giovedì 3 marzo 2022

La Guerra in Italia


  

“Mi piace l’odore del napalm di mattina. Una volta una collina la bombardammo per dodici ore e, finita l’azione, andai lì sopra. Non ci trovammo più nessuno, neanche un lurido cadavere di Viet. Ma quell’odore… si sentiva quell’odore di benzina. Tutta la collina odorava di … di vittoria. Prima o poi questa guerra finirà”.

Tenente colonnello William «Bill» Kilgore, comandante del 1º squadrone elicotteri del 9º Reggimento della Cavalleria Aerea degli Stati Uniti d’America.

 

Anche noi, nel nostro Paese, abbiamo le nostre guerre che ancora non sappiamo bene come concludere. Avvertiamo un imbarazzante silenzio, dentro e fuori la Rai. Da dentro molti nostri lettori tacciono, forse ancora stanno meditando. Uno tra questi ieri ha scritto che Bloggorai “…di fatto si schiera con quelli che vedono il dito e non la luna e che sparano sulle lucertole anche quando dicono di combattere i draghi” ma non ci ha specificato di chi sarebbe il dito e quale la luna, quali sarebbero le lucertole e come combattere i draghi.

Questo Blog si dovrebbe occupare del futuro della Rai (che non sembra molto roseo) ma è anche schierato anche in modo molto chiaro ed è certo che cerchiamo, da quasi cinque anni, gratis, senza padroni e padrini, di usare il dito per indicare la luna. Non spariamo sulle lucertole (alle quali vogliamo bene) pur non sapendo bene quali possano essere (ci scrive il lettore: il “prodotto Rai” ???) e combattiamo i draghi, veri e fasulli che siano. Finché ci saranno lettori che ci seguono (e sono tanti) continueremo a farlo.  Tanto per capirci, anche ieri, abbiamo colto, da soli, per l’ennesima volta, il tema della vendita di Rai Way… ma di questo tema il nostro affezionato lettore non sembra cogliere la rilevanza. Pazienza.

È comprensibile che ci sia molta confusione e stordimento ed è possibile che anche noi ne siamo vittima. Il capo del Governo ci ha definito “illusi” perché ritenevamo che “ …che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa”.  E continuiamo ad essere illusi quando sappiamo che “finalmente l’Europa ha deciso di aumentare le spese militari” …finalmente ...era ora …non se ne poteva di più di sapere che spendevamo così poco in pistole, fucili, missili e carri armati… basta con questo pseudo pacifismo d’accatto.

È comprensibile che quando ci sia chi prova a non farsi prendere dal sentimento e vuole invece provare a ragionare, a capire, a chiedere e approfondire ci sia pure chi preferisce le facili scorciatoie offerte da quello che passa il convento (ovvero il Governo con quel genio della diplomazia che abbiamo come Ministro degli eEsteri). È comprensibile che quando si ricorda l’art. 11 della Costituzione e la Legge 185 del 1990 che vieta espressamente di “regalare” armi a paesi dove è in corso un conflitto a qualcuno possa venire l’orticaria e magari, sotto sotto, corre il sospetto che piacerebbe che invece di gentili omaggi di missili e mitragliatrici inviassimo a combattere direttamente i nostri soldati, aerei e carri armati con il tricolore.

“Non ci voltiamo dall’altra parte” è diventato il titolo di questi giorni. Certo, ha ragione Draghi, guardiamola dritta negli occhi questa sporchissima guerra e andiamo a dargli una ripulita noi che siamo bravi a risolvere i problemi, a qualsiasi costo, magari mettendo nel conto anche le conseguenze più drammatiche. Magari ne fossimo capaci.

Piccole note a margine. 1: abbiamo la sensazione (non i numeri) che ci sono e ci saranno profughi di serie A, di serie B ed altri ancora anche senza serie. Raramente abbiamo ascoltato e visto tanto fervore per i nuovi profughi di questa drammatica guerra quanto ne abbiamo colto per altri profughi di altrettanto drammatiche guerre, combattute senza missili e carri armati ma altrettanto devastanti come quelle avvenute sui barconi carichi di profughi africani. Non abbiamo mai visto immagini di noti personaggi che ospitano in casa loro famiglie appena sbarcate da un barcone. Do you remember Borgo Mezzanone a Foggia, la baraccopoli di San Ferdinando di Gioia Tauro, la tendopoli di Cassibile e la baraccopoli di Campobello di Mazara, per arrivare alle nostre periferie come i campi di Eboli, Castel Volturno e Latina. Quanto costa un missile anticarro? “Non ci voltiamo dall’altra parte” … già… non ci voltiamo. 2. abbiamo la netta sensazione (in questo caso qualche numero lo abbiamo) che le sanzioni le pagheremo pesantemente più noi che Putin. Qualcosa non torna. 3. chiunque ha gestito un conflitto sa bene che prima o poi dovrà pur finire: quali soluzioni si vogliono immaginare? 4. Siamo proprio sicuri che sia una scelta saggia quella di tagliare fuori l'arte, lo sport, la cultura e la scienza russa dal contesto internazionale? noi NO.

bloggorai@gmail.com

1 commento:

  1. Sì però l'Emilia&Romagna restituiamola all' Italia Settentrionale... Sinnò rischiamo n' antra guerra nazionale...

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