lunedì 7 marzo 2022

Le notizie (anche Rai) sulla canna del fucile

 


Silenzio? Dobbiamo tacere? Dobbiamo scrivere di meno o limitarci a fare osservazioni su Amadeus che condurrà i prossimi Sanremo? Anche Bloggorai deve “sospendere le trasmissioni” specie quando ci troviamo in un momento di tale gravità? Ogni tanto ci corre questo dubbio. Dopo quasi cinque anni ininterrotti con 1428 post e decine di migliaia di visualizzazioni, succede spesso e volentieri che attenti lettori ci sottopongono osservazioni e dissenso su alcune riflessioni che proponiamo. Succede e ne siamo sempre molto felici: il dissenso è il sale della nostra terra e quasi ci preoccupa quando c’è silenzio. Succede che si possa non essere d’accordo, succede che si possano esprimere opinioni differenti, succede che si possa e si debba sollevare polemiche.

Allora, ieri è successo che due nostri cari amici e attenti lettori ci hanno sottoposto due osservazioni (alle quali comunque ho risposto in privato): Bloggorai scrive troppo e “oggi il post eccessivamente critico”. Al netto del ringraziamento a questi nostri lettori ritengo doveroso riproporre il tema a tutti voi.

Questo Blog si occupa di Rai e del suo futuro e non può essere assente nel cercare di capire, di sapere, di approfondire come il Servizio Pubblico affronta questo momento. Proprio in queste circostanze si crea o si distrugge la sua credibilità che non si misura con lo share o i minuti trasmessi.

Bene, veniamo ad oggi, o meglio a ieri quando alle 12 papa Francesco all’Angelus ha dichiarato “La guerra è una pazzia, fermatevi per favore" e ci siamo “illusi” (come piace sostenere ad alcuni) che fosse una notizia da prima pagina, da copertina, da scrivere a caratteri cubitali. Dobbiamo sottolineare che il TG1 di ieri sera alle 20 ha fatto il titolo di apertura con la parola del Papa “Fermatevi”. Oggi abbiamo fatto la solita carrellata delle prime pagine dei quotidiani in edicola questa mattina. La notizia è quasi svanita, evaporata: sulle prime pagine di stamattina la “notizia” è assente ingiustificata. Anche Papa Francesco viene arruolato tra i “pacifisti di maniera” capaci solo di pregare quando invece per i pacifisti razionalisti ed efficientisti con la baionetta e il missile anticarro a tracolla è ora di armiamoci e partite. Magari qualcuno, sotto sotto, pensa pure che il Papa sia amico di Putin. Fa il paio con il mainstream che vede le notizie sulle trattative (difficilissime e complesse) sempre in secondo piano rispetto alla cronaca delle bombe. C’è un impegno poderoso verso la ricerca di una soluzione che costringa Putin a fermarsi e sembra quasi che sia una perdita di tempo. Tanto vale scatenare la guerra totale. Cosa altro di può e si deve fare durante la guerra se non cercare la pace?  

Ancora oggi: la notizia che interessa la Rai è che il direttore del Giornale Radio, Andrea Vianello, è andato in Ucraina (tanto per capirci: “10 redazioni, una linea di Direzione, un Ufficio centrale di Coordinamento e Collegamento Sedi, 4 redazioni di editing (Uno, Due, Tre, Podcast e Sociale) e la segreteria di redazione. La testata dispone di 229 giornalisti di cui 42 dirigenti giornalisti). La cosa ci è apparsa subito anomala per due buoni motivi. La Rai ha una disposizione interna che dispone che i direttori e i vicedirettori non possano andare in video. Poi, ci siamo chiesti: perché? Non erano sufficienti il gran numero di inviati, corrispondenti e collaboratori anche di testate esterne già presenti sul campo? Per confrontare questa nostra osservazione, come al solito, abbiamo proposto il solito rapido sondaggio flash. Proponiamo la sola riposta che le racchiude pressoché tutte “mania di protagonismo” mentre non ne abbiamo ricevuto una che lo ha giustificato.

Però, visto che parliamo di radio, vi riportiamo due “notizie” che ci hanno colpito. La prima si riferisce a quando abbiamo ascoltato che “i russi avrebbero lanciato giocattoli imbottiti di esplosivo” e la seconda (Gr1, sabato mattina, edizione delle 8) che “le truppe russe stuprano le donne”. Sono notizie che, se confermate, sarebbero di tale enorme gravità e mostruosità che meriterebbero lo sbarco immediato di truppe speciali incaricate di arrestare, processare e punire immediatamente i colpevoli. Abbiamo quindi cercato di trovare riscontri da qualche parte. Risultato: nulla !!! Nessuno ne ha parlato se non per riportare una generica dichiarazione di un ministro Ucraino.

Allora, riproponiamo la riflessione: da che punto di vista valutiamo la copertura giornalistica della Rai sulla guerra in Ucraina? Dal numero dei minuti trasmessi? Dalle persone che ci sono impegnate direttamente? 

bloggorai@gmail.com

3 commenti:

  1. Ma allora la Maggioni in video anche a DOmenica in? Vianello ha fatto una cosa soprattutto pericolosa per se' e per i suoi collaboratori, ma giornalisticamente importante.il problema oggi e' dare le indicazioni giuste per aiutare i profughi, trovare loro un tetto e da mangiare, medicine e medici

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  2. Io avrei accompagnato la spedizione a di Radio 1 Rai con un camion di aiuti alimentari e di farmaci e un autobus che al ritorno possa portare almeno 50 profughi in Italia

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  3. grazie Giovanni...osservazioni importanti...

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