giovedì 23 luglio 2020

Lo Scoop !!!


Mettetevi comodi, abbiamo uno Scoop !!! Negli anni passati (era geologica Berlusconi) esisteva in Rai la cosiddetta struttura Delta, semiclandestina quanto potente perché legata a triplo filo con la politica di riferimento (Berlusconi). La notizia del giorno che proponiamo in esclusiva è la scoperta di una nuova struttura Ultra Segreta incaricata di predisporre le strategie aziendali e scrivere i discorsi dell’AD Salini, in specie quando si reca in audizione in Vigilanza Rai. La struttura si chiama Qoppa e vi possiamo svelare, secondo nostre fonti riservate, alcuni nomi tra quelli che ne fanno parte: Bartolomeo Cellinetti, Augustino Piandiporti, Claudia Smagassai e Mario Poitorno. Sappiamo di altri ma siamo in attesa di conferma. Alcuni dicono che dietro le vicende, costose, del Piano Industriale, ci sia il loro zampino.

Bene, veniamo a ieri sera. Alle 22.37 si è conclusa allo stremo delle forze e delle normali capacità intellettive, la prevista audizione dell’AD Salini in Vigilanza Rai. Vi auguriamo di avere avuto di meglio da fare nella vita, però se un giorno lontano vi verrà voglia di raccontare ai vostri nipoti come andavano le cose nel 2020, la registrazione di quanto avvenuto in una sede parlamentare vi potrà essere di grande aiuto. 
Cominciamo dall’oggetto della convocazione: sapere come Rai intende rispondere alle sollecitazioni della Commissione in merito alla politica verso gli agenti e le società di produzione esterne, argomento sul quale anche recentemente, all’unanimità, la Vigilanza ha votato un preciso atto di indirizzo. L’ordine del giorno poi è stato allungato e di mezzo c’è stato messo dentro tutto lo scibile radiotelevisivo universo mondo. Il che ha dato modo, dietro suggerimento della Struttura Qoppa, di consentire a Salini di fare una relazione ai limiti della sopportazione umana. I furbetti, in tal modo, pensavano e forse a ragione, di restringere lo spazio degli interventi e delle domande dei parlamentari. E così è andata. Esauriti gli interrogativi e risvegliati i presenti che nel frattempo si erano accartocciati sui banchi in preda a sindromi percettive deficitarie e carenze idriche, tutti a casa con la gentile preghiera del Presidente Barachini affinché l’ultimo, uscendo, spenga la luce.

La  sintesi di Salini è molto semplice: i conti vanno male, noi siamo stati, siamo e saremo bravi e lo saremo ancora di più se ci date risorse (extragettito Rai); Andreatta è una brava ex collega (un parlamentare ha insinuato il dubbio che avendo lo stesso Salini l’interim della Fiction possa poi proseguire il suo mandato sotto mentite spoglie); Rai Play è una figata pazzesca che tutta Europa ci invidia e facciamo paura a Netflix e Amazon ed altre amenità che per carità di Patria vi risparmiamo. Ci mancherebbe: vale sempre la storiella: “Oste… com’è il vino ???? è booono… compà…. è bbbooono !!!” 

Peccato che non ha risposto ad un paio di domande esistenziali, vitali per comprendere come vanno le cose del mondo (del loro mondo). La prima: conferma o meno di avere incontrato recentemente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte? Si o no? Non è molto difficile rispondere e non si tratta di una domandina da poco conto, non è gossip. Delle due l’una: o chi scrive racconta  balle e allora va denunciato, sputtanato, svillaneggiato e posto sulla gogna mediatica per danno alla reputazione aziendale, oppure è vero e magari si rivendica pure la legittimità e allora sarà opportuno far sapere quali sono stati gli oggetti della conversazione, a meno si voglia sostenere che hanno parlato di come organizzare una gita ai Castelli per il fine settimana. Ma questo problema, curiosamente, non interessa più di tanto i commissari 5S che, da veri signori, hanno ignorato e sono passati avanti lasciando i problemi reali dell’Azienda ad appannaggio semiesclusivo dei partiti di opposizione. Già, dimenticavo, in questo governo siedono esponenti del calibro di Patuanelli e Boccia che non hanno dato particolari segni di amore verso la Rai. Inoltre, si tratta degli stessi partiti che hanno votato il nuovo consiglio AgCom: il cantiniere di Mediaset sta ancora stappando bottiglie a fontanella.

Quando, intorno alle 22 e passa, Salini ha iniziato, con fatica, a rimettere in  ordine le domande e dare qualche risposta,  di questo argomento si è dimenticato… si capisce… "me ne rendo conto” come usava ripetere Peter Sellers in Oltre il giardino. Altra domanda, posta da Gasparri: viste le  note difficoltà finanziarie dovute al calo della pubblicità, ma perché invece di applicare una politica di sconti forzato sulle tariffe non applicate un prezzo adeguato??? Già, in fin dei conti, non si capisce bene perché si debba perseguire nelle attuali contingenze di mercato, questo tipo di politica commerciale che sin dal periodo Piscopo/Gubitosi veniva praticata al fine di “”spazzolare” le agenzie media. Domanda semplice, risposta complessa.

Veniamo, infine, ad un argomento a nostro avviso molto rilevante: lo scorso 14 giugno il Cda Rai ha approvato all’unanimità una  delibera dove si può “derogare” ai vincoli posti da Vigilanza e AgCom sulle relazioni  con agenti e società esterne purché in consiglio ci sia una maggioranza qualificata di almeno 5 consiglieri su sette. Tombola!!! Facciamoci a capire… è un po’ come dire: la Legge dispone che è reato scippare la pensione alle persone anziane, però, in caso di necessità, si può derogare a fin di bene. Alla faccia del Kilmangiaro!!! La Struttura Qoppa (vi risparmiamo il sottotitolo che a Viale Mazzini alcuni gli hanno assegnato) ha colpito ancora!!! Alcuni, solo alcuni parlamentari (i 5S erano e sono tuttora affascinati dall’agire dell’AD) hanno osservato che così non si potrebbe fare: non si può derogare alle indicazioni del Parlamento a proprio piacimento, ancor più su un tema e in un momento di particolare gravità come questo. Però, è bene sempre ricordare, che su questo tema l’attuale Cda ha fatto scuola e basti solo pensare alle “deroghe” sugli obblighi posti del contratto di Servizio (rimodulazione del numero delle testate, canali inglese e istituzionale etc etc etc).  

Dimenticavamo un dettaglio importante: in apertura di seduta, Salini si è scusato con i parlamentari per i ritardi nelle comunicazioni con la Vigilanza: “Se nelle ultime settimane non è seguita sempre una risposta immediata è stato dovuto alla necessità di mettere a punto meccanismi interni durante l'emergenza sanitaria. Mi scuso davvero e mi impegno a fornire risposte con maggiore puntualità". I commissari hanno inviato sentiti ringraziamenti. Geniale !!!!

Infine, per rimanere nel solco del titolo del post di ieri, segnaliamo un interessante articolo, a firma Celestino Spada, comparso sull’ultimo numero di Mondoperaio, con il titolo “L’irrilevanza della Rai”. Appunto.

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