giovedì 28 luglio 2022

Rai: l'occhio della Tigre sul Piano Immobiliare

Foto di Lindsey Sewell da Pixabay
 Ci immaginiamo una scena fantastica: questa mattina, entrando in Sala Orsello, l’AD Rai, con il viso contratto e gli “occhi di tigre” come è d’uso in questi giorni si potrebbe essere rivolto ai consiglieri con parole gravi “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.” Dopo di che gli ha messo sotto il naso il famigerato Piano Immobiliare, prefigurando un futuro catastrofico dietro le loro spalle: “La Rai non sarà più la stessa se non provvediamo immediatamente ad installare i pannelli solari a Saxa Rubra e se non rifacciamo i pavimenti della sede di Ancona (tanto una vale l'altra)” ha detto con tono prima vibrante e poi ha aggiunto con tono raggiante “Il mercato Immobiliare si attende che circa 200 mln vengano ottenuti dalla valorizzazione degli immobili, non possiamo deluderlo, il Mercato è Mercato!!!” lasciandosi pure sfuggire sottovoce un volgarotto “ …echecaccchio !!!”.  Infine, per chiudere in bellezza l’Ouverture, potrebbe avere intonato con voce profonda “Da adesso in poi, nulla sarà più come prima… gli altri fattori abilitanti previsti dal Piano industriale possono attendere, saranno una passeggiata a confronto … avanti compagni … lunga è la strada .. stretta è la via ..dite la vostra che ho detto la mia”. Al che, i consiglieri attoniti e muti, sono andati a rivedere velocemente quanto avevano scritto pochi giorni addietro ed hanno avuto un sussulto e con un filo di imbarazzo possono aver pensato: ma, in verità avevamo detto che era necessario prima un confronto con le istituzioni? Al che, Lui risponde:  “Ehhhh va beh.. co ‘sti chiari de luna … stai a guardà er particolare… famo  un comunicato dove scrivemo che avemo …messo a conoscenza ahhh Commissione de Vigilanza e stamo apposssto”. Ahhhh, va beh!!!

Scherzi a parte,si fa per dire. Ieri abbiamo scritto che ci potrebbe essere una connessione tra “focus” e “fumus” sul Piano Immobiliare. Confermiamo! Il fumus in particolare si è evidenziato questa mattina  in tutta la sua bellezza per almeno un paio di buoni motivi.

Necessità ed urgenza del Piano Immobiliare??? Con quale ragionamento è stato stravolto l’ordine naturale di svolgimento delle nuove normazioni (Contratto di Servizio e Piano Industriale)? Quali sono i criteri che hanno imposto tanta celerità su questo aspetto subordinato del Piano Industriale? Stava per cadere in terra qualche tegola di qualche immobile? Qualche appartamento è stato richiesto a viva forza dal”mercato”? E, anzitutto, quale ordine di precedenza ha avuto il Piano Immobiliare su tutti gli altri “piani” che certamente non sono meno importanti: il primo e fondamentale è quello economico, è il “focus” più drammatico e si riferisce specificamente al canone. Silenzio totale!!! Abbiamo ancora nella memoria le dichiarazioni di Fuortes: “E' possibile avere finanziamento della Rai solo attraverso il canone, ma dovrebbe aumentare" rispetto agli attuali 90 euro” (Sole 24 Ore del 18 gennaio 2022) e poi la famosa scenetta in Vigilanza con il mitico duetto con la senatrice Fedeli “Dica lei cosa ne pensa …” e lui “No, dite voi”. Ma un bel “focus” sul canone no??? questa parolina pesa tanto sulla boccuccia di tante persone? Però il “focus” e l’urgenza del Piano Immobiliare  è altra cosa, vuoi vedere … tanto, come alcuni hanno sostenuto, prima o poi si doveva fare.

Non parliamo poi del “focus” editoriale e, in primo luogo, di quello relativo  all’informazione che forse è la parte più rilevante. Avete mai sentito dibattere di qualcosa del genere? Avete mai sentito porre dubbi sul numero dei canali non generalisti o sul numero delle testate giornalistiche ovvero sul numero dei giornalisti che l’Azienda impiega (vedi il caso RaiNews24  sul quale grava un macigno di silenzio grosso come una montagna)? Nessuna parola si ode dal fondo del corridoio del VII piano. Un sottile velo di silenzio e stizza si diffonde appena qualcuno si azzarda a toccare l’argomento. Però, nel frattempo, ci confermano che a Viale Mazzini, ingresso Cavallo, si sta predisponendo lo studio per la diretta di Damilano a settembre. Un bel “fumus”… se ne sentiva proprio l’esigenza (gli studi di Saxa Rubra sono alquanto fuori mano).

Vogliamo poi parlare del “focus” degli ascolti? Vogliamo fare un piccolo passaggio per l’ultimo Report di AuditelTotal Audience e ricordare ancora il gentile pensiero della presidente Soldi sul fatto che la Rai non fa servizio pubblico se continua a rivolgersi ad un pubblico per la stragrande maggioranza over 50?

Infine, vogliamo fare un piccolo passaggio sul “focus” tecnologico e chiedere come sta andando la transizione al DVB-T2? Date un occhio a quanto scritto su D-Day nei giorni scorsi: “Negli ambienti dei broadcaster starebbe emergendo la "tentazione" di lasciare tutto com'è ed evitare un'ulteriore emorragia di spettatori”. Lo abbiamo scritto in epoca non sospetta, da oltre due anni: è la Rai che potrebbe soffrire di più da questo processo. Pensate che ci sia stato qualche “focus” sul tema? a noi non risulta…

Che dire oltre? si, manca un dettaglio, una pagliuzza: che ne sarà del "piano" Rai Way? ci dicono che ci potrebbe essere qualche "problemino" ... magari si può sempre fare un "focus" che poi "si farà avere in Vigilanza" ..tanto 'mo nun ce sta nessuno!!!!

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