un giorno la Vigilanza dovesse mai convocarsi l’AD potrà sempre dire: scusate ma visto l’interesse supremo dell’Azienda incombeva .. non potevano restare silenti e inoperosi ..come se questo argomento fosse una cosa nuova. E poi, per quanto riguarda il collegamento e Contratto di Servizio, Piano industriale e subordinato Piano Immobiliare ..chissenefrega …beato chi avrà un occhio. Se magari, domattina, trovassero 5 minuti 5 per occuparsi di canone e provare a dire qualcosa sarebbe cosa buona e giusta.
Infine due osservazioni sulla forza delle immagini e delle parole. Ieri il segretario del PD ha incontrato Di Maio (o quel che resta di lui) nella sede dell’Arel (storico luogo della gloriosa DC). Se volva dare un “segnale visivo” della scelta di campo che si intende compiere è tutto molto chiaro (il Nazareno è troppo ‘de sinistra). Poi: Enrico Letta è stato nominato “front runner” del suo partito/coalizione o che dir si voglia. Ma perché “front runner” e non semplicemente “capolista” o candidato Capo del futuro Governo? Chissà, forse ottiene più “like” follower o faccine da Instagram? A noi sfugge qualcosa, siamo rimasti alla vecchia scheda elettorale dove, più o meno, si esprime un colore, quale che esso sia, e un nome, quale che esso sia.
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Saluti!
RispondiEliminaSono Dalia Ricci, nata nel novembre 1952 a Livorno, titolare di un'azienda commerciale.
Non avendo figli, ho perso mio marito durante la crisi pandemica.
Emarginata, sono affetta da un tumore al cervello e, secondo gli esami medici, questa malattia porrà fine alla mia vita.
Per beneficiare della grazia che Dio mi ha concesso e per ottenere il favore divino, il mio padre religioso e guida spirituale mi raccomanda di offrire la mia eredità.
A tal fine, desidero adottare il mio amorevole cane Mila in una famiglia e donare la somma di 332.000 euro.
Sperando che la mia nota possa esservi utile, vi prego di scrivermi al mio indirizzo e-mail qui sotto per una conversazione franca e onesta per saperne di più su questa donazione.
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Grazie.